19 Marzo, 2024
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Coronavirus. Tutta la Polonia zona rossa. Bruxelles la città più colpita in Europa

Mentre la Germania registra un record di contagi, il direttore generale dell’assistenza pubblica degli ospedali di Parigi avverte che “la seconda ondata potrebbe essere peggiore della prima”

 

LA POLONIA E’ ZONA ROSSA

E’ la Polonia la sorvegliata speciale del Covid oggi. Il Paese diventerà, infatti, una completa “zona rossa” con le nuove rigorose restrizioni annunciate dal premier polacco Mateusz Morawiecki. Praticamente un semilockdown a causa del rapido incremento record dei nuovi contagi che sono diventati 13.632 nelle ultime 24 ore con 153 morti.

A chiudere, per due settimane, saranno bar e ristoranti che potranno servire soltanto cibo da asporto. Limitati gli incontri pubblici a un massimo di cinque persone. “Le nostre azioni devono essere risolute”, ha dichiarato il premier, “quello che ci preoccupa è la velocità della crescita dei casi”. Morawiecki ha anche lanciato un appello agli ultrasettantenni a rimanere a casa, ma senza introdurre una vera costrizione rafforzata dalla legge.

Secondo il ministro della Sanità Adam Niedzielski “questa settimana sarà critica” perchè su 1800 letti disponibili per i malati di coronavirus negli ospedali ne sono già stati occupati 10.788. Medie e superiori sono online e sarà anche vietato incontrarsi per gruppi oltre le cinque persone.

BRUXELLES LA CITTA’ PIU’ COLPITA IN EUROPA

Sono Bruxelles e la Vallonia ed il Belgio nel suo insieme le regioni europee più colpite dal coronavirus. Il Paese, che conta 11 milioni di abitanti, ha sfondato il tetto dei 10.000 casi al giorno, facendo registrare 10.454 casi (+ 69% rispetto alla settimana precedente). Il premier Alexander De Croo ha annunciato nuove misure di contenimento, in vigore da oggi fino al 19 novembre. Il tasso di occupazione dei locali scolastici scende fino a un massimo del 20% degli studenti delle scuole superiori, con l’obbligo di indossare la mascherina. Sono senza pubblico tutte le manifestazioni sportive e sono state sospese le competizioni amatoriali. Limitati anche gli ingressi ai musei e chiusi i parchi a tema. “La priorità è l’istruzione”, ha detto in conferenza stampa il premier Alexander De Croo, “Vogliamo tenere le scuole aperte e tenere le lezioni in presenza”.

DA OGGI I PAZIENTI COVID OLANDESI TRASFERITI IN GERMANIA

Da oggi i pazienti affetti da Coronavirus, provenienti dai Paesi Bassi, vengono trasferiti in Germania per alleggerire il carico delle unità di terapia intensiva in Olanda, dove quasi un letto su due è attualmente già occupato da malati di Covid.
Secondo il Centro di coordinamento di Rotterdam per la distribuzione dei malati uno dei pazienti trasferiti è stato portato questa mattina in elicottero in un ospedale di Muenster.

I Paesi Bassi sono tra gli stati più colpiti dalla seconda ondata della pandemia, con circa 9300 nuove infezioni in 24 ore registrate

ieri. Dall’inizio di aprile, la Germania ha accolto 58 pazienti olandesi, curati in diverse unità di terapia intensiva. Nel corso del
fine settimana verranno trasferiti altri pazienti in altre regioni del paese. Tra i Laender che hanno manifestato disponibilità
all’accoglienza figurano il NordReno Westfalia e la Bassa Sassonia.

GERMANIA RECORD DI CONTAGI

Vicino al record il numero di casi giornalieri di coronavirus in Germania questa mattina. Secondo il Robert Koch Institute, il centro studi pubblico tedesco responsabile per il controllo della pandemia, sono 11.242 i contagi nelle ultime 24 ore, poco meno del record di 11.278 casi raggiunto ieri. il numero totale, dall’inizio della diffusione del virus supera i 400.000 casi mentre i decessi, con i 49 di oggi, sono 9.954. La media settimanale di casi, ogni 100.000 abitanti, è di 56,2 casi.

Sale, invece, a circa 310.200 il numero dei pazienti guariti. Più colpite le città come Berlino che registra oltre 100 casi ogni 100.000 abitanti, un numero ben superiore alla media nazionale di 60. In alcuni quartieri della capitale tedesca, come quello di Neukoelln, il tasso di contagio è addirittura di 236,7 ogni 100000 residenti.

Il ministero della Sanità, che questa settimana aveva riferito che il ministro della Salute Jens Spahn era risultato positivo al Covid-19 ed era in quarantena a casa con sintomi simili all’influenza, oggi ha comunicato che anche il marito di Spahn, Daniel Funke, è risultato positivo. La positività di Funke è emersa giovedì ed era asintomatico, ma era in quarantena da mercoledì pomeriggio con Spahn.

