28 Marzo, 2024
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Le ragioni del nuovo scontro tra governo e sindacati sulla scuola

Boom dei supplenti, graduatorie sbagliate, poca chiarezza nelle direttive sulla sicurezza. Il 14 ottobre mobilitazione nazionale dei lavoratori precari

Boom dei supplenti, graduatorie sbagliate, poca chiarezza nelle direttive sulla sicurezza da seguire a scuola. Su questi temi si è riacceso lo scontro tra il ministero dell’Istruzione e i cinque maggiori sindacati della scuola (Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda) che hanno indetto per il 14 ottobre una mobilitazione nazionale dei lavoratori precari della scuola davanti alle Prefetture, con presidi, flash mob e altre iniziative.

Il ministero guidato da Lucia Azzolina ha indicato che quest’anno i posti a tempo determinato sono 130mila, del tutto in linea con quelli dello scorso anno.

Ma la Cgil-Scuola, in un report su Collettiva.it, ha denunciato che le supplenze sono oltre 200mila.

Come è possibile? Il segretario generale della Flc-Cgil, Francesco Sinopoli, ha spiegato all’AGI che “ai 130mila bisogna sommare i posti dati in deroga sul sostegno e i posti aggiuntivi dell’organico di emergenza”. La Cgil ha denunciato, inoltre, che le graduatorie per le assunzioni sono sguarnite.

“Avevamo chiesto procedure rapide per il concorso riservato ai precari storici – ha sottolineato Sinopoli – ma la ministra, come è noto, ha detto no. Quest’anno ci saranno i concorsi, è vero, ma in ogni caso i vincitori non potranno salire in cattedra prima del settembre 2021”.

Sui precari “i dati sono evidenti – ha detto all’AGI Maddalena Gissi, segretaria generale della Cisl scuola – sono su tutti i siti degli uffici scolastici territoriali. Si continua con le convocazioni di una GPS che conserva tutti i limiti e gli errori, ma nelle scuole il personale non arriva e aver definito l’organico Covid come una luce intermittente, ha diffuso molta contrarietà e incertezze”.

“Ci sarà da assumere ancora il 30/40%, mancano molti docenti e si ricorre già alle MAD – ha concluso Gissi – perché le GPS non hanno risolto i problemi atavici di alcune aree del nord”.

Anche Sinopoli ha ribadito che “c’è una grande difficoltà a reperire i supplenti, perchè le graduatorie sono piene di errori. Inoltre – ha proseguito il dirigente sindacale – la scuola, quest’anno più che mai, avrebbe dovuto iniziare a tempo pieno, perchè gli alunni vengono da mesi di forti disagi – e invece questo non è avvenuto, sia perla  mancanza di personale, sia per la mancanza di direttive chiare. Ad esempio  – ha concluso Sinopoli – siamo ancora in attesa che venga pubblicata l’ordinanza ministeriale sugli alunni fragili. Le scuole, purtroppo, non sono state messe nella condizione di avere un quadro chiaro di riferimento per rispettare le regole”.

(Agi)

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