4 Maggio, 2024
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Coronavirus, Air Canada licenzia 20mila dipendenti

La compagnia aerea canadese ha annunciato il taglio a partire dal 7 giugno, dimezzando così il suo personale

TORONTO. La compagnia aerea canadese Air Canada ha annunciato il licenziamento di 20.000 dei suoi 38.000 dipendenti a partire dal 7 giugno, in risposta al calo di attività dovuto alla pandemia di coronavirus. Il piano prevede un minimo di 19.000 lavoratori e fino a 22.800 da licenziare, secondo l’agenzia di stampa The Canadian Press. La compagnia aerea, la più grande del Canada, sta mantenendo a terra 225 aerei e ha ridotto la sua capacità del 95%. «Abbiamo quindi preso una decisione molto difficile oggi e stiamo per ridurre significativamente le nostre operazioni per soddisfare le previsioni, il che purtroppo significa ridurre la nostra forza lavoro del 50-60 per cento», ha spiegato la compagnia aerea in un comunicato.

Il piano dei costi attuato a marzo ha già comportato il licenziamento di quasi la metà dell’organico e solo 16.500 lavoratori sono stati reintegrati. Inoltre, la compagnia proporrà agli assistenti di volo di ridurre i turni, i congedi fino a due anni e gli incentivi di viaggio in caso di congedi volontari, secondo un bollettino interno inviato giovedì all’Unione Canadese dei Lavoratori del Settore Pubblico. Questi licenziamenti avvengono nonostante un programma statale che permette ai lavoratori – tra cui 6.800 assistenti di volo – di usufruire di una regolamentazione del lavoro temporaneo al 75 per cento dello stipendio, fino a 847 dollari canadesi a settimana.

(la Stampa)

 

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