14 Dicembre, 2025
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Gnabry e Lewandowski implacabili, Bayern Monaco in finale

Il Lione ko 3-0. Domenica i tedeschi per la Champions col PSG

Al Bayern Monaco basta un tris firmato Gnabry (doppietta) e Lewandowski, per mettere entrambi i piedi nella finale della Champions League. Domenica la squadra allenata da Hans-Dieter Flick sfiderΓ  il Paris Saint-Germain, che ieri sera ha liquidato il Lipsia. SarΓ  finale franco-tedesca, dunque, fra le squadre che, dopo il lungo stop a causa della pandemia, si sono presentate nelle migliori condizioni atletiche possibili. Il Bayern ha giocato (e vinto) la Bundesliga, ma anche la Coppa di Germania – il ‘triplete’, dunque, Γ¨ alla sua portata – i parigini guidati dal tedesco Thomas Tuchel il campionato lo hanno invece intascato a tavolino e, anzichΓ© spremersi in un concentrato di partite senza soluzione di continuitΓ , hanno tirato il fiato, riordinando muscoli e idee. Il PSG la finale l’aveva conquistata ieri sera, il Bayern al termine della sfida odierna contro quel Lione che ha eliminato negli ottavi la Juventus e nei quarti il Manchester City, una formazione che Rudi Garcia ha trasformato in ‘mina vagante’ del torneo e che finora ha dato piΓΉ di quanto la cifra complessiva della rosa gli consentiva. Il Bayern, in poco piΓΉ di mezz’ora, ha messo la finale in ghiaccio, andando a segno con Gnabry al 18′ e raddoppiando con lo stesso giocatore di origine ivoriana al 33′. E’ indicativo come la prima rete sia arrivata poco dopo il palo colpito da Ekambi, a Neuer battuto: probabilmente un segno del destino. Una vera e propria beffa. Gol fallito, gol subito sul capovolgimento di fronte, come si conviene. Il raddoppio Γ¨ arrivato su una dormita difensiva del Lione che, nella ripresa, avrebbe potuto anche ottenere qualcosa di piΓΉ, ma Neuer non si Γ¨ fatto mai sorprendere. Nel finale il capocannoniere del torneo con 15 gol, Robert Lewandowski, ha calato il tris, suggellando un successo per certi versi giΓ  scritto. I tedeschi hanno cosΓ¬ meritato la sfida con MbappΓ©, Neymar e compagni, ma soprattutto il diritto ad ambire concretamente al ‘triplete’, dopo quello conquistato nella stagione 2012/13, con Jupp Heynckes in panchina, Neuer, Alaba e Thomas Mueller allora come oggi in in campo

(Ansa)

 

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