13 Maggio, 2024
spot_imgspot_img

Coronavirus nel mondo, il contagio preoccupa sempre piu’

Coronavirus nel mondo, in Francia 18000 contagiati in un giorno, scatta il piano d’emergenza in quattro città. Gb, 17.540 casi in 24 ore. Più morti che per influenza e polmonite

Gli Stati Uniti, ancora i più colpiti, superano i 7,5 milioni di casi. Il ministro della Salute tedesco Jens Spahn: “Molto preoccupato” per i numeri in Germania. In Gran Bretagna Covid ha ucciso 3 volte più di influenza e polmonite. Spagna, tribunale annulla ‘chiusura’ Madrid per Covid. Peggiora la situazione in Russia

 

MAPPE E GRAFICI

LA SITUAZIONE NEL MONDO: GRAFICI E MAPPE LA TIMELINE

 

 

Parigi, scatta il piano d’emergenza

Ancora più di 18000 contagi in 24 ore in Francia, come già registrato ieri. È scattato di nuovo questa mattina nell’Ile-de-France, la regione di Parigi, il “Plan Blanc”, il piano di emergenza che consente di mobilitare tutte le risorse degli ospedali in presenza di una crisi. Lo ha annunciato il direttore della Sanità regionale Aurélien Rousseau spiegando che l’epidemia “comincia di nuovo a farsi sentire in rianimazione e negli ospedali”. Il piano consente di “mobilitare tutte le risorse degli ospedali e anticipare i prossimi giorni”, ha detto. Il “Piano Bianco” era stato decretato lo scorso 6 marzo per la prima ondata del Coronavirus ed esteso a tutto il Paese il 13 dello stesso mese.

“La situazione sta peggiorando in diverse nostre città, come in altri Paesi vicini alla Francia” ha detto il ministro della Sanità, Oliviér Véran, annunciando che quattro città – Lille, Grenoble, Lione e Saint-Etienne – passano in zona di “massima allerta” come Parigi e Marsiglia-Aix en Provence. A Digione e Clermont-Ferrand emergono segnali preoccupanti e le due città passano da allerta a allerta rafforzata.

Gb, 17.540 casi in 24 ore. Covid ha ucciso 3 volte più di influenza e polmonite

Quasi 18mila nuovi contagi anche in Gran Bretagna, dove il coronavirus ha provocato un numero di vittime superiore di tre volte rispetto a quelle per polmonite e influenza messe insieme, nei primi otto mesi di quest’anno. Lo certifica l’Ufficio per le statistiche nazionali (Ons) mostrando che ci sono stati 48.168 decessi dovuti al Covid, 13.619 a causa della polmonite e 394 decessi a causa dell’influenza in Inghilterra e Galles tra gennaio e agosto.

Le restrizioni contro la diffusione del Covid-19 saranno incrementate la prossima settimana in varie zone dell’Inghilterra, con l’ipotesi di chiudere bar e ristoranti nelle aree più colpite. Lo ha fatto sapere Bbc, citando proprie fonti, secondo cui potrebbe essere imposto anche un divieto a trascorrere tempo lontano dalla propria casa di notte. Un annuncio non è atteso prima di lunedì. Il numero delle persone ricoverate a causa del Covid-19 sta aumentando e in parti dell’Inghilterra settentrionale i dati sono allarmanti, quindi la pressione sul governo è tornata a salire. “Stiamo valutando quali passi intraprendere, ovviamente ascoltando i nostri consiglieri scientifici e medici, una decisione sarà presa a breve”, ha dichiarato il segretario all’Edilizia abitativa e alle comunità, Robert Jenrick, a Bbc. “In alcune parti del Paese il numero di casi sta crescendo molto velocemente, prendiamo questa situazione molto seriamente”, ha aggiunto.

