29 Aprile, 2024
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E poi c’è quell’avvocato, giovane e bravo, ucciso a Tel Aviv…

Da piccolo ti dicono studia, che ne vedrai i frutti. Tu non discuti e segui questo percorso virtuoso: studi, sei bravo, ti laurei, ti cominci ad affermare, nel caso di specie come avvocato, vinci un dottorato, entri in uno studio importante. Il più è fatto. O almeno sembra.
Poi un giorno decidi di andare in Israele a Pasqua; bella Tel Aviv, qualche amico ti ha detto, c’è il mare, è una città giovane, fantastica, e a un’ora di treno c’è Gerusalemme, una perla.
Sbarchi dall’aereo dopo tre ore di volo, e vai a fare due passi sul lungomare, per ambientarti e sgranchirti le gambe; il giorno dopo andrai a Gerusalemme, che emozione il Santo Sepolcro, durante la Pasqua poi figurati.
Mentre cammini immerso nei tuoi pensieri, un auto piomba sulla folla a tutta velocità (incidente? attentato?), e chiude in due secondi netti 35 anni di esistenza, e 50 di probabile radioso futuro, non so se in quei due secondi avrai avuto modo di rivivere in un flash la tua vita e capire cosa stava accadendo. E perchè stava accadendo.
Alessandro Parini, amministrativista romano, ci saremo probabilmente anche incontrati, in questi 35 anni di vita vissuti da soldati al fronte, in attesa dell’arrivo dei tartari, che si sono manifestati in un caldo pomeriggio di Aprile a Tel Aviv.
La vita è quello che ti succede mentre sei impegnato a fare altri progetti (J. Lennon)
Rip, fratello sconosciuto.
Alessandro Tozzi

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