13 Ottobre, 2024
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Giovani e sostenibilità nella filiera del legno, NeXt dialoga con le scuole

Gli studenti dell’Istituto Tecnico Statale Deledda-Max Fabiani di Trieste indirizzo Biotech ambientali, in collaborazione con NeXt, hanno raccontato agli imprenditori e dirigenti della filiera del legno locale e nazionale, i vantaggi dell’Autovalutazione Partecipata di NeXt. Tramite questa forma gratuita di valutazione aziendale delle proprie strategie di sostenibilità ambientale e sociale, le imprese possono fotografare il proprio status rispetto all’Agenda 2030 e al BES Benessere Equo Sostenibile e i ragazzi sono stati molto convincenti, nel sottolineare la convenienza della sostenibilità!

L’evento ha visto la presenza della divisione risorse boschive e ambientali della Regione Friuli-Venezia Giulia, del Cluster Legno Servizi diretto dal Dott. Carlo Piemonte e dell’AIBO – Associazione Imprenditori Boschivi.

“Una PCTO che è diventato un percorso di crescita interiore e professionale per i nostri studenti – dichiara il prof. Paolo Ravalico, docente di italiano presso l’istituto triestino – Dallo studio del contesto triestino nell’ambito della filiera del legno e della lotta al cambiamento climatico, siamo approdati a un evento dal carattere nazionale, durante il quale gli studenti hanno presentato i due progetti della classe. Noi docenti in prima fila per supportarli e per farci insegnare un nuovo modo di fare sviluppo economico locale”.

Filiera sostenibile del legno, in collaborazione con PEFC Nazionale, e un progetto di educazione ambientale nelle scuole elementari, con Legambiente Nazionale e Trieste sono le proposte audaci e ambiziose di affermare e valorizzare le proprie competenze trasversali e tecniche da parte di questa classe di ragazze e ragazzi, che dal primo anno di scuola superiore hanno scelto sostenibilità e Bene Comune.

“Le aziende – spiega L.C., studente dell’istituto triestino di biotech – non sanno quanto essere sostenibili sia conveniente dal punto di vista della visibilità, dei guadagni e anche – in un futuro non troppo lontano –  dell’accesso al credito. Abbiamo scovato questi vantaggi e glieli abbiamo spiegato con parole nostre, un linguaggio semplice che ci è parso efficace!”.

E dopo l’intervento degli studenti sulla filiera del legno, quello di Giada Mearns di ENAIP Tesero per il corso professionale di artigianato del legno, la prima scuola al Mondo certificata PEFC.

Anche questa scuola professionale ha infatti lavorato sul Canvas di Nuova Economia, per progettare la sala relax e polivalente dei Carabinieri locali, utilizzando soltanto prodotti certificati PEFC. “I nostri studenti, artigiani del legno – spiega Mearns – hanno potuto sperimentare una forma di creazione di impresa sostenibile non soltanto dal punto di vista delle forniture, anche dal punto di vista del “mettersi al servizio del territorio”, imparando ad ascoltare il committente e immaginando per lui la soluzione ai suoi bisogni concreti”.

Da ultimo l’intervento-presentazione del secondo progetto della classe del Deledda, quello del gruppo dedito all’ambiente e alla pulizia delle spiagge.

“Prima abbiamo progettato un laboratorio-teatro per mostrare ai bimbi della scuola elementare Rossetti gli effetti di un danno al Bene Comune – spiega G.M studentessa – e poi con loro abbiamo giocato a raccogliere i rifiuti che un “anonimo inquinatore” aveva gettato nel giardino della loro scuola. Sono stati magnifici, partecipativi, entusiasti. Anche i loro maestri hanno chiesto di continuare questa piccola avventura durante il prossimo anno scolastico!”.

Al servizio del Bene Comune, come professionisti, cittadini attivi che non si sono buttati sul solito social network tentando di diventare influencer, ma che hanno messo le mani in pasta e lanciando il cuore oltre l’ostacolo si sono fatti portavoce dell’Economia Civile, promuovendo anche – grazie al segretario nazionale di NeXt Valentino Bobbio – i bandi della prossima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, che si terrà a Firenze dal 16 al 18 settembre.

Tutti in primo banco affianco a queste splendide persone, capaci di cambiare davvero l’approccio culturale a un’economia ormai stanca e consumata dagli sprechi.

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