19 Aprile, 2024
spot_imgspot_img

Il sabato del villaggio – Addio alle mascherine, ma restano i politici perdenti

A Catania una madre uccide la figlia, prima dice che l’hanno rapita, poi confessa; era gelosa del rapporto che avrebbe potuto instaurarsi fra la bambina e la nuova fiamma del suo ex, basterebbe questo dramma per chiudere baracca e burattini e cambiare pianeta, siamo una società da anni sull’orlo di una crisi di nervi, e l’ennesima conferma stavolta arriva dalla Sicilia.

Settimana storica, il 15 è stato l’ultimo giorno con l’obbligo delle mascherine, “raccomandate” solo agli esami scolastici e in qualche altra situazione ancora da capire. Tipo la possibile proroga fino a settembre sui trasporti, negli ospedali e nelle Rsa. Il virus non è debellato, ma i numeri – seppur in leggero aumento proprio questa settimana – per lo meno aiutano a intuire che potrebbe volgere al desio, termine dettato da Dante Alighieri e mai usato da chi convive con emoticon e hashtag.

L’urna elettorale emana i suoi verdetti, che alcuni politici commentano “pro domo loro” pure se hanno perso, oltre agli elettori, la faccia. Persone serie, dopo un tonfo simile, dovrebbero scomparire dal consesso sociale e ritirarsi in qualche convento. Ma questi figuri non hanno vergogna e, tempo una settimana, li ritroveremo in tv a pontificare. Finita l’era televisiva dei virologi, a proposito di televisione, è arrivata quella dei consiglieri estivi, quelli che da anni dicono le stesse cose, tipo “bevete tanto” e “non state al sole”.

La guerra continua, imperterrita; la regina Elisabetta festeggia il giubileo da sovrana, pure lei imperterrita; il papa osservato sulla sedia a rotelle fa intuire che – forse e purtroppo – non è imperituro. La benzina scavalca la soglia dei due euro, ed è imperativo.
Il calcio regala la prima storica sconfitta dell’Italia al cospetto dei panzer in una partita ufficiale. Dopo la seconda qualificazione di fila mancata al mondiale di calcio, non poteva latitare pure il 5-2 subito dai tedeschi, che per fortuna (nostra) nel finale di gara (sul 5-0) hanno rallentato il ritmo.
Massimiliano Morelli

Ultimi articoli