Sono ben noti gli effetti che l’abuso di alcool determina sulla nostra salute, ma probabilmente sono
sottovalutate le implicazioni che il consumo di alcoolici può avere sugli adolescenti.
Un’indagine condotta nel 2017 dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza su un campione di 8000 adolescenti in Italia mostra che il 36% dei ragazzi di età compresa fra gli 11 e i 13 anni beve alcoolici e 1 su 10 ha già sperimentato un’ubriacatura. Fra i 14 e i 19 anni la percentuale sale al 55%. Si tratta di dati allarmanti se pensiamo che l’adolescenza è una delle fasi più critiche della nostra vita ed è il periodo in cui si strutturano molte delle nostre future abitudini e soprattutto se si considera che si tratta di una fase cruciale per lo sviluppo del sistema nervoso.
Durante l’adolescenza, infatti, il cervello è in fase di sviluppo e i danni che si verificano in questo periodo della vita possono condizionare le funzioni cerebrali a lungo termine, spesso in modo irreversibile. Numerosi studi hanno dimostrato che l’abuso di alcool in giovane età determina danni su molte funzioni cerebrali fra cui deficit dell’attenzione, disturbi della vista e della memoria.
Altri studi dimostrano che l’alcool è perfino in grado di apportare modifiche strutturali nella normale fisiologia del cervello, causando cambiamenti patologici nel volume delle varie aree cerebrali con conseguenze importanti su molte funzioni cerebrali.
Uno studio scientifico molto recente ad opera di ricercatori statunitensi ha considerato un gruppo di adolescenti che facevano uso di alcool esaminando gli effetti che l’alcool aveva sulle loro funzioni neurocognitive, dimostrando come l’uso settimanale di bevande alcooliche determini conseguenze importanti sulla memoria, la vista e la velocità psico-motoria.
L’eccesso di alcool ha inoltre importanti effetti sul normale funzionamento di molti altri organi e tessuti. Fin dalla giovane età infatti, è possibile che si verifichino danni all’apparato cardiovascolare, con ipertensione e cardiomiopatie, ma anche a livello dell’apparato digerente con gastriti, esofagiti e soprattutto importanti danni al fegato, che è l’organo deputato al metabolismo dell’alcool. Si possono verificare inoltre pancreatiti fino anche a lesioni cancerose allo stomaco e al colon. Da non sottovalutare la condizione di dipendenza che l’alcool determina al pari di altre sostanze.
E’ importante quindi riflettere su quanto possa essere determinante non solo una particolare attenzione da parte dei genitori sui comportamenti dei propri figli, ma soprattutto un’adeguata informazione sugli effetti del consumo di alcool fin dall’infanzia.
Dott.ssa Azzurra De Luca, Nutrizionista
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