In Gran Bretagna il Covid ha ucciso 3 volte più di influenza e polmonite

In Gran Bretagna il coronavirus ha provocato un numero di vittime superiore di tre volte rispetto a quelle per polmonite e influenza messe insieme, nei primi otto mesi di quest’anno. Lo certifica l’Ufficio per le statistiche nazionali (Ons) mostrando che ci sono stati 48.168 decessi dovuti al Covid, 13.619 a causa della polmonite e 394 decessi a causa dell’influenza in Inghilterra e Galles tra gennaio e agosto. “Dal 1959, che è quando sono iniziate le registrazioni mensili dei decessi, il numero di quelli dovuti a influenza e polmonite nei primi otto mesi di ogni anno sono stati inferiori al numero di decessi per Covid registrati finora nel 2020”, ha detto Sarah Caul, responsabile dell’analisi della mortalità presso l’Ons. Il tasso di mortalità per Covid è anche “significativamente più alto” dei tassi di influenza e polmonite sia per quest’anno che per la media quinquennale.

Spagna: tribunale annulla ‘chiusura’ Madrid per Covid

Un tribunale di Madrid, la Corte superiore di giustizia, ha bocciato la decisione di ‘chiudere’ Madrid e altre nove città della Comunità per frenare la diffusione del Covid. Secondo il tribunale, la decisione del governo colpisce “i diritti e le libertà fondamentali”. Il ministero della Sanità spagnolo aveva imposto misure più severe di quelle disposte dalla municipalità di Madrid nell’intento di contenere i contagi da coronavirus, a fronte di un tasso di contagi più che triplo rispetto al resto del Paese. Il ‘lockdown parziale’, entrato in vigore da venerdì sera per circa quattro milioni e mezzo di abitanti, non obbligava di rimanere in casa, ma limitava la libertà di movimento fuori dal proprio Comune di residenza se non per motivi di lavoro, studio o salute. Un’imposizione subito respinta con forza dalla presidente della Comunità di Madrid Isabel Diaz Ayuso che aveva denunciato una “invasione di poteri”, presentando un ricorso in tribunale. Ora la Corte Superiore di Giustizia giudica illegittima la decisione governativa, e le relative sanzioni, “perché lede i diritti e le libertà fondamentali”, raccomandando l’adozione di misure concordate per la tutela della salute pubblica.

Germania, ministro: “Molto preoccupato da numeri”

Il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha espresso “forte preoccupazione” per i numeri del coronavirus in Germania. Oggi il Robert Koch Institut ha segnalato oltre 4000 nuovi casi in 24 ore.  “Bisogna evitare che i numeri aumentino in modo esponenziale e che arrivi il momento in cui perdiamo il controllo. Non siamo a questo”, ha continuato Spahn. Il ministro ha sottolineato che “il bene maggiore che abbiamo è l’accettazione di quello che stiamo facendo da parte della popolazione”, questo ha aggiunto “gioca un ruolo in tutto quello che facciamo”.

Le regole igieniche prescritte per contenere il coronavirus sono “ragionevoli ed efficaci”. Al suo fianco il presidente del Robert Koch Institut Lothar Wieler ha sottolineato che ci sono “ottimi concetti di igiene” in giro, negli ospedali – dove è stata rafforzata l’attenzione in materia – nelle scuole e anche in molti posti di lavoro, “e questo mi rende piuttosto ottimista rispetto ai prossimi mesi invernali”.

Polonia, da sabato obbligo mascherine in spazi pubblici

Anche in Polonia da sabato sarà in vigore l’obbligo di indossare le mascherine in tutti gli spazi pubblici, dopo che è stato registrato un nuovo record giornaliero di contagi con oltre nuovi 4mila casi di coronavirus. Lo ha annunciato il premier Mateusz Morawiecki, sottolineando che Varsavia ha deciso di affrontare la seconda ondata di Covid “in modo risoluto”. “Abbiamo il 30% in più di contagi di ieri, se la dinamica attuale continua, significa che il numero di casi rischia di raddoppiarsi ogni tre giorni” ha aggiunto, precisando che “al momento” non c’è bisogno di un lockdown totale. In totale, il Paese ha registrato finora quasi tremila vittime.

