17 Aprile, 2024
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Vaccino, prima gli over 80 poi i 70enni: fasce d’età mese per mese

A febbraio toccherà agli over 80, da aprile sarà la volta dei settantenni. Serve minimo il 70% di adesione per avere l’immunità di gregge

In Italia l’obiettivo è quello di finire antro settembre. Oggi, domenica 27 dicembre è iniziata la campagna vaccinale europea, almeno simbolicamente. Secondo il piano vaccinale italiano tutto dovrebbe chiudersi entro la fine dell’estate.

Ovviamente riuscendo a raggiungere l’immunità di gregge prime della riapertura del nuovo anno scolastico 2021-2022.

L’obiettivo in Italia

Il sentiero per arrivare a quella data non sembra però facile e privo di insidie. Prima di tutto devono ancora arrivare gli altri vaccini ed essere distribuiti. Poi, non è ancora chiaro quanto l’immunità durerà, come si legge sul sito dell’Aifa, a riguardo c’è ancora un punto di domanda. E ultima considerazione, anche se forse è una delle più importanti, non è detto che tutti, o quasi, gli italiani accetteranno di sottoporsi alla vaccinazione. Secondo gli accordi, l’Italia dovrebbe avere diritto a 202 milioni di dosi, un numero più che sufficiente per coprire tutta la popolazione e avere anche una certa scorta da parte.

Adesso l’unico vaccino che è stato autorizzato dall’Ema e dall’Aifa è il Pfizer-Biontech, le cui prime dosi sono state iniettate oggi. Il prodotto deve essere conservato in frigoriferi a -70 gradi. In futuro, ma ancora non si ha una data, dovrebbero arrivare anche altri vaccini, come quello di Moderna, che non necessità tali temperature per la sua conservazione. La valutazione dell’Ema per questo vaccino è stata anticipata al 6 gennaio. Inizialmente invece si parlava del 12. Per ora si parla solo di questi vaccini, e quindi anche le forniture sono barcollanti.

Nel primo trimestre del 2021 l’Italia dovrebbe riuscire ad avere 28 milioni di dosi. Tra aprile e giugno dovremmo arrivare ad averne il doppio, 57 milioni, e stabilizzarci a 53 milioni tra luglio e settembre. Da settembre si inizierebbe a scendere, sempre però arrivando a 20 milioni nel secondo trimestre del 2022.

Chi saranno i primi a essere vaccinati

Secondo il piano vaccinale da metà gennaio verranno vaccinati i medici, gli infermieri, il personale e gli ospiti delle Residenze sanitarie per anziani. Stiamo parlando di circa 2 milioni di persone. Poi, a febbraio, o più verosimilmente alla fine del mese di marzo, dovrebbe toccare agli over 80, che sono circa 4 milioni e mezzo. Ad aprile sarebbe quindi il turno dei soggetti ritenuti meno fragili. Si inizia quindi con le persone di età compresa tra i 60 e i 79 anni, circa 13 milioni e mezzo, e poi con coloro che hanno almeno due patologie croniche, più o meno 7 milioni e mezzo. Poi sarà la volta del resto della popolazione, sempre però con precedenze. Nel piano vaccinale vengono citate le categorie appartenenti ai “servizi essenziali come gli insegnanti e il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri”. 

Durata immunità e adesione

Ma tutto può sempre cambiare in corsa, per esempio se dovessero esserci focolai in certe zone dell’Italia o altre categorie fossero considerate più a rischio. Teoricamente tutto sembrerebbe lineare ma, come detto prima, ci possono essere intoppi. Intanto non si sa ancora quanto durerà l’immunità data dai vaccini, come ben spiegato nelle Faq sul sito dell’Aifa.

Forse ogni anno dovremo sottoporci nuovamente al vaccino, al pari di quello contro l’influenza.

Il secondo intoppo, non da poco, è che non si sa con certezza quanta parte della popolazione deciderà di sottoporsi all’iniezione. Considerando che per arrivare a una immunità di gregge il minimo richiesto sarebbe il 70% della popolazione italiana. Dato che gli italiani sono circa 60 milioni, si parla di 42 milioni. Il vaccino è gratuito e, almeno per il momento non obbligatorio. C’è anche chi, come provocazione, ha proposto di pagare chi accetterà di farsi vaccinare. Ma i modi per obbligare, anche senza dirlo chiaramente, a vaccinarsi ci sono. E non è detto che questo governo non li prenda in considerazione. Per esempio con la patente di immunità, senza la quale diventerebbe difficile viaggiare ed entrare in luoghi pubblici.

(Il Giornale)

 

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