26 Aprile, 2024
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Il 7 ottobre in piazza per dire “no” alla guerra

Riceviamo e pubblichiamo – I risultati delle elezioni politiche del 25 settembre scorso possono essere letti come la conferma di un processo in atto da tempo ormai: siamo a un tornante storico, non solo per l’Italia, ma per tutte le democrazie consolidate dell’Occidente.

La guerra scatenata da Valdimir Putin in Ucraina, l’esplosione delle disuguaglianze economiche, sociali, culturali ed esistenziali effetto della libertà di circolazione di persone, capitali, merci e servizi a fondamento dei Trattati europei e, come ci ricorda Papa Francesco, la fine della sostenibilità “sociale, ambientale e spirituale” dell’impianto neo-liberista pongono domande di protezione sociale ed identitaria. Ne parlo approfonditamente nella mia intervista di oggi a Il Riformista.

E’ necessario e urgente la ricerca della pace e ribadire la ferma condanna all’invasione russa dell’Ucraina e all’impianto bellicista che si è affermato in Europa, per questo dobbiamo essere in piazza venerdì 7 ottobre alle ore 18:00  alla manifestazione presso l’ambasciata russa per dire NO alla Guerra!

E’ necessario e urgente fornire risposte progressiste alle domande di protezione sociale e restituire la giusta centralità ai temi del lavoro e della giustizia sociale, per questo dobbiamo essere in piazza con la CGIL sabato 8 ottobre.

E’ necessario oggi provare a dare un contributo ad un processo che possa ritrovare la connessione con le periferie sociali, le classi medie, le categorie produttive più colpite dalla crisi e per questo, come proposto anche nella giornata conclusiva della scuola di formazione politica promossa da Patria e Costituzione, stiamo organizzando con altri e altre un’assemblea nazionale che si terrà il 22 ottobre a Roma. Nei prossimi giorni vi darò indicazioni e dettagli dell’appuntamento. Sarebbe davvero utile la partecipazione di ciascuno e ciascuna.

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