19 Maggio, 2024
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Coronavirus nel mondo: Parigi, esteso l’obbligo di mascherine. Allarme in Iraq

Sono almeno 754.649 le vittime di coronavirus nel mondo, oltre 20,9 milioni i casi registrati. Gli Stati Uniti sono il paese più vittime (167.253 morti) davanti a Brasile (105.463), Messico (55.293), India (48.040) e Regno Unito (41.347).

 

GRAFICI E MAPPE

LA SITUAZIONE NEL MONDO: GRAFICI E MAPPE LA TIMELINE

A Flourish map

 

Argentina, prolungato l’isolamento fino al 30 agosto

Il presidente argentino Alberto Fernandez ha annunciato una nuova proroga dell’isolamento nel Paese, che durerà fino al 30 agosto, sottolineando l’importanza di rispettare il distanziamento sociale e di fare attenzione per evitare la diffusione del coronavirus, che in Argentina ha registrato oltre 276 mila casi e 5.362 morti. Con la proroga, il capo di stato ha annunciato l’autorizzazione agli sport individuali nelle aree non colpite dai contagi, mentre i territori più colpiti torneranno alla fase 1 di stretto isolamento.

Parigi, esteso l’obbligo di portare la mascherina

La prefettura di Parigi ha esteso a nuovi quartieri della capitale l’obbligo di portare la mascherina per chi cammina in strada. L’obbligo, che vale anche per chi fa sport, scatta da questa mattina in gran parte della città, dagli Champs Elysees a Montparnasse, la zona del Louvre e il quartiere latino. L’obbligo era stato imposto a partire da lunedì in alcune strade della capitale, ma ora viene esteso a interi quartieri.  Nel tentativo di arginare il contagio da nuovo coronavirus, sono stati vietati anche i raduni di più di 10 persone.

Iraq, allarme Msf per Mosul

Da un lato le conseguenze del conflitto finito tre anni fa che ha distrutto molte strutture sanitarie, dall’altro l’arrivo del Covid-19 in un governatorato di 3,5 milioni di abitanti dove si conta un solo letto d’ospedale ogni 3.000 persone. E’ la realtà della città di Mosul – descritta in una nota da Medici Senza Frontiere (Msf) – dove all’inizio di agosto il numero dei pazienti affetti da Covid-19 era 30 volte più alto rispetto ai mesi precedenti, mentre i casi in tutto l’Iraq sono passati dai 10 mila di inizio giugno ai più di 160 mila di oggi.

(La Repubblica)

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