19 Aprile, 2024
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Covid-19 in Veneto, Zaia: “Lunedì ordinanza più severa. Tso per chi rifiuta le cure”

“Io non so a chi fare i complimenti” esordisce in conferenza stampa il governatore del Veneto Luca Zaia. “Sta accadendo quello che vi avevo preannunciato: siamo passati dal rischio basso al rischio elevato. In Veneto abbiamo oggi un Rt di 1,63 mentre eravamo a 0,43”. Zaia si riferisce al tasso di contagiosità del coronavirus: al numero medio di persone infettate da ciascun positivo. L’indice è aumentato nell’ultima settimana nella regione, anche se l’epidemia resta nel complesso sotto controllo. Nelle ultime 24 ore il Veneto ha registrato 1 nuovi contagi. Nell’ultima settimana sono stati 31, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. Per la prossima settimana, Zaia annuncia un’ordinanza con provvedimenti più severi.

Se restiamo senza mascherina a fare gli assembramenti – ha tuonato Zaia in conferenza stampa – e pensiamo che i complottisti abbiano ragione, stiamo preparando la culla per il neonato. Perché quando tornerà il virus sarà forte e qui non ce ne sarà più per nessuno”. Se continuiamo di questo passo non domandatevi neanche più se il virus torna in ottobre, perché è già qui. Ora il caldo probabilmente ci dà una mano ma con le prime brezze autunnali…”. Il governatore ha spiegato che “siamo in presenza di gente che sa di essere positiva, che rifiuta ricoveri e tamponi, che fa feste e va a funerali, che omette di dire in quanti erano in auto, di contatti stretti che si lamentano perché non vogliono l’isolamento… morale siamo al rischio elevato”.

L’indice R in Veneto sale a 1,63. Zaia: “Lunedì ordinanza più severa. Tso per chi rifiuta le cure”

Anche se i numeri dell’epidemia restano contenuti, il governatore è preoccupato. “Così andiamo allo schianto”. Chiede misure più dure per chi rifiuta l’isolamento e le cure: “Non è possibile che paghino solo mille euro. Va previsto il carcere”

03 Luglio 2020

  • 1′ di lettura
“Io non so a chi fare i complimenti” esordisce in conferenza stampa il governatore del Veneto Luca Zaia. “Sta accadendo quello che vi avevo preannunciato: siamo passati dal rischio basso al rischio elevato. In Veneto abbiamo oggi un Rt di 1,63 mentre eravamo a 0,43”. Zaia si riferisce al tasso di contagiosità del coronavirus: al numero medio di persone infettate da ciascun positivo. L’indice è aumentato nell’ultima settimana nella regione, anche se l’epidemia resta nel complesso sotto controllo. Nelle ultime 24 ore il Veneto ha registrato 1 nuovi contagi. Nell’ultima settimana sono stati 31, in leggero aumento rispetto alla settimana precedente. Per la prossima settimana, Zaia annuncia un’ordinanza con provvedimenti più severi.

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“Se restiamo senza mascherina a fare gli assembramenti – ha tuonato Zaia in conferenza stampa – e pensiamo che i complottisti abbiano ragione, stiamo preparando la culla per il neonato. Perché quando tornerà il virus sarà forte e qui non ce ne sarà più per nessuno”. Se continuiamo di questo passo non domandatevi neanche più se il virus torna in ottobre, perché è già qui. Ora il caldo probabilmente ci dà una mano ma con le prime brezze autunnali…”. Il governatore ha spiegato che “siamo in presenza di gente che sa di essere positiva, che rifiuta ricoveri e tamponi, che fa feste e va a funerali, che omette di dire in quanti erano in auto, di contatti stretti che si lamentano perché non vogliono l’isolamento… morale siamo al rischio elevato”.

Tra le nuove norme, Zaia auspica il trattamento sanitario obbligatorio per chi rifiuta isolamento e cure: “Noi lunedì presentiamo una nuova ordinanza per inasprire le regole, ma abbiamo le armi spuntate. Se fosse per me prevederei la carcerazione. Non esiste che un positivo vada in giro. Penso che a livello nazionale sia necessario prendere in mano questo dossier. È fondamentale che ci sia un ricovero coatto, deve esserci un T.s.o., non possiamo stare li a discutere con chi non si vuole farsi curare. Se uno commette un reato così grande come l’andare ad infettare delle persone e mettere a rischio la loro vita deve pagare solo una multa di mille euro? Così andiamo allo schianto”.
(REPUBBLICA)

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