Da martedi 12/1 Γ¨ partito a Civitavecchia lo screening mammografico che rimarrΓ nel parcheggio Conad (quello superiore) fino a fine marzo circa.
GLI ORARIO SONO 9-13 e 14-17Β
Per la partecipazione la Asl ha inviato lettere di invito con relativo appuntamento alle donne dai 50 ai 74 anni, oltre alle donne che potranno partecipare con libera adesione.
Possono essere screenate anche donne portatrici di protesi mammaria
Il numero verde dello screening Γ¨ 800539762
disponibile dalle 9.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì per qualunque tipo di informazione ed assistenza (compreso gli eventuali spostamenti di appuntamento).
Il camper si sposterΓ poi nei distretti 1 e 2 in spazi che verranno messi a disposizione dai comuni di cui daremo tempestiva comunicazione.
Il cancro della mammella rappresenta la prima causa di morte nel sesso femminile e determina, in Italia, circa 11.000 decessi ogni anno (50-60 nella sola ASL ROMA 4).
Un ampio consenso scientifico internazionale attribuisce allo screening mammografico la capacitΓ di determinare, grazie ad una diagnosi precoce, una consistente riduzione di mortalitΓ per cancro della mammella nelle donne oltre i 50 anni.
Quello che lo screening non puΓ² fare Γ¨ ridurre lβincidenza di malattia ma puΓ² contrastarne gli effetti riducendo la mortalitΓ fino, complessivamente, al 30%.
Le donne che partecipano regolarmente a programmi di screening del cancro della mammella possono ridurre del 50% il proprio rischio di morte.
Purtroppo per diversi motivi una quota notevole di donne non riesce ad accedere a quella indispensabile procedura diagnostica periodica rappresentata dalla mammografia.
Di qui la necessitΓ di predisporre un percorso attivo e gratuito da parte della ASL che preveda lβinvito periodico di tutte le donne residenti (e di quelle domiciliate che volessero partecipare spontaneamente) ed offra non solo la mammografia di screening ma anche tutti gli eventuali approfondimenti diagnostici e gli interventi che si dovessero rendere necessari.
Tutto il percorso Γ¨ gratuito e oltre a seguire le linee guida nazionali e regionali Γ¨ monitorato costantemente dalla Regione Lazio a garanzia di qualitΓ del programma stesso.
Il programma di screening Γ¨ destinato alle donne sane, che non abbiano cioΓ¨ segni e/o sintomi, di patologia mammaria (noduli, cisti, dolore, eccβ¦); per queste ultime Γ¨ necessaria una valutazione clinica tradizionale.
Il programma Γ¨ attivo e procede regolarmente su tutto il territorio aziendale da alcuni anni.
Popolazione interessata: il programma di screening della ASL ROMA 4 coinvolge ogni anno piΓΉ di 20.000 donne di etΓ compresa tra 50 e 69 anni residenti o domiciliate nei 28 Comuni della ASL. Lβobiettivo prioritario Γ¨ garantire a tutte le donne la possibilitΓ di usufruire di questo servizio con cadenza biennale come previsto dalle linee guida. L’adesione registrata nella ASL ROMA 4 Γ¨ lusinghiera ma sicuramente migliorabile.
Si prevede nel corso del 2021 di eseguire oltre 11.000 mammografie.
Tra il 6 e lβ8% delle donne saranno richiamate per approfondimenti, per il 2% circa sarΓ necessario procedere ad una biopsia.
Ogni anno vengono rilevate circa 60 lesioni neoplastiche.
Tra il mese di luglio e quello di settembre saranno contattate tutte le donne di etΓ compresa tra 50 e 69 anni residenti a Ladispoli saranno invitate ad effettuare la mammografia.
Successivamente, entro dicembre saranno invitate tutte le donne di Cerveteri
Β –Β Β –Β Β –Β Β –Β Β –Β Β –Β Β –Β Β –
COMUNICAZIONI PER LA STAMPA
Β LA PREVENZIONE IN EPOCA DI COVID
Β La pandemia da COVID-19 oltre ad aver determinato effetti negativi diretti sulle popolazioni colpite, ha determinato una serie di effetti negativi indiretti tra i quali un rallentamento significativo delle attivitΓ di prevenzione. Questo si Γ¨ verificato sia per le limitazioni imposte agli spostamenti ed alle attivitΓ ambulatoriali in tempo di lock down sia perchΓ© lβattenzione delle persone si Γ¨ concentrata sullβepidemia.
