19 Maggio, 2024
spot_imgspot_img

Terni: picchiava la moglie, allontanato dall’abitazione

Un ternano di 50 anni è stato allontanato dalla propria abitazione dopo aver picchiato e ripetutamente maltrattato la moglie. L’ultimo episodio di violenza si è consumato di fronte alla loro figlia minorenne.

La donna ha quindi sporto denuncia e, in seguito agli accertamenti da parte dei Carabinieri, è emerso che l’uomo la avrebbe sottoposta a violenze e atti vessatori nel corso degli anni.

I Carabinieri hanno quindi provveduto a dare esecuzione alla misura cautelare del giudice delle indagini preliminari.

L’ennesimo episodio di violenza sulle donne accade a poca distanza dalla Giornata internazionale, celebrata il 25 novembre, dedicata a questa tremenda piaga che affligge la società di oggi.

I DATI SULLA VIOLENZA DI GENERE DI QUEST’ANNO

L’anno in corso, caratterizzato dell’emergenza epidemiologica in atto, continua a restituire un quadro della violenza di genere costante ed omogeneo, al contrario di quanto avvenuto per tutti gli altri reati che hanno invece subito un decremento del 25%.

Nonostante la preparazione delle forze dell’ordine, l’esistenza di una vasta rete composta da centri Antiviolenza e figure professionali attive sul territorio che offrono supporto e sostegno alla vittima di violenza, le statistiche anche nella Provincia di Perugia riportano una triste verità: la violenza di genere scaturisce laddove la donna è considerata come un oggetto.

Durante quest’anno, le richieste di aiuto presso il 113 hanno registrato, secondo i dati forniti dalla Polizia di Stato, un numero pressochè uguale a quelle pervenute nel 2019 (329 nel 2019, 338 nel 2020). Fenomeno assolutamente trasversale, che ha interessato tutte le fasce d’età (dai più giovani agli anziani), non soltanto italiani, ma anche stranieri, così come si rileva un incremento nelle coppie di diversa etnia per motivi spesso legali a differenti background culturali.

L’analisi dei dati raccolti durante il lockdown ha evidenziato che dopo un’iniziale improvvisa interruzione delle richieste di aiuto, determinata dalle indispensabili misure di contenimento introdotte dal Governo, successivamente il numero di richieste ha raggiunto nuovamente lo standard abituale. In particolare tra i delitti censiti più della metà è rappresentato dai maltrattamenti in famiglia.

Nei maltrattamenti in famiglia l’81% delle vittime è una donna, mentre nel 62% dei casi l’autore dei reati di violenza di genere è il coniuge, il convivente, fidanzato o ex partner.

Ma, se prima dell’emergenza epidemiologica le richieste di aiuto provenivano soprattutto da donne che necessitavano soprattutto di sostegno o informazione – anche attraverso la richiesta ai numerosi centri di ascolto presenti sul territorio – adesso le richieste di aiuto provengono maggiormente da donne che vivono situazioni non più prorogabili e che necessitano di soluzioni più drastiche quali il collocamento immediato.

(Quotidianodellumbria)

Ultimi articoli