26 Aprile, 2024
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Lettere a Babbo Natale. Babbo Natale invia un videomessaggio..

Caro Babbo Natale,

sono tredici anni che ti scrivo!!! Ogni anno le mie lettere contengono richieste diverse, rileggendole ti renderai conto che sono cresciuto, ma continuo ad avere bisogno di te. Se tu non esistessi, io ti inventerei perché credo che tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno a cui parlare a cuore aperto, esprimere i nostri desideri, qualcuno a cui fare promesse di essere buono e rispettoso, mettere a posto i giocattoli, fare i compiti e poi, passando gli anni, fare promesse sempre più importanti.

Io quest’anno ti prometto di apprezzare tutto quello che ho perché in questi mesi tante volte ho avuto paura di perdere persone care, di perdere la libertà, la salute, ho temuto di non poter più rivedere gli amici e i professori. Da questa esperienza ho capito quanto sia importante guardare negli occhi le persone.

Certo vorrei vedere il viso scoperto di tutti quelli che conosco, non mi piace la mascherina, ma mi faccio bastare gli occhi della gente per capire come stanno; so bene che tutte le precauzioni servono per stare bene e per proteggere chi amiamo.

Caro Babbo Natale, adesso se posso vorrei esprimere le mie richieste: vorrei che passasse questa paura che ci perseguita, vorrei sentire notizie incoraggianti, vorrei poter fare un viaggio di istruzione con la mia classe, visto che purtroppo non l’abbiamo mai fatta in tre anni, vorrei partecipare al ballo di fine anno, vorrei poter abbracciare i miei professori e i miei amici quando ci saluteremo, vorrei poter guardare il viso di tutti noi, pieno di emozione perché dovremo salutarci e dire addio alla nostra scuola, la “Corrado Melone” il cui ricordo porterò sempre nel cuore.

Caro Babbo Natale, per favore, esaudisci i miei desideri!!!

Io continuerò a scriverti ogni anno perché so che tu ci ascolti. Mi sforzerò di dare sempre il meglio di me, sicuramente mi capiterà di sbagliare, ma spero sempre di imparare dai miei errori e di rialzarmi se dovessi cadere; non so ancora cosa farò da grande, ma umile o ricco mi auguro e mi riprometto di dare un contributo a questa società e migliorarla.

Caro Babbo Natale, finché avrò vita, a casa mia troverai latte e carote… per sempre!

Ti voglio bene!!!

Giordano

 

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Caro Babbo Natale,

sono ben nove anni che in questo periodo mi regali un sorriso e una sonora e piena risata… Sono 9 anni che il suono della campanella e gli Oh! Oh! Oh! Riecheggiano per i corridoi della nostra scuola. GRAZIE!!!

Quest’anno gli auguri che ci scambiamo sono senza dubbio “straordinari”, già… di ordinario in questo ultimo anno non c’è stato proprio niente, caro Babbo!!

Nel 2020, tutti noi esseri umani abbiamo vissuto la pandemia di covid-19 in prima persona, a causa di un potente, insidioso e subdolo virus che troppo spesso ha fatto vittime in ogni angolo del pianeta.

Davvero è stato tanto difficile trovare la serenità per affrontare il Coronavirus e la vita di tutti i giorni.

Innanzitutto noi ragazzi ci siamo dovuti affidare totalmente e incondizionatamente alle decisioni che gli adulti hanno preso per permetterci di difenderci, a dire la verità, a volte ho ascoltato adulti governanti che sembravano concentrati a combattere alcune categorie di persone tipo gli immigrati, anziché impegnarsi a combattere il virus, va beh… magari anche gli adulti si sono spaventati e hanno capito, in un secondo momento, che l’unico e solo nemico da contrastare è solo e soltanto il Coronavirus.

Spero tanto, caro Babbo Natale, che tu e i tuoi Elfi riusciate a regalare l’equivalente di un caldo abbraccio a tutti noi.

Personalmente sento che il virus mi ha chiesto tanto e io in coscienza so di avergli dato tanto, anzi tutto quello che dovevo… Ho messo tutta me stessa nel rispettare le regole e nel farle rispettare, nel compiere, anche se in maniera diversa, tutti i miei doveri.

