12 Ottobre, 2024
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Ganna: “La maglia rosa? Tanta roba, fino a poco tempo fa la vedevo in tv…”

 

Il 24enne di Verbania ha dominato la prima tappa del Giro 2020 indossando la maglia di campione del mondo a cronometro:

“Il vento era intenso ma sono riuscito a sconfiggerlo”

Filippo Ganna ha vinto la prima tappa dell’edizione numero 103 del Giro d’Italia. Dopo il trionfo nella prova contro il tempo dei mondiali di Imola, il 24enne di Verbania si è ripetuto nella cronometro inaugurale della Corsa Rosa, da Monreale a Palermo. Queste, a caldo, le sue parole ai microfoni della Rai: “Ero uno dei grandi favoriti, ma ho cercato di rimanere calmo. Oggi il vento era intenso, ma sono riuscito a sconfiggerlo.Un risultato bellissimo, speriamo sia di buon auspicio per i prossimi venti giorni. Indossare la maglia rosa è emozionante, è tanta roba, soprattutto al primo Giro d’Italia. Voglio salutare la mia regione, che ieri ha avuto problemi con il meteo. Sono sicuro che saprà riprendersi, come sempre”.

 

Ganna: “Non svegliatemi da questo sogno”

 

Mentre il corridore della Ineos continua ad esprimere la propria gioia, sotto il simbolo del primato si intravede il colletto dell’iride: “Dal Mondiale sono uscito forte e domani sarò alla partenza con la maglia rosa. E pensare che fino a qualche anno fa la vedevo in televisione…”. E sul percorso insidioso: “La parte che scendeva era davvero tosta, diventava difficile guidare la bicicletta. Ma sono rimasto calmo e ho portato questo fantastico mezzo fino al traguardo. Spero di riuscire a conservare la maglia nei prossimi giorni”.

 

Un Filippo Ganna spaziale domina la cronometro! Sua la prima maglia rosa

LA GOLA, LA MAGLIA E LA FAMIGLIA

“Per la Nutella mi sa che dovrò aspettare, in questo momento ci tengono ‘a stecchetto’. Più che goloso, sono affamato, non mangio da questa mattina. Ora devo pensare a recuperare le forze”. E sul significato della maglia rosa: “Vuol dire tanto, significa che fino a oggi siamo cresciuti bene. Ma non siamo ancora arrivati. Di questo devo ringraziare la squadra e la mia famiglia”.

(Las Gazzetta dello Sport)

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