Domenica col maltempo in gran parte d’Italia. E’ coinvolta anche l’Umbria e scatta l’allerta meteo. Il dettagliodi quello che succederà secondo gli esperti e di conseguenza le decisioni della Protezione civile.

L’anticipo d’estate purtroppo dura poco con questa parentesi che arriva proprio in un giorno di festa. La giornata di domenica 6 giugno 2021 sarà infatti all’insegna di condizioni meteo all’insegna della pioggia nelle regioni del Nord e del Centro.

Un minimo posizionato sull’Europa centrale sta infatti determinando fenomeni d’instabilità atmosferica sulle nostre regioni settentrionali, specialmente a ridosso delle aree alpine. Dalle prime ore di domenica 6 giugno, il maltempo, accompagnato da piogge e temporali, si sposterà su parte delle regioni centrali peninsulari, interessando in particolar modo quelle del versante orientale.

Vediamo cosa succederà in questa domenica nel dettaglio. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede dal primo pomeriggio di oggi, sabato 5 giugno, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Piemonte, Lombardia e Veneto, in estensione dalle prime ore di domani, domenica 6 giugno, a Emilia-Romagna e Marche. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, attività elettrica e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani, domenica 6 giugno, allerta gialla su gran parte del Veneto, su alcuni settori di Emilia-Romagna, Abruzzo e sull’intero territorio di Marche e Umbria.

(Corriere dell’Umbria)

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