2 Maggio, 2024
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Tamponi alla frontiera: l’intesa Italia-Francia contro il virus

Allo studio controlli in entrata e in uscita, in una seconda fase saranno estesi alla Spagna. Porti: la Toscana come il Lazio, drive in allo sbarco per i turisti provenienti o diretti in Sardegna

La circolazione del virus cresce nel resto d’Europa e l’Italia valuta di proteggersi, secondo lo schema già adottato per Spagna, Croazia, Grecia e Malta. Visto che la situazione più pesante in questo momento è in Francia, l’idea è quella di imporre il tampone anche a tutti coloro che rientrano da quel Paese. Questa volta però, diversamente da quanto fatto per gli altri quattro Stati, scatterà la reciprocità. Significa che anche coloro che andranno Oltralpe dall’Italia dovranno fare il test. Tra l’altro la stessa cosa dovrebbe succedere anche a chi si reca in Spagna.

Ad annunciare la novità è stata ieri la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. «C’è già un’interlocuzione avviata da ministro della Salute, Roberto Speranza, con il governo francese — ha detto — Si sta valutando il tema della reciprocità. Non solo con la Francia, lo si sta immaginando anche con la Spagna, cioè tamponi di controllo in andata e uscita. Io credo che questa possa essere una scelta che tutela».

Ma ci si muove anche per fare controlli su spostamenti interni. Da domani nei porti toscani di Piombino e Livorno saranno attivi punti per fare i tamponi a chi rientra dalla Sardegna e parte per l’isola. La Toscana si muove dopo il Lazio ma ha deciso di andare oltre, perché il test sarà proposto, indipendentemente da mete e zone di provenienza, anche nelle stazioni più importanti.

Risale al 12 di agosto l’atto con il quale Speranza ha imposto il tampone a italiani o stranieri che rientrano da Croazia, Grecia, Spagna e Malta. Per il resto degli Stati che fanno parte di Schengen, più il Regno Unito ed escluse Bulgaria e Romania, non è prevista al momento alcuna precauzione. Per chi arriva invece fuori da quell’area è richiesto l’isolamento fiduciario di 14 giorni in Italia.

A seconda del luogo di provenienza, inoltre, può essere consentito o meno l’ingresso per motivi turistici. Ci sono Paesi infatti dai quali si può entrare solo per ragioni di lavoro o sanitari.
Riguardo alla Francia, lo schema sarà quello usato per i quattro Paesi europei. Quindi chi dimostrerà di aver fatto il tampone con esito negativo nelle 72 ore precedenti all’ingresso in Italia non dovrà ripetere il test. Chi arriva all’aeroporto o dove verranno predisposti punti per effettuare i tamponi (ad esempio drive in in autostrada al confine) potrà fare subito il tampone oppure recarsi alla sua destinazione, mettersi in isolamento e avvertire la Asl per fare l’esame entro 48 ore. Con il risultato negativo ovviamente si potrà uscire.

(La Repubblica)

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