26 Aprile, 2024
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Coronavirus: nuovo balzo dei contagi, oggi 845; i decessi sono 6

Ancora in aumento il numero dei tamponi: in tutto 77.442 in un giorno. Ieri si erano registrati 642 contagiati e 7 morti.

Altro balzo del numero di contagi da coronavirus in Italia: oggi se ne registrano 845, contro i 642 di ieri. I decessi nelle ultime 24 ore sono 6, contro i 7 di ieri.

Il numero di casi totali sale a 256.118, quello dei morti è di 35.418. Il numero di guariti dimessi è ora di 204.686, mentre quello degli attuali positivi e’ pari a 16.014.

Nel dettaglio, i positivi sono gli 883 ricoverati con sintomi (+17 su ieri), i 66 (stesso numero di ieri) in terapia intensiva e i 15.063 (+135) in isolamento domiciliare.

Per le regioni la Lombardia segna +91 casi, seguita dall’Emilia Romagna con +76, dal Lazio con 75, dal Veneto con 59, dalla Campania con 56, dalla Sicilia con 45, dal Piemonte con 42 e dalla Toscana con 40. Nessuna regione segna oggi zero nuovi casi.

L’incremento del numero di tamponi è pari a 77.442, che porta il totale a 7.790.596, di cui 4.600.949 testati.

La maggior parte dei casi di positività di coronavirus “è stata contratta sul territorio nazionale 

(risultano importati da stato estero il 28,3% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio)” ha sottolineato il report settimanale della cabina di regia per il contrasto del coronavirus del ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità.

“Si conferma un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la terza settimana consecutiva” rileva il documento “con una incidenza cumulativa (dati flusso ISS) negli ultimi 14 gg (periodo 3/8-16/8) di 9.65 per 100 000 abitanti, in aumento dal periodo 6/7-19/7 e simile ai livelli osservati all’inizio di giugno”.

“Nella settimana di monitoraggio il 28,6% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 34,0% nell’ambito di attivita’ di contact tracing”. “I rimanenti casi” sottolinea il report “sono stati identificati in quanto sintomatici (30,4%) o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (7,1%). Quindi, il 63% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti”.

(Agi)

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