28 Marzo, 2024
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Rivoluzione autovelox: anche in città. Precedenza ai ciclisti

Grandi novità per il codice della strada, soprattutto per quanto riguarda autovelox e bici:

i primi si potranno montare anche nelle strade di quartiere e locali, (mentre oggi sono previsti solo per le strade a scorrimento) le seconde perché avranno la precedenza se viaggiano sulle strade urbane ciclabili o vi si immettono, anche da luogo non soggetto a pubblico passaggio.

Novità anche per gli ausiliari al traffico che avranno maggiori poteri di sanzionamento nei divieti di sosta. Ma andiamo per gradi. Le novità sono appese al voto della conversione in Legge del Dl semplificazioni che la Camera dei Deputati farà nei prossimi giorni, confermando il testo approvato dal Senato venerdì scorso, ma la strada legislativa sembra tutta in discesa. Molte delle proposte sono partite dai comuni italiani, impegnati ad affrontare la nuova mobilità al tempo della pandemia, anche rispetto ad una “mobilità dolce”, con provvedimenti storici a tutela dei ciclisti e dei pedoni.

“Una vera e propria miniriforma del codice della strada che va a tutela degli utenti più deboli come i pedoni e i ciclisti.

Visto che i disegni di legge sono ancora fermi in Commissione alla Camera si approfitta del DL Semplificazioni. Una riforma tesa ad  avere maggiore sicurezza nelle città, anche se alcuni aspetti ci sembrano inseguire anche logiche di cassa più che di sicurezza. Ci aspettavamo – afferma Giordano Biserni presidente ASAPS – però almeno la sospensione della patente alla prima violazione per chi utilizza il cellulare alla guida proposta sempre invocata ma di cui si è persa completamente traccia e altre novità in materia di modifiche ad alcune criticità su omicidio stradale e lesioni stradali, sull’uso “tutelato” degli etilometri per un più efficace contrasto all’alcol e misure finalmente serie al dilagante contrasto all’uso di droghe alla guida. Assenti completamente anche i correttivi alla normativa sul trasporto merci, un anello che dimostra sempre più aspetti di debolezza nel contrasto agli abusi dei tempi di guida e riposo col coinvolgimento silenzioso di alcune imprese”.

In ogni caso il pacchetto a tutela dei ciclisti prevede l’introduzione anche della “strada urbana ciclabile” ad unica carreggiata,

con banchine pavimentate e marciapiedi, con limite di velocità non superiore a 30 km/h, definita da apposita segnaletica verticale ed orizzontale, con priorità per le biciclette. Ed ancora la novità del “doppio senso ciclabile” su strade cittadine ove il limite massimo di velocità sia inferiore o uguale a 30 km/h ovvero su parte di una zona a traffico limitato, le biciclette potranno circolare anche in senso opposto all’unico senso di tutti gli altri veicoli, lungo la corsia ciclabile per doppio senso ciclabile presente sulla strada stessa. La facoltà può essere prevista indipendentemente dalla larghezza della carreggiata, dalla presenza e dalla posizione di aree per la sosta veicolare e dalla massa dei veicoli autorizzati al transito.

Nascono le “corsie bici-bus”  purché non siano presenti binari tramviari a raso ed a condizione che, salvo situazioni puntuali, il modulo delle strade non sia inferiore a 4,30 m.

E poi vengono istituite le “zone scolastiche”  nelle città, in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitata lungo le vie di accesso dagli appositi segnali di inizio e di fine. Qui verrà limitata o esclusa la circolazione, la sosta o la fermata di tutte o di alcune categorie di veicoli, in orari e con modalità definiti con ordinanza del sindaco. I divieti di circolazione, di sosta o di fermata non si applicano agli scuolabus, agli autobus destinati al trasporto degli alunni frequentanti istituti scolastici, nonché ai titolari di contrassegno per disabili. Pesanti le sanzioni per chi viola i divieti nella “zona scolastica” con sanzione amministrativa da 164 a 664 euro e in caso di reiterazione nel biennio, sospensione della patente da 15 a 30 giorni.

Poi linea dura verso la sosta selvaggia davanti ai cassonetti dei rifiuti o che impedisca la pulizia stradale. Dipendenti comunali e delle municipalizzate individuati dal sindaco potranno sanzionare anche con la rimozione dei veicoli. Per la sosta e fermata abusiva sulle corsie preferenziali, introdotti nuovi poteri anche al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone, con le funzioni di prevenzione e accertamento in materia di circolazione, fermata e sosta sulle corsie e strade ove transitano i veicoli adibiti al servizio di linea. Novità anche per i tempi delle revisioni a causa dell’emergenza da “Covid-19”. I veicoli la cui revisione scadeva entro lo scorso 31 luglio avranno tempo fino al 31 ottobre, mentre viene autorizzata la circolazione fino al 31 dicembre 2020 dei veicoli da sottoporre ai medesimi controlli entro il 30 settembre 2020 nonché la circolazione fino al 28 febbraio 2021 dei veicoli da sottoporre agli stessi controlli entro il 31 dicembre 2020. Nelle zone a traffico limitato le telecamere potranno sanzionare i divieti di circolazione, in ingresso, all’interno ed in uscita  nonché il controllo della durata di di permanenza all’interno delle ZTL.

E già ci sono progetti per gli autovelox: a Milano, l’assessore alla Mobilità conta di metterne “in quelle strade urbane dove il rischio è l’investimento del pedone, e cioè dove vi sono strade dritte e larghe che facilitano la velocità, ma si è in presenza di scuole, abitazioni, negozi, servizi per cui vi sono attraversamenti pedonali a rischio per i pedoni”. La rivoluzione è appena iniziata.

(La Repubblica)

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