29 Aprile, 2024
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Coronavirus, Boccia: “Niente lockdown totale, ma dobbiamo stringere di più.

Sconfiggeremo il virus anche questa volta”

 

Il ministro degli Affari regionali, risultato positivo al Covid-19, spiega che la situazione attuale è diversa rispetto a quella di marzo scorso ma servono comunque norme “molte rigorose e dure.
Le nostre reti sanitari sono sotto controllo, ma ora è necessario restare uniti”. E rinnova l’appello a una coesione tra governo e regioni

 

Non è più il tempo di un “lockdown totale” come a marzo ma bisognerà “stringere molto di più” e saranno necessarie norme “molto rigorose e dure”, d’intesa con tutte le forze politiche. A spiegare la situazione attuale in Italia e a rivelare le prossime mosse per contenere la curva dei contagi che continua a salire è il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, ospite di Sky tg24, che ha convocato per le 16 una riunione con le Regioni, l’Anci e l’Upi. “Stato e Regioni non sono entità distinte – aggiunge – troveremo in queste ore un’intesa per restringere ancora i bulloni, che vanno stretti. Abbiamo sconfitto la prima ondata con unità e collaborazione e anche stavolta sconfiggeremo” il virus. Intanto, a Palazzo Chigi è in corso il vertice con i capidelegazione sul nuovo Dpcm. “Nel Governo ci sono le stesse sensibilità – precisa Boccia – sentiamo tutti noi una sensibilità enorme”.

Boccia ieri è risultato positivo al Covid-19, da giorni era già in isolamento perché la moglie Nunzia De Girolamo, ex parlamentare di Forza Italia, è stata contagiata dal virus.

Il ministro, in videocollegamento con SkyTg24, esclude un nuovo lockdown totale. E spiega: “A marzo e aprile abbiamo dovuto chiudere tutto perchè era necessario potenziare le terapie intensive, non avevamo i ventilatori che ora ci sono. Quella fase non esiste più ma sarà comunque necessaria una stretta di comune accordo con tutte le forze politiche. Le nostre reti sanitari sono sotto controllo, ma ora è necessario restare uniti. Governo e regioni non sono organi scissi ma parti dello stesso corpo. Sono convinto che la sanità italiana funzioni oggi meglio di quanto non funzionasse negli anni Settanta. Penso che il presidente della Regione Veneto sappia meglio di me cosa succede nell’ospedale di Belluno e così via. Oggi siamo in un’altra condizione. I territori sono in grado al loro interno di fare proprie scelte. Oggi sappiamo molto più di quanto sapevamo a marzo, ecco perché l’approccio è diverso. E sono sicuro che anche le prossime norme saranno molto rigorose e dure”.

Un commento poi sull’operato di Vincenzo De Luca, governatore della Campania,

dove nella tarda serata di ieri sono scoppiate proteste e tafferugli contro il lockdown annunciato dal presidente. “Toni drammatici di De Luca? Ogni governatore sceglie i toni che ritiene più opportuni. Quello che conta sono le azioni che governo e regioni devono fare insieme. Per quel che riguarda Napoli le proteste sono sempre bene accette, la violenza invece no, quella è inaccettabile”, precisa Boccia.

Su Facebook interviene anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, incoraggiando i cittadini a resistere: “Già la prima volta, a marzo, ce
l’abbiamo fatta. Adesso stringiamo i denti e fronteggiamo la nuova ondata del virus con lucidità e impegno. Il governo deve proteggere i cittadini dal virus e tutelare ristoratori, commercianti, partite iva e aziende. Ogni scelta deve andare verso questa direzione”, aggiunge Di Maio.

(La Repubblica)

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