29 Aprile, 2024
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Rizzoli sui negazionisti: “Carenze cognitive, si chiama effetto Dunning-Kruger”

Melania Rizzoli si scaglia contro i cosiddetti “negazionisti”: “Gli ignoranti pensano sempre di avere ragione, e più il loro livello di ignoranza è alto, più tendono drammaticamente a sovrastimare quello della loro conoscenza”

Adesso che il vaccino anti-Covid è a disposizione e la campagna di vaccinazione è ormai stata avviata, proseguono con sempre maggior vigore e costanza gli strali nei confronti di quanti non abbiano intenzione di aderirvi e di coloro i quali nutrono ancora dei dubbi nei confronti del tanto discusso siero.

Del siero anti-Covid, che non può vantare i lunghi studi e le sperimentazioni accurate che hanno caratterizzato molti altri vaccini nella storia dell’uomo, non si conoscono, solo per citarne alcuni, gli effetti collaterali a lungo termine, e ci sono già stati dei casi di risposte negative in alcuni volontari anche poco dopo l’inoculazione.

Eppure lo scontro fra i sostenitori del vaccino e coloro che oramai sono stati bollati come “negazionisti” (termine improprio, dato che dovrebbe rifersi a quelle persone che negano dei fatti storici come l’olocausto) sembra essere ormai aperto. A scendere in campo ancheMelania Rizzoli, che in un articolo pubblicato stamani da LiberoQuotidiano non esita a definire coloro che si oppongono al vaccino come ignoranti.

Attacca senza mezzi termini la Rizzoli:

 “Pensano sempre di avere ragione, e più il loro livello di ignoranza è alto, più tendono drammaticamente a sovrastimare quello della loro conoscenza, e il motivo per cui si considerano più capaci e più informati degli altri sta nel fatto che tali soggetti, a causa delle loro carenze cognitive, non sono in grado di riconoscere i livelli di competenza di altre persone, per cui la loro incompetenza li priva della capacità metacognitiva di comprendere le proprie mancanze, con l’effetto di credersi più intelligenti e più abili di quello che realmente sono”,

Poco importa che, almeno in teoria, in Italia valga ancora la libertà di pensiero. Melania Rizzoli prende di mira coloro che, a suo dire, parlano senza cognizione di causa: “Siamo costretti ad ascoltare dichiarazioni ed opinioni gravemente devianti di persone totalmente inesperte in campo scientifico che si elevano a intenditori specializzati, esprimendo concetti che non stanno in piedi e sparando sentenze funeree sulla presunta pericolosità dei Vaccini anti-Covid-19, senza essere sfiorati da alcun dubbio di ignoranza“.

Da qui la teoria della dottoressa, che diagnostica ai cosiddetti negazionisti una distorsione cognitiva nota con il nome di effetto Dunning-Kruger, una condizione che porta coloro che ne sono affetti a sopravvalutare le proprie abilità quando invece non possiedono le giuste competenze, mentre persone esperte arrivano al contrario a sottovalutare le proprie capacità.

La Rizzoli spiega l’effetto Dunning-Kruger con dovizia di particolari. I soggetti che soffrono di questa condizione psichiatrica”ne subiscono l’influenza”, “elevano le proprie convinzioni, le decisioni che prendono e le azioni che intraprendono, inconsapevoli che la loro incompetenza deriva dalla loro inettitudine. La ‘superiorità illusoria’ fa sì che tali persone non siano in grado di valutare se stesse dal punto di vista soggettivo, giudicandosi altamente qualificate, competenti e superiori alle altre, illudendosi di essere più sapienti, traendo conclusioni a dir poco imbarazzanti”.

Attenzione, perché l’effetto Dunning-Kruger è contagioso. “Facilmente esso diventa da individuale a sociale, coinvolgendo una platea sempre più estesa di ignoranti, che si riconoscono tra loro per affinità, si fidelizzano e si accomunano, come sta accadendo con la negazione dell’efficacia terapeutica dei vaccini contro il Coronavirus”, spiega la Rizzoli, che aggiunge:

“Gli ignoranti inoltre, sono spesso arroganti, esibiscono un’autostima esagerata e sproporzionata che esprimono con affermazioni eccessive e presuntuose”.

Ed ecco dunque l’importanza del servizio pubblico che, secondo la Rizzoli, dovrebbe essere impiegato per combattere l’ignoranza, quando invece viene data voce “ai personaggi mediatici più disparati e ignoranti in materia, tipo Enrico Montesano, Daniela Martani, Heather Parisi o peggio Eleonora Brigliadori”. Soggetti accusati dalla dottoressa di fornire”notizie false”. Il vaccino a Rna modifica il codice genetico? Una”bestialità”, ribatte la Rizzoli.

E conclude:

“L’ignoranza purtroppo crea spesso diffidenza nei confronti della scienza, quella scienza alla quale dovremmo inchinarci e che dovremmo tutti ringraziare per aver sintetizzato miracolosamente in pochi mesi l’arma terapeutica del vaccino anti-Covid19, l’unico farmaco sicuro ed efficace contro la pandemia che salverà innumerevoli vite, incluse quelle dei negazionisti che non si infetteranno grazie alla vaccinazione di massa”.

(Il Giornale)

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