29 Aprile, 2024
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Coronavirus nel mondo, nuovo balzo in Usa: oltre 85 mila casi in un giorno.

A Londra in migliaia contro il lockdown

 

Il dato Usa, calcolato dal New York Times, è il secondo più elevato mai registrato nel mondo.

Fauci: “Dovremmo imporre le mascherine”.

Nella capitale britannica, la protesta contro le misure anti Covid del governo senza distanziamento e protezioni.
La Germania supera la soglia dei 10 mila decessi. Positivi al Covid-19 il presidente polacco Duda e il sindaco di Istanbul Imamoglu

 

Nuovo record nel mondo, 478mila casi in un giorno che portano il numero degli infetti a quasi 42 milioni di contagiati e oltre 1.142.000 morti. Appello di 100 scienziati: subito un giro di vite per evitare una strage. L’emisfero nord si trova in un “momento critico” della pandemia. L’avvertimento proviene da Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione mondiale per la sanità. Il capo dell’Oms spiega: “Un numero troppo grande di Paesi stanno vivendo un aumento esponenziale dei casi di Covid-19 e in diverse aree gli ospedali e i reparti di terapia intensia sono vicine al loro limite massimo. E siamo solo a ottobre”. Solo in Europa sono più di 8,2 milioni i casi registrati finora, con oltre 258 mila morti.

GRAFICI E MAPPE

LA SITUAZIONE NEL MONDO: GRAFICI E MAPPE LA TIMELINE

Usa, nuovo record di contagi. Fauci: “Forse dovremmo imporre le mascherine”

Secondo il report quotidiano del New York Times, nelle ultime ore sono stati registrati oltre 85 mila contagi di coronavirus. È stato battuto così il precedente primato del 16 luglio scorso con 76 mila infezioni in 24 ore. Soltanto l’India, finora, ha registrato un numero più elevato di casi in un solo giorno (furono quasi 98 mila il 17 settembre). Negli Usa la pandemia sta accelerando e in 14 stati è stato registrato il nuovo record di casi. Nelle ultime 24 ore le vittime sono state 1.200, un numero che non si vedeva da agosto. Il totale è salito così a circa 224 mila. Secondo l’Institute for health metrics and evaluation dell’Università di Washington, se non tutti gli statunitensi dovessero indossare la mascherina il totale dei decessi toccherà il mezzo milione entro febbraio. Se invece le protezioni individuali fossero indossate correttamente dal 95% della popolazione il conto dei morti scenderebbe di 130 mila unità.  Il super epidemiologo americano, Anthony Fauci, che finora aveva preferito lasciare la scelta ai cittadini puntando sulla loro responsabilizzazione ha affermato in un’intervista alla Cnn:  “Se le persone non indossano le mascherine, forse dovremmo imporle”.

La commissaria Salute Ue Kyriakides: “Vogliamo evitare i lockdown rigidi”

“Vogliamo evitare rigidi lockdown. Questa pandemia ha avuto un impatto nelle vite di tutti da un punto di vista sociale, del lavoro, delle famiglia, dell’economia”. Lo ha detto a News Mediaset la Commissaria alla Salute Stella Kyriakides. “Per evitare un nuovo lockdown generale è importante che si incentivino i test, il contact tracing e che si rispettino la distanza sociale, si portino le mascherine, e si igienizzino le mani. Questo è l’unico modo per contenere il virus e impedire un lockdown generale che la società e le nostre economie non possono permettersi”, ha aggiunto. Quanto al vaccino Kyriakides ha precisato che potrebbe arrivare “all’inizio del 2021”, ma che “non sarà la bacchetta magica. Finché non avremo coperto una parte significativa della popolazione bisognerà proseguire con le misure di contenimento del coronavirus”.

Londra, in migliaia senza mascherina per strada per protestare contro il lockdown

Dopo essersi riuniti a Hyde Park, riporta il Guardian, migliaia di persone hanno iniziato a marciare in direzione di Oxford Circus. “Non importa cosa dicono, non importa se ci minacciano o se cercano di intimidirci, non lo accetteremo perché non rispettiamo le loro regole. Non ascoltiamo perché non acconsentiamo”, ha dichiarato alla folla Louise Creffield, la fondatrice di Save Our Rights Uk, uno dei gruppi dietro la protesta. Lungo Oxford Street i manifestanti, molti dei quali senza mascherine, hanno scandito slogan pro-libertà e hanno invitato i passanti a togliersi le loro. Sono sempre più numerose le aree del Regno Unito dove è scattato il lockdown totale o si sono adottate misure più restrittive per contenere la diffusione del coronavirus. Ieri si è registrato un nuovo picco di 20.530 casi giornalieri e 224 decessi. Le persone ricoverate sono 1.056 in più rispetto a ieri. L’ultimo indice Rt è stimato da 1,2 a 1,4.

La Germania supera la soglia dei 10 mila decessi. Merkel: “Ridurre i contatti”

In Germania sono più di 10 mila i decessi legati al coronavirus dall’inizio della pandemia, 49 nelle ultime 24 ore secondo l’istituto Robert Koch. Le persone decedute dopo il contagio da Covid-19 sono 10.003, mentre i casi di infezione sono saliti a oltre 41mila, compresi i 14.714 registrati nelle ultime 24 ore per un totale di 418.005 infezioni . Un dato, quest’ultimo, in netto aumento rispetto agli oltre 11.200 casi del giorno precedente. “Non siamo impotenti davanti al virus, il nostro comportamento decide la forza e la rapidità con cui si propaga. E l’imperativo, per noi tutti, è ora quello di ridurre i contatti. Vedere molta meno gente”. Così Angela Merkel si è rivolta ai suoi connazionali nel suo messaggio video del sabato. La cancelliera tedesca aveva già rivolto un drammatico appello ai tedeschi chiedendo la loro collaborazione per frenare la diffusione della malattia. Ma da allora la situazione è peggiorata.

