27 Luglio, 2024
spot_imgspot_img

Qui Canale Monterano, l’arte nei piccoli borghi

Le Galleria Accademica espone le opere di Gloria Tranchida

Nelle strade dove i cittadini di Canale Monterano consumano la loro quotidianità tra il lavoro, la spesa e la convivialità, proprio al centro del paese e a margine dello scorrere della socialità, c’è una Galleria Accademica; un luogo dedicato all’arte e a chi all’arte dedica la propria vita e la propria sensibilità. Entrare in questo luogo, annunciato da una targa discreta al lato dell’ingresso, equivale ad astrarsi dalla routine. Sono stata accolta da un luogo confortevole, con un sottofondo di musica classica e un’atmosfera così irrealmente distante dalle logiche ristrette del consueto. Qui ho avuto il piacere di incontrare Gloria Tranchida, artista contemporanea, che esponendo le sue opere, sta prestando l’anima a questo luogo espositivo (le opere sono state esposte dal 22 gennaio al 5 febbraio). In un tempo senza tempo, trascorso a osservare le realizzazioni esposte e con il privilegio della guida dell’artista, consideravo l’importanza e il valore dell’arte, veicolo privilegiato di amplificazione emotiva e sensoriale. Le opere, realizzate con materiali di scarto, prevalentemente carta e cartone, sono lavorate con tinte metalliche che risultano di grande impatto visivo. Ispirata dall’atmosfera di quel posto quasi magico e fin da subito entrata in sintonia con l’artista, le ho rivolto alcune domande, favorita dalla gentilezza e dalla bella persona che avevo di fronte.

Cosa ha portato la sua arte a Canale, piccolo borgo fortemente legato e condizionato dalle tradizioni, che ha ospitato artisti del calibro di Bernini?
“Ho saputo di questa galleria e sono venuta subito a vedere quello che veniva esposto. Devo dire che sono rimasta subito incantata. Trovare il coraggio per aprire una galleria in questi piccoli paesi è assolutamente apprezzabile ed elogiabile. In più, ultimamente mi sto appassionando molto alla tematica dei borghi abbandonati e al loro ripopolamento. Fa parte anche un po’ delle mie idee portare arte in piccoli paesi. Sono fortemente convinta che molti artisti dovrebbero far arrivare la loro arte in piccoli borghi come questo, perché ci vorrebbe molta più arte”.
Ci racconta la visione espressa dalla sua arte?
“Io ho sempre tentato con l’arte di denunciare problematiche ambientali in tutti i modi. Poi ovviamente nell’esprimere un’opera ognuno ci inserisce senso estetico o un espressione di sé. Personalmente i titoli che do e le tematiche che affido a queste opere sono legate all’ambiente e alla sostenibilità”.
Quali sono le tecniche e i materiali che utilizza?
“Attualmente ci sono due tipi di tecniche: la prima è la tecnica mista, che consiste nella combinazione della carta e del cartone riciclato a cui unisco colori metallici per dare valore a questi materiali di scarto. L’altra tecnica è l’olio, ma anche acrilico e smalto”.
Qual è stato finora il ritorno in termini di apprezzamento?
“Sono tutti molto carini con me, e a tale proposito voglio ringraziare il direttore artistico Antonino Bumbica. Al momento le opere sembrano piacere e mi sembra di vedere apprezzamento anche per le tematiche trattate. Quello che cerco di fare è imprimere un senso estetico alle mie opere, perché sono convinta che la persona che inserisce un quadro in casa difficilmente sceglie un brutto quadro. Anche la tecnica di inserire colori metallici e dorati è molto apprezzata”.

Mi è rimasto appiccicato addosso quanto affermato da Gloria Tranchida: ci vorrebbe molta più arte. Sarebbe necessaria, quasi urgente, per diventare persone migliori, per entrare in armonia con l’ambiente circostante e rispettarlo, e rispettare gli altri, ognuno con le proprie diversità. Servirebbe molta più arte per imparare a scorgere le sfumature dei colori, le possibilità che ci sono sempre, per consentire le aperture necessarie e indispensabili, per vedere oltre le apparenze, immaginare e sognare. Portare l’arte capillarmente anche in piccoli centri come Canale è di per sé una piccola forma d’arte. Per questo ti ringraziamo Gloria.
Ludovica Di Pietrantonio

Ultimi articoli