MALATA GRAVE ANCHE L’AMERICA LATINA

Malata grave di Covid anche l’America Latina con l’Argentina, paese di 44 milioni di abitanti, che ha superato il milione di infezioni da marzo, con più di 26.000 morti, nonostante le misure di restrizione promosse dal governo sette mesi fa. Anche se, su 1.002.649 malati i guariti sono 803.965. Nell’ultimo giorno i nuovi casi sono stati 12.982 e, nelle ultime 24 ore, i decessi 451. A preoccupare è il tasso di occupazione dei reparti di terapia intensiva che è, in questo momento, al 64% su tutto il territorio. Anche il Brasile fa il triste bilancio di oltre 154.000 decessi, 271 in più nelle ultime ventiquattr’ore.

Il Perù ha registrato fino ad oggi 874.118 casi confermati di coronavirus con 33.875 morti. Secondo i dati sulla pandemia elaborati dalla John Hopkins University, in America Latina è il quarto Paese per numero di contagi dopo Brasile, Argentina e Colombia, e il terzo per numero di vittime dopo Brasile e Messico.

INDIA SECONDO PAESE AL MONDO PER NUMERO DI INFETTI

Continua il triste conto di contagiati e morti anche in India che, con i suoi 1,3 miliardi di abitanti, è il secondo Paese al mondo per numero di contagi e il terzo per decessi. Sono oltre 7,7 milioni, infatti, le infezioni che si sono registrate nel Paese dall’inizio della pandemia, mentre i decessi ammontano a 117.306. Secondo i dati forniti stamattina dalle autorità sanitarie a New Delhi, i casi segnalati nelle ultime 24 ore sono stati 54.366, sotto 60 mila per il quinto giorno consecutivo, mentre le vittime di oggi sono state 690. Il tasso di mortalità, secondo quanto riporta la stampa indiana, è ora pari all’1,51%.

LA RUSSIA SUPERA QUOTA 17.000 CASI COVID-19

Nuovo record legato alla pandemia anche in Russia, al quarto posto nel mondo, che ha registrato oltre 17.000 casi di Covid-19 in 24 ore. Secondo l’ultimo bollettino del centro operativo per la lotta al coronavirus, i nuovi contagi diagnosticati sono 17.340 per un totale di 1.480.646 infetti. Continuano ad aumentare i casi di Covid-19 anche in Ucraina dove, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 7.517 nuovi contagi: finora il numero più alto in un solo giorno dall’inizio dell’epidemia. Nel corso dell’ultima giornata, 121 persone sono decedute a causa del morbo portando a 6.164 le vittime accertate del Covid-19 nella repubblica ex sovietica di circa 42 milioni di abitanti. Stando ai dati del ministero della Salute di Kiev, finora in Ucraina sono stati accertati in totale 330.396 casi di Covid-19.

RIALZO DI CONTAGI ANCHE IN BULGARIA

Prosegue il trend al rialzo dei contagi da coronavirus in Bulgaria dove, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 1.595 nuovi casi, pari a quasi il 18% dei 9.038 test diagnostici effettuati. Si tratta del nuovo record giornaliero di infezioni nel Paese balcanico. Il maggior numero delle persone contagiate si registra di nuovo nella capitale Sofia: 549. Il totale dei casi da inizio epidemia a oggi è di
34.930. Da ieri sono stati segnalati sedici decessi e il numero complessivo delle vittime è salito a 1.064. Attualmente vi sono 16.033 casi attivi in Bulgaria, mentre negli ospedali sono ricoverati 1.729 pazienti, 112 dei quali in terapia intensiva. Da oggi è in vigore una nuova ordinanza del ministero della Sanità, che riduce al 50% delle capacità delle rispettive strutture l’accesso a discoteche e locali notturni in Bulgaria. Sono ormai sei le regioni amministrative, compresa la capitale Sofia, dove è stato introdotto il codice rosso, il
massimo grado di pericolo di infezione.

SOSPESA LA FESTIVITÀ’ DI OGNISSANTI IN FRANCIA

Confermando che la seconda ondata della pandemia in Francia “potrebbe essere peggiore della prima” il direttore generale dell’Assistenza pubblica-Ospedali di Parigi, Martin Hirsch, ha confermato l’annullamento dei giorni di ferie per una parte dei dipendenti degli ospedali di Parigi per il periodo della festività di Ognissanti, ma ha anche spiegato che “per gli altri si è preferito prendessero delle vacanze ora, prima di questo terribile mese di novembre”.

Il direttore degli ospedali di Parigi ha anche avvertito che il numero giornaliero di nuovi casi di Covid-19 è “probabilmente tre volte” superiore ai 30 mila. “Ci sono molte persone positive senza saperlo”, ha aggiunto.

Oltre 41,62 milioni di persone, in tutto il mondo, hanno il coronavirus e 1.153.834 sono morti.

(Avvenire)

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