Ora, però, vorrei essere nella posizione di poter chiedere io qualcosa al virus: tornare a sentirmi libera di abbracciare le persone care, di coccolarmi con i nonni e andare a mangiare una pizza in serenità con i miei amici!

Babbo Natale, promettimi che tu e i tuoi Elfi lavorerete a questo regalo!!

Mi capita di osservare a lungo i miei insegnanti e ormai sembra essere acquisito un modo di stare insieme a distanza senza contatto con la mascherina e gel disinfettante, la faccenda mi fa pensare che anche alla fine di tutta questa terribile esperienza, il modo di tornare a stare insieme sarà comunque diverso con nuove abitudini sociali. Spero almeno di tornare a vedere i volti delle persone care e a cui voglio bene, per cercare di capire se sono tristi o allegri, stanchi o rilassati, agguerriti o pacifici.

Tu che dici Babbo Natale posso scrivere questa richiesta fra i regali di Natale o devo chiedere alla Befana?

Babbo, sono arrivata al momento dei saluti.

Ti lascio un abbraccio a distanza e ti auguro Buon Natale e felice anno nuovo.

P.S. Se anche il prossimo anno deciderai di venirmi a trovare, ricordati che non mi troverai più qui alla Melone!!!

 

Benedetta Gulli 3M

 

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Auguri e videomessaggio da parte del mio amico Babbo Natale

 

 

Ciao a tutti,

il dirigente della Melone e della Don Milani, il prof. Agresti che in questi giorni ho cercato dovunque senza trovarlo, mi ha mandato un messaggio chiedendomi di porgervi gli auguri natalizi in sua vece, visto che ultimamente sono stato più tempo a scuola io che lui.

Ho accettato perché, sebbene sia uno scansafatiche, in fondo è buono e so che ama i bambini come li amo io. Ha anche litigato con il Sindaco per non costringerli a mangiare sui banchi ed ha passato qualche guaio.

Ora, anche se questa notte sarò molto impegnato a portare i doni (aiutato dalla magia e dai fusi orari) voglio darvi i miei auguri, ma sarò brevissimo.

Come ho ricordato ai bambini ed ai ragazzi che ho incontrato, esorto tutti a ricordare che ogni uomo o donna, anziano o bambino, atleta o storpio, stupido o intelligente, bianco, nero, giallo, rosso o a pallini blu, laziale o romanista (visto che siamo vicino Roma) è sempre immagine di Dio e quindi va rispettato e, se in difficoltà, aiutato. Non per avere speranza di essere rispettati o aiutati noi stessi a nostra volta, ma solo perché sono immagini di Dio in Terra!

Se poi non crediamo in Dio (qualunque sia il Suo nome) ancor più dobbiamo rispettare ed amare il prossimo perché siamo animali sociali (i neuroni specchio che lo confermano) e per la nostra stessa sopravvivenza egoisticamente abbiamo il dovere di rispettarci ed aiutarci a vicenda.

Concludo con le parole di un mio amico marocchino, Agostino, che un giorno mi incontrò e mi spiegò che l’unico modo per non sbagliare mai, qualsiasi cosa si faccia, è amare. “Ama e fa’ ciò che vuoi mi disse”.

Ecco io ho la magia del Natale che mi permette di portare doni ai bambini, ma voi che mi ascoltate avete una magia più grande: quella di portare un sorriso a tutti.

Fatelo in questi giorni e continuata a donare la magia del sorriso anche per i prossimi 300 anni che ci attendono!

Buone feste a tutti da parte mia e del prof. Agresti.

Babbo Natale
Auguri anche da Riccardo, Maria, Iris e Stefano ❤️
L’agone ricambia di cuore gli auguri: a Riccardo Agresti, che continua a svolgere una funzione straordinaria dando lezione a tanti su come si interpreta la funzione di educatore e dirigente scolastico, a Maria, iris, Riccardo, e a tutti gli studenti.
Noi ci siamo, siamo con voi che siete il nostro futuro e la nostra speranza per una società migliore

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