8 Maggio, 2024
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Tamponi e test sierologici: ecco dove si possono chiedere al medico di famiglia

In Lombardia e Veneto sì alla ricetta del medico di base per i tamponi. In Emilia e Toscana ok ai test sierologici dietro prescrizione: se positivi subito il tampone.

Per chi avesse il serio dubbio di aver avuto il Covid e magari è convinto di essere ancora positivo e dunque contagioso c’è una corsia preferenziale per accedere a tampone e test sierologici.

Basterà bussare al medico di famiglia che deciderà in base a storia e sintomi del paziente se prescrivere con la ricetta i due esami. Ma attenzione, questa possibilità non è a disposizione di tutti gli italiani. Per ora solo un piccolo drappello di Regioni lo consente. Come sanno ormai molti italiani, il tampone fotografa un istante dicendoci se abbiamo il virus in quel momento.

Il test sierologico invece ci fa sapere se siamo venuti a contatto con il coronavirus verificando se abbiamo sviluppato gli anticorpi: prima gli IgM, che compaiono subito dopo l’infezione e che scompaiono nel giro di qualche giorno, e poi gli IgG, che si sviluppano dopo 7-14 giorni e possono indicarci che ci stiamo avviando verso l’immunità al virus. Con una postilla importante: chi è “positivo” al test sierologico potrebbe essere ancora contagioso. Ecco perché è fondamentale in questo caso, o nel dubbio, sottoporsi dopo il test sierologico anche al tampone. Alcune Regioni hanno affidato anche ai medici di famiglia e ai pediatri il compito di prescrivere questi esami e non più solo il compito di segnalare alla Asl i casi sospetti.

In Veneto e Lombardia il tampone con la ricetta
Sono state appena approvate due delibere simili, sia in Veneto che in Lombardia, che prevedono anche il ricorso alla prescrizione del medico di famiglia per accedere al tampone. In particolare la delibera veneta prevede la possibilità di far prescrivere dal medico di famiglia – per tutti i casi sintomatici e i contatti stretti – l’esame con il tampone con l’esenzione da ticket inserendo uno specifico codice (5G1) nel momen to della compilazione della ricetta dematerializzata.

Da inizio maggio anche in Lombardia il tampone può essere prescritto dal medico di famiglia. I cittadini che possono muoversi saranno invitati a recarsi nella struttura segnalata altrimenti potranno ottenere l’esame con il tampone direttamente a casa grazie all’intervento delle «Usca», le Unità speciali di continuità assistenziale. In pratica dei micro-team di medici e infermieri che porta a porta assistono i malati Covid, ma che finora non sono state sviluppate quanto era necessario. Un errore che specie in Lombardia è costato caro perché molti malati sono arrivati in ospedale, anche solo per fare il tampone, quando erano in condizioni già gravi.

In Emilia e Toscana test sierologico dal Mmg e tampone se necessario
In Emilia Romagna il medico di famiglia potrà prescrivere invece con ricetta dematerializzata (inviata dunque al telefono del paziente) il test sierologico a carico della Regione da effettuare in uno dei laboratori autorizzati per il prelievo del sangue. Se il test risulterà positivo agli anticorpi il paziente dovrà sottoporsi alla quarantena e l’Asl procederà all’esecuzione del tampone per confermare l’infezione ancora n corso.

Simile il percorso in Toscana dove medici di famiglia e pediatri potranno richiedere il test sierologico per i pazienti per i quali lo riterranno necessario. Nel caso l’esito del test sia positivo o dubbio dovrà essere effettuato un tampone entro breve tempo: il cittadino sarà invitato a chiamare un numero verde che gli indicherà dove andare ad affettuare l’esame con la garanzia dell’esito entro 24 ore.

(Il Sole 24Ore)

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