13 Maggio, 2024
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La razza italica

Il mondo moderno ci ha abituato a semplificare tutto e troppo spesso questo semplificare ci fa perdere una capacità di analisi puntuale e conoscenza dell’intero fenomeno, di un evento, di un discorso. Abbreviamo tutto, basti vedere le chat, i messaggini, le scritte vandaliche su muri, etc. Siamo sempre più banali e concisi nel nostro linguaggio quotidiano, eppure la nostra lingua ci permette di esprimerci in maniera corretta con numerose distinzioni e variazioni di ogni tipo, non per niente abbiamo avuto e abbiamo ancora oggi poeti e scrittori di fama mondiale. Ma ritorniamo a noi e al titolo di questo scritto: la razza italica. Partendo da alcuni dati di base, rileviamo che ogni mille anni si possono contare appena 13 generazioni, quindi partendo dall’anno zero a oggi 2023, significa che l’attuale Italia ha avuto circa 27-28 generazioni. E allora? Ciascuno di noi, potendo andare in una anagrafe virtuale, potrebbe vantare origini di unni, vichinghi, etruschi, fenici, greci, africani, asiatici e chissà quanti altri. Non ci crediamo? Ebbene, basta leggere un po’ di storia e vedere quanti e quali sono stati i nostri invasori o conquistatori nel corso dei secoli scorsi, ma ancora molto vicini. Le statue, per l’esattezza 10, rappresentanti alcuni dei re del Regno delle due Sicilie e poste nelle edicole del palazzo reale di Napoli abbiamo: Ruggero il normanno, Federico II di Svevia, Carlo I d’Angiò, Alfonso V d’Aragona, Carlo V d’Asburgo, Carlo III di Spagna, Gioacchino Murat e infine Vittorio Emanuele II.

Analoghe origini straniere o non proprio definibili come italiani nei vari ducati granducati di altre regioni settentrionali. La storia del nostro paese è infarcita di invasioni, ingerenze, da ogni parte di Europa, basta scorrere qualche libro di storia.
Cosa ci insegna la scienza a riguardo di una società multietnica: la fisica ha introdotto il concetto di entropia per indicare lo stato di disordine di un sistema. In sociologia, l’entropia intende definire il disordine sociale e quindi la misura della diseguaglianza e la tendenza a cambiare le strutture della società. Semplificando, in un sistema isolato l’indice dell’entropia ne misura il decadimento progressiva dell’energia atta a produrre lavoro indipendentemente se poi questa attività venga attuata o no. Ad esempio, l’attuazione di filosofie economiche inserite in contesto eco-sistemico va a incrementare inesorabilmente ed irreversibilmente l’entropia del sistema terra con il risultato che il surplus di energia si rende indisponibile, e che verrà. In conclusione, quando un sistema raggiunge un punto di equilibrio, si ha il fermo di tutto ossia la morte. In biologia, sin dagli albori dell’uomo, non fu permesso, l’accoppiamento tra parenti stretti per evitare figli con gravi malformazioni genetiche.
Nel tempo abbiamo avuto varie filosofie inneggianti a razze superiori, la scienza, purtroppo ha dato una mano a scienziati dai principi etici nulli, per creare esseri tutti belli biondi e con occhi azzurri, solo per creare super uomini, che tristezza!!
Oggi, assistiamo a una presunta difesa della nostra razza italica, ma se volessimo approfondire appena il concetto di razza, ci renderemmo conto che l’uomo comparve sulla terra nel centro dell’Africa, da cui poi si diramò in tutti i continenti; se non accettiamo questa evidenza, ebbene dichiariamo nulle tutte le teorie evoluzionistiche da Darwin in poi. Stiamo assistendo a una lapidazione sistematica e con grande cattiveria contro alcune delle nostre atlete: essendo di colore non rappresentano l’italianità! Eppure, molte di esse sono nate in Italia, i loro genitori pagano le tasse e permettono a noialtri di godere di servizi sociali, sanità, scuole, pensioni. C’è una forte discriminazione, vedi la non fruibilità di gite scolastiche, e comunque sempre una parola di troppo contro delle persone con tratti somatici differenti dai canoni previsti da concetti di esclusione per i diversi.
Ricordo solo che un certo Albert Eistein quando giunse in America e interrogato sulla triste isola di Ellis, dove venivano interrogati e isolati gli immigrati, un poliziotto chiese di che razza fosse e lui semplicemente rispose: razza umana……
Claudio Cappabianca
Redazione L’agone

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