29 Maggio, 2024
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Covid-19, in Umbria 190 contagi sul lavoro e tre morti: sanità e commercio più colpiti

I dati Inail: solo 3 casi dopo fine maggio. Donne il doppio degli uomini. Dopo medici e infermieri vengono i commessi

Sono state 190 dall’inizio dell’emergenza le denunce per contagi da Covid-19 sul luogo di lavoro, di cui due con esito mortale. Un numero piuttosto piccolo sul totale di 1.456 casi registrati nella regione con 80 morti. Lo rivela l’Inail con i dati aggiornati al 30 giugno. Rispetto alla data di rilevazione del 31 maggio, le denunce per contagi sono aumentate di 3 casi, mentre gli eventi mortali sono rimasti invariati.

Donne doppio degli uomini Si è trattato di 122 donne (77 in provincia di Perugia e 45 a Terni) e 68 uomini (52 a Perugia e 16 a Terni). La fetta più ampia, 99 pari al 52,1% nella fascia di età 55-64 anni (65 a Perugia e 34 a Terni), poi 49 (25,8%) nella fascia 35-49 anni (39 a Perugia e 10 a Terni), 32 (16,8%) nella fascia 18-34 anni (17 a Perugia e 15 a Terni) e 10 (5,3%) con oltre 64 anni (8 a Perugia e 2 a Terni).

Sanità e commercio più colpiti La gran parte dei casi sono avvenuti tra gli operatori sanitari: il 65,1% delle denunce codificate per settore di attività economica (Ateco) ha riguardato infatti il settore “Sanità e assistenza sociale”. Segue il commercio con l’8,1%, trasporto e magazzinaggio col 7%, manufatturiero con il 5,8% e altro il 14%. Più nel dettaglio delle professioni, il 43,2% dei contagi ha riguardato i tecnici della salute (quasi tutti infermieri), il 17% i medici, l’8,5% gli operatori socio-sanitari, il 5,7% impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali, il 4,5% operatori socio-assistenziali, il 2,8% ausiliari sanitari o portantini, l’1,7% artigiani o operai specializzati, l’1,7% addetti alle vendite nel commercio, il 14,9% altre professioni.

(Umbria 24)

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