29 Aprile, 2024
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In piazza contro le restrizioni, manifestazioni da Nord a Sud

Cortei di protesta dei commercianti contro la chiusura dei locali e, in alcune regioni, anche contro il coprifuoco.

Tafferugli nella notte a Catania e Salerno. Iniziative anche nei prossimi giorni

Non risparmia nessuna regione italiana il clima di protesta scattato dopo il nuovo Dpcm, in vigore da oggi, per cercare di contenere l’aumento dei casi di Covid 19. Manifestazioni e cortei, per contestare i decreti del Governo, ma anche quelli delle Regioni e dei sindaci, si registrano ovunque, e in alcune città non sono mancati momenti di tensione e anche scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, come successo a Napoli.

La scorsa notte, sempre in Campania, un gruppetto di manifestanti, a Salerno, ha tentato di raggiungere il quartiere “Carmine” in cui abita il governatore, Vincenzo De Luca. Le forze dell’ordine, schierate in tenuta antisommossa in diversi angoli della città, hanno evitato che potesse accadere, disperdendoli. La protesta era nata in maniera pacifica da oltre un centinaio di esercenti intorno alle 23 in piazza Amendola, nei pressi di Municipio e prefettura, che hanno sfilato in corteo tra le strade del centro cittadino. In via Roma, è stata occupata la carreggiata ed è stato fatto esplodere un grosso petardo.

Momenti di tensione, sempre la scorsa notte, anche a Catania, dove sotto la sede della Prefettura in via Etnea sono state lanciate due bombe carta. Le deflagrazioni non hanno causato alcun ferito, ma hanno fatto scattare uno scontro tra i manifestanti che poi in nottata è rientrato. Nessun contatto tra loro e le forze dell’ordine. L’iniziativa era stata preannunciata da una campagna promossa da giorni sui social network da un anonimo e all’appuntamento si sono presentati in diverse centinaia di persone.

Manifestazione anche a Siracusa, con un corteo, composto da 300 persone, partito da corso Gelone, nel cuore della città, e arrivato in piazza Duomo, sotto la sede del palazzo del Comune. E’ stata una protesta pacifica, non si sono verificati scontri, guardata a vista da un cordone di poliziotti, scesi in strada per evitare problemi di ordine pubblico. Il grosso dei manifestanti era composto da operatori commerciali, ristoratori, gestori di bar, pizzerie e palestre, le categorie maggiormente penalizzate dai provvedimenti per il contenimento del contagio. Iniziative di protesta, nei giorni scorsi e in queste ore, anche a Rimini, Catanzaro, a Bari e in numerose altre città.

Torino alcune centinaia di tassisti si sono ritrovati all’Allianz Stadium e hanno raggiunto in mattinata piazza Castello, per protestare contro “il mancato sostegno economico” conseguente alla pandemia da Covid-19. Una delegazione di lavoratori é stata accolta in Regione, con i manifestanti che successivamente si sono spostati sotto la prefettura. “Questa protesta é nata spontanemante – dicono i tassisti – senza alcuna sigla sindacale. Siamo fermi e senza aiuti non ce la faremo ad andare avanti. Per non parlare dei rischi che corriamo, in un mestiere che per forza di cose é a contatto con la gente”.

Cosenza in piazza i titolari di palestre e piscine, “fortemente penalizzati da chiusure che non hanno senso”.

Taranto la titolare di una palestra  è da questa mattina incatenata all’ingresso del suo locale. All’esterno della palestra, in viale Magna Grecia, sono esposti alcuni cartelli di protesta. “Grazie presidente Conte per aver cominciato lo sterminio da noi”, si legge su uno dei cartelli. E su altri: “Questo governo sta uccidendo lo sport! Non siamo attività di serie B. La lotta inizia adesso….”. E ancora: “Lo sport è vita. Giù le mani dalle palestre. Spadafora non sei degno di essere ministro dello Sport. Dimettiti!”. All’esterno della palestra sono seduti, in segno di solidarietà con la titolare ma non incatenati, alcuni frequentatori dell’impianto.

Nel pomeriggio, intanto sono in programma altre manifestazioni di commercianti, a Milano, Napoli,  Bergamo, Genova e altre città.

(Agi)

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