Lβanno 2021, anche se lβepidemia mantiene tutta la sua pericolositΓ , deve rappresentare, nelle intenzioni della ASL Roma 4, lβanno della ripresa delle attivitΓ di prevenzione e cura ed Γ¨ quindi intenzione della ASL ridare vigore anche ai programmi di screening e riprendere lβopera di sensibilizzazione delle persone ad aver cura della propria salute.Β Naturalmente tutto questo avverrΓ con tutte le cautele che la perdurante circolazione del COVID-19 richiedono.Β Quindi con la massima attenzione alle pratiche di distanziamento sociale e sanificazione che sono condotte secondo le linee guida nazionali.
Al momento tutti e tre i programmi di screening sono in piena attivitΓ , segue una descrizione di ciascuno di essi.
SCREENING DEL TUMORE DELLA MAMMELLA
Il cancro della mammella rappresenta la prima causa di morte nel sesso femminile e determina, in Italia, circa 11.000 decessi ogni anno (50-60 nella sola ASL ROMA 4).
Un ampio consenso scientifico internazionale attribuisce allo screening mammografico la capacitΓ di determinare, grazie ad una diagnosi precoce,Β una consistente riduzione di mortalitΓ per cancro della mammella nelle donne oltre i 50 anni.
Quello che lo screening non puΓ² fare Γ¨ ridurre lβincidenza di malattiaΒ ma puΓ² contrastarne gli effetti riducendo la mortalitΓ fino, complessivamente, al 30%.
Le donne che partecipano regolarmente a programmi di screening del cancro della mammella possono ridurre del 50% il proprio rischio di morte.
Purtroppo per diversi motivi una quota notevole di donne non riesce ad accedere a quella indispensabile procedura diagnostica periodica rappresentata dalla mammografia.
Di qui la necessitΓ di predisporre un percorso attivo e gratuito da parte della ASL che preveda lβinvito periodico di tutte le donne residenti (e di quelle domiciliate che volessero partecipare spontaneamente)Β ed offra non solo la mammografia di screening ma anche tutti gli eventuali approfondimenti diagnostici e gli interventi che si dovessero rendere necessari.
Tutto il percorso Γ¨ gratuito e oltre a seguire le linee guida nazionali e regionali Γ¨ monitorato costantemente dalla Regione Lazio a garanzia di qualitΓ del programma stesso.
Il programma di screening Γ¨ destinato alle donne sane, che non abbiano cioΓ¨ segni e/o sintomi, di patologia mammaria (noduli, cisti, dolore, eccβ¦); per queste ultime Γ¨ necessaria una valutazione clinica tradizionale.
Il programma Γ¨ attivo e procede regolarmente su tutto il territorio aziendale da alcuni anni.
Popolazione interessata: il programma di screening della ASL ROMA 4 coinvolge ogni anno piΓΉ di 20.000 donne di etΓ compresa tra 50 e 69 anni residenti o domiciliate nei 28 Comuni della ASL.Β Β Lβobiettivo prioritario Γ¨ garantire a tutte le donne la possibilitΓ di usufruire di questo servizio con cadenza biennale come previsto dalle linee guida.Β L’adesione registrata nella ASL ROMA 4 Γ¨ lusinghiera ma sicuramente migliorabile.
Si prevede nel corso del 2021 di eseguire oltre 11.000 mammografie.
Tra il 6Β e lβ8% delle donne saranno richiamate per approfondimenti, per il 2% circa sarΓ necessario procedere ad una biopsia.
Ogni anno vengono rilevate circa 60 lesioni neoplastiche.
Stiamo giΓ verificando nel corso degli ultimi anni una riduzione significativa degli interventi “demolitivi” sulla mammella che, nelle fasce di etΓ di screening sono passati da oltre il 27% degli interventi per neoplasia a meno del 15%.
Le anagrafi comunali forniscono le liste delle donne residenti, le domiciliate potranno usufruire del programma presentandosi spontaneamente.
Tra il mese d luglio e quello di settembre saranno contattate tutte le donne di etΓ compresa tra 50 e 69 anni residenti a Ladispoli saranno invitate ad effettuare la mammografia.
Successivamente, entro dicembre saranno invitate tutte le donne di Cerveteri
Un numero verde (800539762) con tre linee è disponibile dalle 9.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì per qualunque tipo di informazione ed assistenza (compreso gli eventuali spostamenti di appuntamento).
Le donne giΓ affette da patologia della mammella (e giΓ in trattamento terapeutico o in follow-up) non possono essere inserite nel programma in quanto devono seguire specifici protocolli clinici individualizzati; quelle che avranno eseguito una mammografia negli ultimi dodici mesi saranno convocate alla successiva scadenza.
