26 Aprile, 2024
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Anno giudiziario 2021 Emilia Romagna. “Da Bibbiano gogna mediatica sulle toghe”

All’apertura il presidente vicario della Corte di Appello di Bologna Roberto Aponte è tornato sull’inchiesta sugli affidi illeciti.

Bologna, 30 gennaio 2020 – Oggi a Bologna si è aperto l’Anno giudiziario 2021.

Il presidente vicario della Corte di Appello di Bologna Roberto Aponte, è tornato sugli affidi illeciti di Bibbiano e della Val d’Enza: il procedimento “per effetto di una martellante campagna mediatica, ha esposto tutto il sistema della Giustizia minorile e familiare, come era prevedibile, al sospetto generalizzato e alle rivendicazioni di soggetti interessati”. 
Aponte ha citato la relazione inviatagli dal presidente del tribunale per i Minorenni Giuseppe Spadaro, che ha segnalato come, durante le indagini “il lavoro di tutti i magistrati dell’Ufficio sia stato fortemente e negativamente condizionato in termini di delegittimazione dai riflessi riverberati dalle

deprecabili fughe di notizie”.

Per Spadaro c’è stata una strumentalizzazione da parte di gran parte dei media che ha provocato “lo scatenarsi del triste fenomeno del cosiddetto odio del web, nonché una vera e propria gogna mediatica” nei confronti dei magistrati del tribunale minorile “vittime di innumerevoli episodi di minacce che, comunque, non hanno minimamente scalfito il sereno svolgimento dell’attività giurisdizionale dei colleghi”.

“Quello che preme ribadire, in questa sede – ha evidenziato quindi Aponte – è la validità, pur nella consapevolezza di indubbie criticità da affrontare con spirito libero da pregiudizi, dell’impianto del sistema della nostra giustizia minorile”. “E’ assolutamente indispensabile – ha ribadito – combattere il messaggio volto a dipingere il Tribunale per i Minorenni come uno strumento cieco, condizionato da chi vuole solo togliere i figli ai genitori. Un grande giurista del secolo scorso descriveva la ‘famiglià come ‘un’isola che il mare del diritto può solo lambirè. Ma quest’isola, purtroppo, non sempre è il luogo più sicuro e migliore per crescere, e il compito del Tribunale per i minorenni è quello di salvaguardare i minori, se è assolutamente necessario, anche nei confronti del loro ambiente naturale”.

De Francisci: “Carenza di organico nelle procure”

Per quanto riguarda il numero dei pm che lavorano nelle Procure dell’ Emilia-Romagna, che da sempre lamentano organici carenti, la situazione è migliorata rispetto allo scorso anno. “Alla fine del periodo, risultano coperti gli organici di tutte le Procure ad eccezione della Procura di Modena e di Ravenna, priva del titolare”, ha spiegato il Pg Ignazio De Francisci, nel corso della sua relazione in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario. Discorso diverso, invece, per quanto riguarda proprio la Procura generale.

“Per questa Procura, infatti, l’organico dei sostituti procuratori generali è stato incrementato di un solo posto – ha sottolineato De Francisci – a fronte di un aumento di dodici colleghi in Corte e cinque per la magistratura di Sorveglianza. Con il risultato che l’aumento delle piante organiche, dal 2014 ad oggi, ha visto un incremento di magistrati della Procura generale di una sola unità, mentre i giudicanti con i quali essi si devono confrontare hanno goduto di un aumento di diciassette unità”, ha spiegato il magistrato. Ma non è tutto. “La grave situazione in cui versa la Procura generale di Bologna ha bisogno di essere affrontata con un incremento di organici. Lo squilibrio tra magistrati giudicanti e requirenti di secondo grado – ha aggiunto il Pg – non solo ha riflessi negativi sulla quantità del lavoro dei secondi ma, inevitabilmente, rischia di determinare una preoccupante riduzione della qualità del servizio giustizia soprattutto in ambito penale. Ci aspettiamo che il Ministero riconsideri la situazione della Procura generale dando seguito a promesse risalenti”, ha concluso.

(Il Resto del Carlino)

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