28 Aprile, 2024
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Scuola, ultimatum di Zingaretti al governo: “Rinviate la riapertura o decidiamo noi”

Nella notte parziale vittoria ma le criticità restano

Il Cdm fa slittare di qualche giorno il ritorno in classe delle scuole superiori – dal 7 all’11 e al 50 % – mentre non arretra sulla riapertura prevista di elementari e medie.

Le regioni d’Italia vanno in ordine sparso e mentre presidi, professori e studenti da giorni sollevano dubbi, c’è chi è pronto a scendere in piazza per “tornare a lezione”.

Unità di crisi Lazio: “Dalle scuole 20.523 casi positivi dal 15 settembre a dicembre: l’8,3% del totale”

A tre giorni dalla prevista riapertura delle scuole, a tarda notte il Consiglio dei ministri fa slittare di qualche giorno il ritorno in classe delle superiori – da giovedì 7 a lunedì 11 e con la presenza del 50% degli studenti delle superiori – mentre non arretra sulla riapertura prevista di elementari e medie. Una parziale vittoria del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che qualche ora prima aveva lanciato un ultimatum al governo: “O rinviate la riapertura o decidiamo noi lo slittamento”. E il segretario Pd aveva chiesto al governo al più presto una decisione che avesse coinvolto tutta l’Italia per evitare che gli enti locali vadano in ordine sparso su questo fronte. I dem, a nome del capodelegazione Dario Franceschini, avevano chiesto al governo di rinviare l’apertura almeno a partire dal 15 gennaio. Ne sono nate tre ore di tensioni e alla fine è stata trovata un’intesa con una data di mediazione, lunedì 11 gennaio.

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“Le Regioni riflettano bene sulle conseguenze per studenti e famiglie”, aveva sottolineato la ministra Lucia Azzolina commentando l’annuncio di alcune Regioni di voler comunque posticipare il rientro in classe per gli studenti delle scuole superiori, nonostante l’intesa firmata pochi giorni fa con Governo, Province e Comuni. “Il Governo ha mantenuto gli impegni, i tavoli guidati dai Prefetti hanno prodotto piani operativi in tutte le Province, lavorando sul potenziamento dei trasporti e sullo scaglionamento degli orari di scuole e altre attività. Ognuno faccia la propria parte”.

L’intesa era quella di riprendere il 7 con la presenza del 50% degli studenti delle superiori, ma con ore ridotte (da 60 a 45-50 minuti) e possibile prevalenza degli allievi in entrata alle ore 8 piuttosto che alle 10. A questo link la nota dell’USR Lazio.

Con lo slittamento della didattica in presenza (il 7 si riprenderà comunque con la dad) nel Lazio le criticità restano. Trasporti insufficienti, tamponi non effettuati, fasce orarie d’entrata impossibili a garantire spostamenti e studio. E mentre presidi, professori e studenti sollevano dubbi sulla possibilità di tornare in classe in sicurezza e temono di contribuire a una terza ondata di contagi, c’è chi invece è pronto a scendere in piazza per tornare a lezione.

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In piazza il 7 per la riapertura e vaccino a personale

Il comitato ‘Priorità alla Scuolà ha già annunciato una giornata di mobilitazione proprio per giovedì alla quale prenderanno parte studenti, insegnanti e genitori per chiedere la riapertura delle scuole superiori in tutta Italia e la vaccinazione del personale scolastico ad alto rischio. “È passato quasi un anno e la scuola italiana è ancora al palo – si legge in una nota – il governo tentenna e non è ancora in grado di garantire la riapertura delle scuole superiori sul territorio nazionale perché purtroppo preferisce dare la priorità ad altre attività (commerciali, sportive e ludiche). Da quasi un anno gli istituti scolastici superiori sono chiusi perché il benessere dei ragazzi non è considerato una priorità per il governo, nemmeno per quello che riguarda il diritto all’istruzione, come previsto dalla Costituzione”.

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“Per questo motivo il movimento costituito da insegnanti, studenti, genitori e personale scolastico, che in questi mesi si è sempre più esteso per chiedere l’apertura delle scuole e la sospensione della Didattica a distanza, tornerà a protestare chiedendo che sia garantito, a partire dal 7 gennaio, in tutte le Regioni, uno screening completo della comunità scolastica (docenti, Ata, studenti) affinché la scuola possa riaprire in sicurezza. Inoltre, si chiede che il personale scolastico ad alto rischio sia considerato prioritario nella fase 1 dell’agenda vaccinale”.

Unità di crisi Lazio: “Dalle scuole 20.523 casi positivi dal 15 settembre a dicembre”

“Dal 15 settembre al mese di dicembre sono stati nel Lazio 20.523 i casi di notifiche relativi alla sorveglianza scolastica pari all’8,3% del totale dei casi notificati complessivamente. La settimana più alta è stata la 46° dell’anno scorso. Di questi il 70,6% sono casi relativi a studenti e il 14,6% relativi al personale docente. La fonte dei dati è il Sistema di sorveglianza SaRS-Cov2 attraverso la piattaforma ECV del servizio regionale di sorveglianza delle malattie infettive SERESMI – Spallanzani”. Lo dichiara l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio.

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D’Amato e D’Alessandri: “600 bus privati per una mobilità sicura”

“La Regione Lazio, grazie all’impegno dell’assessore Alessandri, ha partecipato attivamente a tutti i tavoli prefettizi convocati contribuendo alla redazione dei piani operativi per consentire una mobilità sicura grazie a bus privati e a posti in più”, ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. In tutto il Lazio circoleranno 500 bus noleggiati da Astral (da 80 a 150, quelli impiegati solo a Roma). Potranno “sviluppare – ha sottolineato l’assessore regionale ai Trasporti, Mauro Alessandri – fino a 1100 corse aggiuntive al giorno, per un totale di 880mila posti al mese in più”. Cotral, invece, garantisce 500 corse in più al giorno: circa 400mila posti aggiuntivi al mese.

Atac e Comune: “1500 corse in più al giorno e rispetto delle norme anti-Covid”

Come si legge in una nota, “Atac ha affidato temporaneamente, a seguito di  offerte pervenute da più operatori già selezionati in precedenza con procedura pubblica, la gestione di ulteriori otto linee di trasporto pubblico locale a partire dall’1 gennaio per circa 6 mesi e di 35 collegamenti dedicati al servizio scolastico potenziato e rimodulato a partire dal prossimo 7 gennaio, sia in relazione alla differenziazione degli orari di ingresso (8 – 10) che alla estensione dell’attività didattiche anche al sabato, così come previsto dalle istituzioni”. Dunque, precisa Pietro Calabrese, assessore ai Trasporti di Roma Capitale, “avremo fino a 1500 corse in più al giorno per consentire a tutti di spostarsi in sicurezza, nel rispetto delle misure anti-Covid”.

Iscrizioni online al via, già 83mila le domande

Hanno preso il via questa mattina alle 8 le iscrizioni online per il prossimo anno scolastico, il 2021/2022. Alle 12, quattro ore dopo l’apertura delle funzioni, si legge in una nota del Miur, erano oltre 109mila (il 18% in più rispetto a un anno fa nello stesso arco temporale) le domande in lavorazione, di cui 83mila già completate e inoltrate alle scuole da parte delle famiglie. Sono oltre 166mila le utenze che hanno fatto accesso al servizio e di queste il 34% attraverso Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Il 61% di coloro che hanno utilizzato la piattaforma dedicata alle iscrizioni lo hanno fatto via desktop, il 36% da smartphone, il 3% da tablet.

(La Repubblica)

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