25 Aprile, 2024
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Scuola, “NAO to Know”, ecco cosa è

Frutto di una partecipazione a un bando a livello nazionale del Ministero dell’Istruzione, ventitré Istituti scolastici sparsi in tutta la Penisola italiana hanno fatto rete presentando un progetto formativo, denominato “NAO to Know”, risultato  poi vincitore di un finanziamento del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) finalizzato alla sperimentazione e implementazione di attività didattiche volte allo sviluppo di competenze STEAM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti, Matematica) mediante l’utilizzo di tecnologie digitali e di robotica educativa.

Ognuna delle ventitré scuole ha selezionato, al suo interno, tre docenti sperimentatori, disponibili sia alla propria formazione sulla tematica della robotica educativa e del coding avanzato, sia alla sperimentazione e realizzazione, nel corso dell’anno scolastico 2021/22, di attività didattiche volte all’impiego del robot umanoide NAO e all’utilizzo di metodologie didattiche innovative all’interno di classi campione.

Grazie alle sue speciali caratteristiche, il robot NAO può essere programmato per afferrare oggetti, spostarsi, ballare, interagire in lingua straniera, fare lezione di Storia, di Matematica o di qualunque altra disciplina. L’umanoide NAO è, infatti, una combinazione incredibile di hardware e software che implica, man mano che si impara ad usarlo, lo sviluppo di aree cerebrali e di abilità cognitive e metacognitive di livello superiore, poiché, lavorare con il robot, significa doverlo programmare per far sì che egli si muova o parli. Questo comporta, tra le altre cose, anche il miglioramento delle capacità creative e di problem-solving da parte delle ragazze e dei ragazzi, nonché, cosa non di poco conto, permette loro di imparare a collaborare e a co-costruire insieme per raggiungere un obiettivo comune.

Pertanto, tenendo presente dei precisi traguardi di competenza, i docenti sperimentatori hanno utilizzato, durante le loro lezioni, diversi programmi per il coding avanzato, formando le proprie alunne e i propri alunni sui linguaggi di programmazione di NAO e creando una guida tematica.

Fino alla data di avvio del progetto, i NAO presenti in tutta Italia erano pari a([parte a cura di Pietro Aberti e CampuStore…)

La parte didattica è stata tenuta da scuola di robotica di Genova e l’obiettivo primario è stato quello di fornire le necessarie competenze ai docenti per introdurre la robotica umanoide all’interno delle lezioni curricolari e delle attività laboratoriali. E’ stato poi proposto ai docenti sperimentatori, l’utilizzo guidato del robot in una sessione standard con l’acquisizione di dati inerenti l’interesse dei partecipanti. Grazie alla collaborazione con l’Università degli studi di Genova e l’Istituto Italiano di Tecnologia è stato possibile pensare un percorso di sperimentazione stimolante e coinvolgente. Saranno poi studiati i dati raccolti per ottenere un riscontro validato sull’effettivo interesse ed interazione tra il robot umanoide Nao ed i partecipanti.

Testimonianza dell’attività svolta da ognuno dei ventitré Istituti scolastici sarà un contest finale, che si svolgerà a Bracciano il 12 e 13 maggio 2022 e che vedrà una carrellata di produzioni concrete e innovative realizzate dalle alunne e dagli alunni che hanno fatto parte della sperimentazione. Tanti ragazzi e tante ragazze, provenienti da diverse regioni italiane, viaggeranno per incontrarsi e condividere insieme un’esperienza che li ha visti protagonisti e parte attiva del loro percorso scolastico.

Ogni scuola presente a Bracciano sarà una “squadra” e provvederà a creare un proprio logo e un proprio motto; elaborare un poster per lo stand della propria scuola; elaborare un breve video di presentazione delle attività svolte e realizzate da gennaio fino ad oggi della durata massima di tre minuti; elaborare un discorso o una dimostrazione della durata massima di dieci minuti.

In questo contest finale, attraverso la dimostrazione delle realizzazioni effettuate con il robot NAO, quello che, in realtà, si vuole testimoniare è l’esperienza di attività didattiche che hanno motivato e stimolato la co-progettazione, la creatività personale, l’apprendimento per uno scopo e, forse e soprattutto, la volontà e il desiderio di essere una risposta vitale al buio di questo periodo emergenziale. Grazie alla Robotica umanoide, il motto “Digital First” viene reso efficace nelle Scuole, consentendo agli studenti, nonostante questo periodo difficile di pandemia ed il recente scenario di tensioni internazionali e conflitti bellici in Europa, di guardare con speranza al futuro.

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