Chi desidera essere escluso dal programma puΓ² chiederlo formalmente e non sarΓ piΓΉ ricontattato; si tratta di una scelta reversibile e se si cambia idea si puΓ² chiedere di essere reinseriti in qualunque momento.
Alle donne che non risponderanno al primo invito sarΓ inoltrato un sollecito e potranno essere contattate anche telefonicamente.
Il test di screening consiste nella mammografia bilaterale in due proiezioni e viene eseguito tramite mammografo digitale installato su mezzo mobile in grado di raggiungere tutti i Comuni dellβAzienda per avvicinare quanto piΓΉ possibile la prevenzione alle persone.
Lβesame di screening non viene eseguito presso strutture cliniche aziendali (ad es. presso gli ospedali e/o i poliambulatori) in quanto lβelevato numero di utenti interessati ostacolerebbe le normali attivitΓ cliniche che devono invece essere garantite senza ostacoli.
La mammografia eseguita viene letta da due radiologi diversi specializzati (che dedicano cioΓ¨ almeno la metΓ del proprio orario di lavoro alla lettura di mammografie di screening); se entrambi i radiologiΒ ritengono lβesame sia normale viene inviata per posta alla donna una risposta di esame βnormaleβ e viene preannunciato un nuovo test dopo due anni.Β Se le diagnosi dei due radiologi non sono esattamente concordanti interviene un terzo lettore. L’introduzione, anni or sono, della metodologia digitale ha consentito di ridurre al minimo i tempi di refertazione.
In alcuni casi Γ¨ necessario confrontare le mammografie con indagini precedenti in possesso della donna. Anche in questi casi la tecnologia digitale facilita questi confronti in quanto i radiologi di screening hanno a disposizione le immagini digitali dei round di screening precedenti.
In altri casiΒ Γ¨ necessario ricorrere ad ulteriori accertamenti di II livello consistenti in genere in ecografie, ingrandimenti radiologici, esami ematologici, biopsie, eccβ¦).
Anche queste indagini sono gratuite ma le interessate questa volta vengono contattate telefonicamente ed invitate ad effettuare ulteriori accertamenti presso una sede ASL nel giro di pochi giorni.
Nella maggior parte dei casi gli esami di approfondimento, il cui esito viene comunicato contestualmente alla conclusione degli accertamenti, permettono di escludere una patologia seria.Β Β Nel 4-5 per mille dei casi invece si diagnostica un tumore. La diagnosi di neoplasia viene sempre documentata con esami bioptici il cui esito viene comunicato dal Chirurgo della Senologia Clinica della ASL che offre anche le relative opportunitΓ terapeutiche (III livello) e la possibilitΓ di intervento in tempi estremamente ridotti.
In ogni caso la donna puΓ² decidere di continuare autonomamente gli approfondimenti e/o lβeventuale intervento che si rendesse necessario.
LβAzienda RMF Γ¨ comunque, in ogni caso, in grado di garantire il completamento dellβiter diagnostico/terapeutico.
E’ essenziale, per la migliore riuscita dell’iniziativa, che le donne che non intendono partecipare perchΓ© eseguono la mammografia spontaneamente lo comunichino tempestivamente al numero verde.Β In ogni caso tutte le donne di etΓ compresa tra 50 e 69 anni sono invitate ad eseguire i controlli periodici consigliati a tutela della propria salute.
PuΓ² capitare che non si riceva l’invito personale, talora il motivo del disguido Γ¨ banale (ad es. la mancanza del nominativo della donna sulla campanelliera)
Β SCREENING TUMORE COLON RETTO
Il cancro del colon retto rappresenta la seconda causa di morte per entrambi i sessi, essendo preceduta nei maschi e nelle femmine rispettivamente dal tumore del polmone e quello della mammella.
Determina in Italia circa 21.000 decessi ogni anno (piΓΉ di 100 nella sola ASL ROMA 4).
Un ampio consenso scientifico internazionale attribuisce allo screening la capacitΓ di determinare, grazie ad una diagnosi precoce,Β una consistente riduzione di mortalitΓ per questo tumore.
Ma oltre che ridurre la mortalitΓ questo screening attraverso la ricerca del sangue occulto nelle feci puΓ² far calare anche l’incidenza del tumore eliminando eventuali polipi benigni che potrebbero esserne precursori.Β Quindi si tratta di prevenzione primaria.
Purtroppo per diversi motivi una quota notevole persone non conosce o non riesce ad accedere a questa pratica di prevenzione.
Di qui la necessitΓ di predisporre un percorso attivo e gratuito da parte della ASL che preveda lβinvito periodico di tutte le persone residenti (e di quelle domiciliate che volessero partecipare spontaneamente)Β ed offra non la ricerca del sangue occulto ma anche tutti gli eventuali approfondimenti diagnostici e gli interventi che si dovessero rendere necessari.
Tutto il percorso Γ¨ gratuito e oltre a seguire le linee guida nazionali e regionali Γ¨ monitorato costantemente dalla Regione Lazio a garanzia di qualitΓ del programma stesso.
Il programma di screening è destinato alle persone sane, che non abbiano cioè segni e/o sintomi, di patologia, per queste ultime è necessaria una valutazione clinica tradizionale.
Il programma Γ¨ stato attivato nel 2013 in forma sperimentale presso il distretto F3 e successivamente Γ¨ iniziato in maniera estensiva presso il Comune di Civitavecchia. Nel corso del 2021 sarΓ esteso a tutto il territorio aziendale.
Popolazione interessata: il programma di screening della ASL ROMA 4 dovrΓ coinvolgere ogni anno circa 44.000 persone di ambo i sessi e di etΓ compresa tra 50 e 74 anni residenti o domiciliate nei 28 Comuni della ASL.Β Β Si tratta evidentemente di uno sforzo organizzativo ed assistenziale estremamente impegnativo che ha lβobiettivo prioritario di garantire la possibilitΓ di usufruire di questo servizio con cadenza biennale come previsto dalle linee guida.Β Considerando una adesione media del 40-50% si prevede di eseguire circa 20.000 esami l’anno.
E’ prevedibile che il 5-6% delle persone saranno richiamate per approfondimenti, in particolare per eseguire una colonscopia.
Le anagrafi comunali forniscono le liste dei residenti, i domiciliati potranno usufruire del programma presentandosi spontaneamente.
Tutti i residenti sono invitati con lettera personalizzata cui è allegata una brochure informativa. Un numero verde con quattro linee è disponibile dalle 9.00 alle 13.00 dal lunedì al venerdì per qualunque tipo di informazione ed assistenza (compreso gli eventuali spostamenti di appuntamento).
Le persone giΓ affette da carcinoma del colon retto (e giΓ in trattamento terapeutico o in follow-up) saranno escluse dal programma; quelle che avranno eseguito una colonscopia recentemente saranno sospese temporaneamente dal programma e convocate alla successiva scadenza.
Chi desidera essere escluso dal programma puΓ² chiederlo formalmente e non sarΓ piΓΉ ricontattato; si tratta di una scelta reversibile e, se si cambia idea, si puΓ² chiedere di essere reinseriti in qualunque momento.
Alle persone che non risponderanno al primo invito sarΓ inoltrato un sollecito e potranno essere contattate anche telefonicamente.
Β
Il test di screening consiste nell’esame delle feci per la ricerca del sangue occulto (cioΓ¨ non visibile ad occhio nudo).Β Si tratta di un esame semplicissimo ed ovviamente innocuo che sarΓ successivamente letto da un analizzatore automatico che garantisce la massima affidabilitΓ ed esclude possibili errori di interpretazione.
Nella lettera di invito sono indicati sedi ed orari per il ritiro e la riconsegna del test che ciascuno eseguirΓ autonomamente secondo istruzioni che verranno consegnate all’atto del ritiro del test.
Le risposte normali saranno inviate per posta proponendo un nuovo test dopo due anni.
Quando si rende necessario ricorrere ad ulteriori accertamenti di II livello questi consistono in una endoscopia eseguita da specialisti esperti ed appositamente formati.
Anche questa indagine Γ¨ gratuita ma gli interessati questa volta vengono contattati telefonicamente ed invitati ad effettuare ulteriori accertamenti presso una sede ASL nel giro di pochi giorni.
Nella maggior parte dei casi gli esami di approfondimento, il cui esito viene comunicato contestualmente alla conclusione degli accertamenti, permettono di escludere una patologia seria.Β Β PiΓΉ raramente si diagnostica un tumore. La diagnosi di neoplasia viene sempre documentata con esami bioptici.
Nei casi di lesioni benigne e/o di piccole dimensioni si provvede alla contestuale eliminazione per via endoscopica senza necessitΓ di altri interventi.
Se dovesse rendersi necessario un intervento chirurgico vero e proprio l’Azienda RMF Γ¨ comunque, in ogni caso, in grado di garantire il completamento dellβiter diagnostico/terapeutico
In ogni caso ciascuno puΓ² decidere di continuare autonomamente gli approfondimenti e/o lβeventuale intervento che si rendesse necessario.
SCREENING TUMORE CERVICE UTERINA
Anche se negli ultimi anni, lβincidenza del cancro invasivo in Italia Γ¨ in calo, passando da un tasso standardizzato di 9,2/100.000 a 7,7/100.000 in 10 anni, le stime per lβItalia indicano un totale di 2.200 nuovi casi l’anno , con il rischio cumulativo di ammalarsi di 1 donna su 163.
Negli ultimi ventβanni la mortalitΓ per tumore dellβutero (corpo e collo) Γ¨ diminuita di oltre il 50%, soprattutto per quanto riguarda il cervicocarcinoma. La sopravvivenza relativa a 5 anni dopo una diagnosi di tumore della cervice uterina Γ¨ passata dal 64% del periodo 1990-1994 al 67% del periodo 2000-2004. I dati di mortalitΓ sono di qualitΓ molto scadente poichΓ© la maggior parte delle morti sono attribuite genericamente al tumore dellβutero senza specificare se corpo o collo.
Nel Lazio si verificano ogni anno circa 300 nuovi casi e 30 decessi.
Il tumore della cervice uterina Γ¨ riconducibile allβinfezione da HPV, il papilloma virus umano, infezione molto frequente; nei paesi industrializzati il picco di prevalenza coincide con lβinizio dellβattivitΓ sessuale e diminuisce allβaumentare dellβetΓ ma quella provocata da tipi di papilloma virus oncogeni, regredisce spontaneamente nella maggioranza dei casi.Β Se lβinfezione progredisce determina lesioni intraepiteliali precancerose.
Lo screening del cervicocarcinoma si basa sulla possibilitΓ di individuare la malattia in fase asintomatica, quando Γ¨ piΓΉ probabile che questa sia in fase preinvasiva e favorendo la diagnosi in una fase in cui il trattamento puΓ² essere piΓΉ efficace.
Il programma di screening della cervice Γ¨ rivolto alle donne di etΓ compresa tra i 25 e 64 anni; nella Regione Lazio si tratta di invitare circa 1.500.000 di donne ogni tre anni per lβeffettuazione del Pap test di screening.
Lβobiettivo primario di questo intervento di sanitΓ pubblica Γ¨ quello di ridurre lβincidenza specifica del cervicocarcinoma oltre che la mortalitΓ causa specifica.
Il modello organizzativo adottato dalla Regione prevedeva inizialmente l’esecuzione triennale del pap test come da protocolli dell’epoca.
Successivamente con lβapprovazione del Piano Regionale di Prevenzione 2014-2018 (DCA U00593 del 16/12/2015) Γ¨ espressamente previsto il transito verso lβesecuzione del test HPV per lo screening del cancro della cervice uterina alla luce della chiara evidenza scientifica che uno screening con test clinicamente validati per il DNA di HPV oncogeni come test di screening primario e con un protocollo appropriato, Γ¨ piΓΉ efficace dello screening basato sulla citologia nel prevenire i tumori invasivi del collo dellβutero.
La ASL Roma 4 ha adottato sin dall’inizio detto protocollo descritto dai documenti di indirizzo contenuti nel Piano Nazionale per la Prevenzione nonchΓ© nel DCA 204/2017, che prevedono l’esecuzione di pap test nelle donne di etΓ fino a 30 anni ed HPV test nelle etΓ successive; protocollo validato anche in termini di healt tecnology assessment.
Invito ed esecuzione dei test di screeningΒ (pap-test ed HPV-test)
Le Donne residenti nella fascia dβetΓ 25-64 anni ricevono una lettera personalizzata con la presentazione del progetto e lβinvito a parteciparvi effettuando il test di screening presso il piΓΉ vicino consultorio aziendale.
Le donne tra 25 e 29 anni ricevono lβinvito al Pap Test primario (e nelle positive successivo HPV test di triage prima della eventuale colposcopia). Le donne dai 30 ai 64 anni ricevono lβinvito allβHPV test primario (e successivo Pap test di triage per la eventuale colposcopia) in accordo con le linee guida vigenti.
In fase di accoglienza dell’utente si aggiorna la sua situazione anagrafica, si raccoglie il numero di telefono come informazione integrativa essenziale per le attivitΓ successive.Β Successivamente si compila l’anamnesi e si procede all’esecuzione del prelievo attraverso un campione in fase liquida attraverso un apposito device. Successivamente si prepara il piano di lavoro che accompagna i campioni da consegnare in laboratorio.
Esecuzione delle colposcopie
Vengono inviate in colposcopia le donne che, positive al pap-test o all’HPV-test, risultano positive anche al successivo triage con il test alternativo.
La Donna puΓ² scegliere di effettuare gli approfondimenti diagnostici presso altri centri di sua fiducia, nel qual caso le verrΓ richiesta copia della refertazione medica.