Polonia, positivo al Covid-19 il presidente polacco Duda

Il presidente polacco Duda , 48 anni, è risultato positivo al test anti-Covid. Ad annunciarlo è stato il portavoce presidenziale Blazej Spychalski oggi su Twitter, precisando che il capo di Stato “sta bene”. “Siamo in costante contatto con i servizi medici”, ha aggiunto. Ieri nel paese si era registrato un numero record di infezioni, con oltre 13600 casi. Oggi entreranno in vigore nuove restrizioni destinate a frenare la diffusione del virus.

Francia, il ministro della Salute: “Andiamo incontro a un periodo lungo e difficile”

Il ministro della Salute francese Olivier Véran ha sottolineato la necessità di prolungare lo stato di emergenza sanitaria fino al 16 febbraio in Francia per far fronte “ad un periodo che sarà lungo e difficile”. Intervenendo all’Assemblea Nazionale, che esaminerà nel corso del fine settimana il disegno di legge di proroga del provvedimento, il ministro ha sottolineato come le disposizioni contenute nel testo siano necessarie “per essere efficaci nella fase” della seconda ondata da Coronavirus. Dopo aver citato gli ultimi dati – 42mila nuovi positivi in 24 ore, 2mila pazienti ricoverati, 300 in rianimazione, 300 decessi tra ospedali e case di riposo – Véran ha detto che la situazione “diventerà più pesante nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, qualunque cosa facciamo” a causa della dinamica del virus. Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che il suo paese combatterà il virus almeno fino alla metà del prossimo anno, poiché gli infetti hanno superato il milione. Un coprifuoco notturno è entrato in vigore nella notte in 38 nuovi dipartimenti e in Polinesia nel tentativo di arginare la propagazione della pandemia. 46 milioni di francesi, circa due terzi della popolazione, hanno dovuto rinunciare a uscire la sera anche in alcune zone rurali e a bassa densità di residenti. “Dobbiamo farlo”, ha spiegato Emmanuel Macron.

Belgio, anticipato l’ora del coprifuoco a Bruxelles. Vietate le manifestazioni per Halloween

Nuovo giro di vite anti-Covid a Bruxelles: anticipato il “coprifuoco” notturno nella capitale belga. Da lunedì sera non si potrà uscire dalle 22, ossia un’ora prima di quanto precedentemente disposto. Il ministro e presidente della regione brussellese Rudi Vervoort, ha disposto anche che i negozi chiudano alle 20. Tutte le attività culturali e sportive saranno vietate. Vietate anche le manifestazioni di Halloween previste il prossimo fine settimana. “La situazione è molto grave”, ha spiegato in una conferenza stampa. Per la terza volta nel corso di questa settimana il Belgio ha registrato un nuovo record di casi di contagio in 24 ore. Lo riferisce l’agenzia Belga, che parla di oltre 15 mila nuovi positivi secondo i dati delle autorità sanitarie. Il Belgio, 11,5 milioni di abitanti, è attualmente tra i paesi più colpiti in Europa dalla seconda ondata di pandemia da Coronavirus. Tra le altre misure restrittive figurano la chiusura di bar e ristoranti e rigide regole sui raduni.

Istanbul, il sindaco Ekrem Imamoglu positivo al test è ricoverato in ospedale: “Sta bene”

Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, è risultato positivo a un test per il coronavirus. A dare l’annuncio il partito repubblicano Chp, che specifica che Imamoglu è in ospedale, ma è in buone condizioni di salute. Imamoglu è stato eletto sindaco di Istanbul a giugno 2019, strappando la metropoli sul Bosforo al partito Akp del presidente, Recep Tayyip Erdogan, dopo più di 20 anni.

Argentina, due settimane in più di restrizioni

“Siamo lontani dall’aver risolto il problema della progressione delle contaminazioni da Covid-19”, ha detto venerdì il presidente Alberto Fernandez. Le misure anti-Covid sono state introdotte a marzo nel paese. Da lunedì prossimo e per le due settimane successive proseguiranno le limitazioni che riguardano gli spostamenti della popolazione, i trasporti pubblici, gli spettacoli e gli incontri in spazi chiusi.

Corea del Nord: “La tempesta gialla che soffia in Cina trasporta il virus”

La Corea del Nord ha avvertito i suoi cittadini di rimanere in casa: la tempesta gialla stagionale che soffia dalla Cina potrebbe portare il coronavirus nel paese. La televisione statale Krt ha detto mercoledì che la sabbia gialla e le polveri sottili possono contenere sostanze nocive, come metalli pesanti e microrganismi patogeni, compreso il virus:  “Vanno evitati  i lavori di costruzione e ogni attività all’aperto”. Il ministero degli Esteri della Corea del Nord ha ordinato a tutti i visitatori del paese di attendere la fine della tempesta di sabbia all’interno degli edifici. L’affermazione che il virus che causa il Covid-19 potrebbe diffondersi in Corea del Nord dal deserto del Gobi, a 1.900 km di distanza, non è supportata da dati scientifici sebbene i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie affermino che le goccioline del virus possono rimanere nell’aria per ore. Pyongyang ha imposto severi controlli alle frontiere e misure di quarantena per prevenire un’epidemia.

(La Repubblica)

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