Le immatricolazioni a giugno segnano una crescita del 12,6% rispetto allo stesso mese del 2020, ma facendo un confronto con giugno 2019 sono in calo di oltre il 13%. Stellantis vede crescere la sua quota di mercato

Riparte il mercato dell’auto a giugno, ma non abbiamo ancora recuperato i livelli pre-Covid-19, tant’è vero che le immatricolazioni seppur in crescita, segnano un calo di oltre il 13% rispetto allo stesso mese del 2019.

I dati rilasciati dal Ministero sono comunque positivi, e segnalano la voglia di ripresa di tutto il comparto: nei primi sei mesi, le vendite di nuove auto hanno fatto registrare un incremento di oltre il 51% e anche Stellantis ha visto crescere la sua quota di mercato. Gli osservatori specializzati però chiedono maggiori incentivi, a partire dall’ecobonus, per stimolare ancora di più il mercato. Da segnalare inoltre un aumento delle compravendite (23%), del noleggio a lungo termine e anche delle ibride.

Partendo dai dati complessivi, a giugno sono state immatricolate 149.438 autovetture a fronte di 132.691 immatricolazioni nello stesso mese dell’anno precedente, con un aumento del 12,6%. I trasferimenti di proprietà sono stati invece 304.025 a fronte di 247.655 passaggi registrati a giugno 2020, con un aumento di quasi il 23%.

Il volume globale delle vendite mensili, pari a 453.463, ha interessato per il 32,95% vetture nuove e per il 67,05% vetture usate. Nei primi sei mesi, invece, le immatricolazioni auto sono state 884.750 contro le 584.237 dei primi sei mesi del 2020: si tratta di un incremento del 51,4%.

Per quanto riguarda Stellantis, sempre a giugno, le vendite di nuove auto sono state 56.382 contro le 47.163 di giugno 2020: si tratta di un incremento del 19,5%. Nei primi sei mesi, hanno fatto registrare un rialzo del 52,3% essendo state 351.059 contro 230.484 dei primi sei mesi dello scorso anno. La quota di mercato di Stellantis passa quindi al 37,7%, in miglioramento del 2,2% rispetto a giugno 2020. Per quanto riguarda i primi sei mesi, la quota e’ pari a 39,7%, maggiore dello 0,2% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Vero che le immatricolazioni mostrano un segno positivo, ma come rileva il Centro Studi Promotor, rispetto al giugno 2019 e cioé a prima del Covid-19 mancano all’appello ben 198.434 autovetture chevalgono un fatturato di 3,69 miliardi di euro e un gettito Iva di 813 milioni.

“Se si proietta il risultato dei primi sei mesi di quest’anno sull’intero 2021, tenendo conto dell’incidenza media del fatturato del primo semestre sull’intero anno, emerge poi che il volume delle immatricolazioni dell’intero 2021 potrebbe attestarsi a quota 1.566.000 con una perdita, rispetto al 2019, di 351.022 immatricolazioni e con un conseguente calo di fatturato (Iva esclusa) di 6,53 miliardi di euro e un minor gettito Iva di 1,43 miliardi di euro” spiegano aggiungendo che “non si tratta certo di uno scenario positivo e, per giunta, perché si realizzi occorre che nel secondo semestre il mercato possa contare su incentivi analoghi a quelli che sono stati prenotabili fino all’8 aprile. Impegni in questo senso sono stati assunti da esponenti di Governo e del Parlamento, ma al momento non si sa ancora se questi incentivi essenziali per evitare un tracollo del mercato verranno o meno adottati”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, il presidente dell’Unrae Michele Crisci fa rilevare che peraltro la crisi dei microchip e della componentistica Auto sta provocando rilevanti ritardi nella consegna degli autoveicoli, “un ulteriore handicap per il mercato”.

Secondo Crisci, inoltre, “poiché la diffusione della mobilità a zero emissioni è scoraggiata anche dalla scarsa dotazione di infrastrutture di ricarica, è indispensabile agevolare l’installazione di punti di ricarica pubblici, privati e aziendali, con un giusto mix fra i vari sistemi slow, quick, fast e ultra-fast, queste ultime soprattutto in ambito autostradale”.

Tra i vari segmenti, il noleggio a lungo termine mostra un incremento dell’8,5% mentre fra le alimentazioni in progressiva contrazione benzina e diesel che si fermano in giugno rispettivamente al 30,3% e 22,4% di share; in leggera crescita Gpl e metano, all’8,2% e al 2,4% di quota nel mese. Forte avanzata per le vetture elettrificate: le ibride (HEV) confermano in giugno il 27,4% di quota, in linea con il primo semestre, toccano il 4,7% di penetrazione sia le vetture elettriche che le plug-in (rispettivamente 3,4% e 4,3% in gennaio-giugno).

(Agi)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui