28 Aprile, 2024
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Decreto agosto, Gualtieri: “Nodo licenziamenti sciolto. Domani il testo in cdm”

Il governo ha trovato l’intesa sulla proroga della cig e del blocco dei licenziamenti. “Il nodo è stato sciolto, c’è condivisione. Abbiamo fatto una sintesi”, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri uscendo da Palazzo Chigi, interpellato sul punto che fino ad ora aveva diviso  la maggioranza. “Domani – ha aggiunto – il provvedimento approderà in Consiglio dei ministri”.

Nell’intesa raggiunta non viene fissata una da precisa oltre la quale non sarà più possibile licenziare.

Dal 13 luglio sono previste altre 18 settimane di cassa integrazione o – in alternativa – di decontribuzione per le aziende che scelgono di fare rientrare i lavoratori dalla cassa. Solo al termine delle 18 settimane l’impresa potrà procedere al licenziamento. Le settimane di cassa “extra” possono essere richieste tutte insieme (e in questo caso il termine per il blocco dei licenziamenti finirebbe il 15 novembre) oppure oltre, nel caso vengano scaglionate nel tempo. In ogni caso, anche per chi non dovesse utilizzare la cassa integrazione, il divieto di licenziamento resterebbe in vigore per tutte le 18 settimane (dal 13 luglio) in cui è possibile chiedere la cig.
Tra le novità dell’ultim’ora dell’intesa a Palazzo Chigi anche uno scontro sui contributi del 30% per le imprese che assumono al Sud mentre il bonus consumi sarà riservato esclusivamente alla ristorazione, lasciando quindi fuori altri settori – come arredo o abbiglimento – che inizialmente si pensava potessero rientrare nel beneficio.

Italia Viva: “Nostro sì condizionato a slittamento scadenze fiscali”

L’intesa trovata è comunque, per alcune forze politiche, condizionata all’inserimento di altre misure. E’ il caso di Italia Viva. “Il confronto è stato lungo e approfondito, ma il via libera di Iv è condizionato alla presenza di alcune misure che servono all’economia italiana e che abbiamo chiesto con forza, in primis lo slittamento delle tasse di novembre per i lavoratori autonomi, isa e forfettari”, ha spiegato Luigi Marattin di Italia Viva dopo l’annuncio di Gualtieri.

(La Repubblica)

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