26 Aprile, 2024
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Politica, fra accordi, polemiche e promesse

Dopo giorni di tira e molla, veti e ultimatum, Enrico Letta, Carlo Calenda e Benedetto Della Vedova hanno firmato il patto, al termine di una riunione alla Camera durata due ore. La firma dell’alleanza ha subito prodotto uno smottamento. Da tempo il Pd ha un dialogo anche con Sinistra Italiana e Verdi, che adesso chiedono “di verificare se ancora ci siano le condizioni di un’intesa elettorale”. Per Nicola Fratoianni (Si), “l’accordo tra Pd e Azione/+Europa è legittimo ma non vincolante sul tema programmatico”. Non piace il richiamo al governo Draghi, che vedeva Si e Verdi all’opposizione, e diversi passaggi, come quello sul via libera ai rigassificatori. Un chiarimento è in programma a breve: Letta è pronto a incontrare Fratoianni e Angelo Bonelli (Verdi) al Nazareno.

Nel centrodestra prosegue il lavoro dei leader alleati in vista del voto di settembre. Dopo il tavolo sul programma restano da stabilire i meccanismi di assegnazione delle candidature per i collegi. Silvio Berlusconi si è portato avanti e ha svelato il simbolo unitario della coalizione per gli elettori non residenti nel Paese. «A disposizione dei 6 milioni di italiani all’estero», ha poi commentato sul suo profilo Facebook, spiegando che l’immagine conterrà il suo nome quello di Salvini e di quello di Giorgia Meloni. Il cavaliere ha voluto tendere la mano all’Udc, preoccupata dalla spartizione dei collegi, e ha aperto a una lista unica nel caso gli alleati rinunciassero a presentarne una propria.

 

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