28 Aprile, 2024
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Soldi per sanare violazioni edilizie o regolarizzare abusi: sei arresti all’ufficio Condono del Comune di Roma

Chiedevano soldi ai cittadini che dai privati che aspettavano istanze di condono per aggirare la burocrazia e manovravano a loro piacimento le richieste per sanare violazioni edilizie e regolarizzare immobili abusivi.

Per questo i carabinieri della compagnia Roma Eur hanno eseguito un’ordinanza che dispone gli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 6 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, truffa e falsa attestazione e certificazione. Disposto il sequestro dei conti correnti di alcuni degli indagati per un valore di 455.000 euro. L’inchiesta è partita in seguito alla denuncia di un dipendente.
Le indagini hanno consentito di riscontrare irregolarità nella trattazione delle pratiche di condono edilizio commesse da quattro dipendenti della Società “Risorse per Roma spa” appaltata dal comune di Roma per la gestione dell’Ufficio Condono, un funzionario del comune di Roma e un geometra, libero professionista, che hanno agevolato i privati richiedenti nella favorevole approvazione delle pratiche in danno della Pubblica Amministrazione.
In particolare, i pubblici impiegati, richiedevano indebiti compensi in denaro dai privati che avevano in pendenza l’istruttoria di istanze di condono di immobili per aggirare la burocrazia, manovrando a loro piacimento le richieste per sanare violazioni edilizie e regolarizzare immobili abusivi.

Per il gip Claudio Carini, che ha disposto l’arresto si tratta di “una corruzione sistematica.

I fatti contestati sono allarmanti per la consolidata abitualita’ che esprime la pervasivita’ che li caratterizza. Sono sintomatici della spiccata propensione e disinvoltura, della callidita’ e navigata esperienza di tutti i protagonisti nell’aggirare e aggiustare pratiche e procedure pubbliche”, come si legge nell’ordinanza di custodia cautelare. “Un’azione sotterranea di inquinamento della gestione che si vorrebbe efficiente ed imparziale di interessi generali da parte degli enti a cio’ preposti. Le modalita’ delle condotte – afferma ancora il gip – sono rivelatrici di un concreto, intenso ed attuale pericolo di recidiva specifica che rende necessaria la misura degli arresti domiciliari”

L’intercettazione: “Aveva fatto impiccio, me so’ inventato delle cose”

“Abbiamo risolto brillantemente con un ricamino… ci siamo inventati una lettera…e cosi’ abbiamo concordato per me 1500… zona vincolata… abuso edilizio…aveva fatto impiccio, me so’ inventato delle cose… bisogna essere come si dice dal punto di vista del procuratore di Roma esperti del male per concepire una cosa di questo tipo …una mente perversa”, si legge in una delle intercettazioni citate nell’ordinanza. A parlare e’ il funzionario del Comune di Roma posto ai domiciliari e che incassa il commento di uno dei presenti: “ah quindi bravissimo, e’ da galera questa cosa”.

Le indagini

Le indagini sono state avviate a settembre del 2016 quando un funzionario di “Risorse per Roma”, in servizio all’Ufficio Condono Edilizio, ha denunciato ai carabinieri della Compagnia Eur di aver ricevuto uno scritto anonimo contenente esplicite minacce nei suoi riguardi. Il denunciante riconduceva l’evento alla sua attività professionale, in particolare per aver riscontrato anomalie amministrative su diverse pratiche afferenti ai condoni di unità immobiliari.

“Vergognosi episodi di corruzione e truffa che vedono coinvolti funzionari Comune e Risorse per Roma. Fiera del dipendente che ha denunciato mele marce. Grazie a Carabinieri e inquirenti per indagini. Noi sempre con lavoratori onesti e contro l’illegalita’”, ha commentato su Twitter la sindaca Virginia Raggi.

(La Repubblica)

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