Stati Uniti, superati i 7,5 milioni di casi

Gli Stati Uniti hanno raggiunto ieri i 7.544.612 casi di contagio da coronavirus, sono 211.694 i morti, è quanto risulta all’Università Johns Hopkins. Nonostante non sia più lo Stato con il maggior numero di contagi, New York resta comunque il più colpito in termini di morti negli Usa con 33.226 vittime. Nella sola New York City sono decedute 23.873 persone. New York è seguita per numero di morti da Texas, California, New Jersey e Florida. Altri Stati con un rilevante numero di vittime sono Massachusetts, Illinois, Pennsylvania, Georgia e Michigan.

Canada, sale la media dei contagi

La media settimanale dei nuovi casi di coronavirus in Canada ha toccato il livello più alto dall’inizio della pandemia con circa 2.000 contagi al giorno, pari a un aumento del 40% negli ultimi sette giorni: lo ha reso noto l’Agenzia per la salute pubblica del Paese, secondo quanto riporta la Cnn. Allo stesso tempo, continuano a salire i ricoveri e i decessi: attualmente oltre 600 pazienti sono ricoverati negli ospedali canadesi e una media di 18 persone al giorno muoiono a causa del virus. L’Ontario e il Quebec sono le province più colpite, con oltre l’80% delle nuove infezioni ed il 60% dei casi rilevati negli ‘under 40’. In particolare, il Quebec ha registrato 1.364 nuovi casi nella sola giornata di martedì, ovvero il livello più alto dall’inizio della pandemia.

Russia, situazione peggiora: ancora oltre 11mila

L’epidemia continua a registrare oltre 11mila nuovi casi al giorno. L’ultimo bollettino registra 11.493 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, un livello molto vicino al record di 11.656 contagi registrati nel picco della pandemia a maggio, quando al Paese viveva ancora in lockdown. Tranne la città di Mosca, dove sono state reintrodotte alcune misure per il contenimento, a livello nazionale però non è stata ancora varata una strategia per affrontare la nuova impennata di casi: in un mese, il numero giornaliero di nuove infezioni è quasi raddoppiato.

Il governo tunisino impone il coprifuoco

La Tunisia ha imposto un rigido coprifuoco nella capitale e ha dichiarato lo stato di allarme in tutto il Paese per cercare di fermare la rapida “accelerazione del numero di contagi da Covid-19”, che in molte province supera già i cento positivi ogni 100.000 abitanti. A partire da oggi, le persone che vivono nell’area metropolitana della cosiddetta “Grande Tunisia” (sono quasi 1,5 milioni) non potranno uscire per le strade tra le 20 e le 5 durante la settimana, e tra le 19 e le 6 nel week end. La stretta coinvolgerà in particolare caffetterie e ristoranti: l’obiettivo è ridurre al massimo la socializzazione, uno dei principali motivi di contagio secondo le autorità. “Alcune province hanno registrato 100 contagi ogni 100 mila abitanti, questo è allarmante”, ha spiegato la portavoce del ministero della Salute, Nissaf Ben Alaya.

In Brasile oltre 5 milioni di casi

Il numero dei casi di coronavirus in Brasile ha superato la soglia dei 5 milioni: lo ha reso noto il ministero della Sanità del Paese, secondo quanto riporta la Cnn. Ieri sono stati registrati 31.553 nuovi contagi, un dato che ha portato il totale delle infezioni a quota 5.000.694. Allo stesso tempo, sono stati segnalati altri 734 decessi, per un totale dall’inizio della pandemia di 148.228 morti.

Argentina, i morti sono oltre 22 mila

Ancora un record giornaliero di contagi da coronavirus in Argentina: ieri i nuovi casi di positività sono stati oltre 16mila, per un totale di quasi 841mila persone colpite dall’epidemia, secondo fonti ufficiali. Nel suo rapporto quotidiano serale, il ministero della Salute ha riferito che nelle ultime 24 ore 401 persone sono morte, 22.226 il numero totale dei decessi. La provincia di Buenos Aires, il distretto più ricco e popolato del Paese, conta il maggior numero di casi.

(La Repubblica)

Ultimi articoli