Dopo i nuovi duri attacchi di RenziΒ contro il presidente del Consiglio, si valutano i diversi scenari in caso di uscita di Italia Viva dalla maggioranza: dal rimpasto al governo di unitΓ nazionale, senza escludere le elezioni anticipate
Conclusi i pochi giorni di pausa per le festivitΓ , giΓ Β dalle prossime ore giungeranno al pettine i nodi che ingarbugliano i rapporti nella maggioranza e nel governo. Diverse, dal punto di vista politico e istituzionale, le strade che si possono percorrere, diversi gli approdi, dal rimpasto al Conte ter, dal governo di unitΓ nazionale alle elezioni.
La premessa Γ¨ che di crisi di governo si puΓ² parlare solo nel momento in cui il premier viene sfiduciato o si dimette e cheΒ prima di alloraΒ il presidente della Repubblica non ha nessun ruolo ufficiale. PuΓ² sentire i protagonisti, lo ha giΓ fatto nelle scorse settimane avendo colloqui con tutti i leader politici oltre che con il presidente del Consiglio; puΓ² consigliare, suggerire, mettere in guardia, rammentare i precedenti. Ma non puΓ² compiere scelte operative, e tra lβaltro lβattuale inquilino del Colle non ha mai amato intervenire se non quando Γ¨ stato strettamente necessario.
Le richieste di Renzi
Dopo i rilievi di Matteo Renzi, ma anche del Pd, del M5s e di Leu,Β Conte potrebbe accogliere tutte le loro richiesteΒ e le fibrillazioni potrebbero rientrare. Per capire se questa strada sarΓ percorribile bisognerΓ attendere la prima riunione di maggioranza e il primo Consiglio dei ministri, che si dovrebbero svolgere nella prima settimana di gennaio. In questo caso il Presidente della Repubblica non entrerebbe mai in scena.
Conte potrebbe accogliere molte delle richieste dei partiti e tra queste anche lβidea di un rafforzamento della squadra.Β Si andrebbe a un rimpasto,Β cioΓ¨ allβingresso di nuovi ministri al posto di altri, e magari anche allβaffiancamento a Conte di due vicepremier. In caso di un rimpasto cospicuo il Capo dello Stato potrebbe consigliare un nuovo passaggio parlamentare per ottenere una nuova fiducia senza dover perΓ² passare da una crisi. Nascerebbe cosΓ¬ un governo Conte II bis.
L’uscita di Italia Viva
Se invece Matteo Renzi ritirasse la delegazione di Iv dal governo,Β la crisi sarebbe nei fattiΒ e sarebbe difficile per Conte evitare una crisi formale. Il premier ha detto che intenderebbe andare in Parlamento senza dimettersi per cercare voti con i quali ‘sostituire’ quelli di Iv, ma al netto dell’attuale indisponibilitΓ di molti, sarebbe difficile far nascere un nuovo governo senza l’apertura di una crisi formale, sostituendo una forza con un’altra senza passare da una cesura.
ConteΒ dovrebbe quindi molto probabilmente salire al Quirinale per rassegnare le dimissioni, potrebbe avviare consultazioni proprie per verificare se la crisi puΓ² rientrare. Italia viva potrebbe ritirare la delegazione ma continuare a sostenere il governo con un appoggio esterno (cosa che perΓ² Renzi ha escluso) o potrebbe decidere di far mancare la sua fiducia. In questβultimo caso la crisi sarebbe conclamata e si dovrebbero aprire le consultazioni del Presidente della Repubblica.
Le ipotesi di maggioranze diverse
La crisi potrebbe risolversi positivamente se si desse vita a un nuovo governo.Β Sul tavolo le possibilitΓ sono la nascita di un Conte III se al posto di Iv entrasse una nuova forza di maggioranza. Oppure la nascita di un governo di larghe inteseΒ guidato da unβaltra personalitΓ (alcuni fanno il nome di Mario Draghi, anche se il diretto interessato non ha ancora fatto sapere nulla ufficialmente sulla sua eventuale disponibilitΓ ). Difficilmente ci sarΓ un governo del Presidente perchΓ© Mattarella ha piΓΉ volte fatto sapere di non amare questo tipo di esecutivo. La responsabilitΓ di governare deve avere sede a palazzo Chigi con il sostegno del Parlamento.
Se le trattative per far nascere un nuovo governo si trascinassero per troppo tempo, infine, sarebbe anche difficile contrastare lβobiezione che lβattuale Parlamento non Γ¨ legittimato a proseguire la legislatura e lo scivolamento verso elezioni anticipate potrebbe prendere corpo.Β Il voto in primavera resta dunque una possibilitΓ sul tavolo, nonostante la situazione non la consigli tra le scelte da preferire.
(Agi)


