20 Aprile, 2024
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L’Anguillara archeologica ritorna in vita all’ex consorzio agrario

Nei giorni scorsi si è tenuto una conferenza all’ex consorzio agrario di Anguillara Sabazia per far conoscere ai cittadini la storia del proprio paese, dei propri palazzi e dei loro siti unici al mondo.

La conferenza è stata voluta dalla vice-sindaca Paola Fiorucci, la quale si è impegnata molto per contattare tutti gli studiosi e ricercatori che hanno esposto i risultati dei propri lavori o semplicemente raccontato al pubblico le proprie esperienze relative a delle scoperte compiute.

Il primo a intervenire è stato il sindaco Angelo Pizzigallo, che ha parlato di come la sua giunta sia sempre pronta a sostenere la cultura in ogni sua forma e, in questo caso, l’archeologia che, secondo lui, può essere fonte di maggiore consapevolezza e rispetto per il territorio.Il liceo artistico “Luca Paciolo”, infatti, ha esposto un’opera d’arte ispirata alle piroghe ritrovate e alla storia neolitica sabatina. In seguito la moderatrice dell’evento Carlotta Schwarz ha descritto la struttura della conferenza e ha iniziato a chiamare i vari esperti a presentare le idee, ipotesi, opinioni e ritrovamenti di fronte al numeroso pubblico, incuriosito sia dall’argomento che dalla tipologia di incontro.

A discutere erano presenti vari nomi, dal professor Giuseppe Cordiano dell’università di Siena alla ricercatrice indipendente Tiziana Sgrulloni. Tutti gli esperti invitati coprivano, con i loro interventi, varie epoche storiche che sono state fondamentali per la creazione di Anguillara, dal neolitico con gli insediamenti conservati a la Marmotta agli strati che mostra la più nota piazza Magnante.

Ogni relatore portava una conoscenza che si andava a sommare a quelle degli altri relatori e andando così a creare delle immagini, nella mente degli ascoltatori, capaci di farli viaggiare nel tempo senza dover utilizzare la Delorean di “Ritorno al futuro”. Ciò che è stato presentato, raccontato e mostrato, con l’ausilio di slide, ha evidenziato l’evoluzione nel tempo delle abitudini e delle credenze popolari, che tutt’ora esistono, e che creano una visione caleidoscopica di una realtà vivente e cangiante che spesso viene ignorata e sottovalutata.
Claudio Colantuono
Redattore L’agone

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