18 Maggio, 2024
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Coronavirus, Fase 2: dal 4 maggio sì a incontri con familiari. Il 18 riapriranno i negozi, il primo giugno bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici

Dal 4 maggio sì agli incontri con i familiari più stretti (anche anziani, ma indossando la mascherina e senza assembramenti), sì alla ripresa delle attività motorie a distanza e sì anche alla possibilità di rientro nel luogo di domicilio o residenza di chi è rimasto bloccato dal lockdown nelle città in cui studia o lavora. Resta però l’autocertificazione, anche se sarà diversa e con più possibilità. Sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti (non più di 15 persone), ma per riprendere le messe bisognerà aspettare ancora. La riapertura del commercio al dettaglio invece, come anticipato da Repubblica, è prevista per il 18 e non più per l’11. E il premier Conte in conferenza stampa annuncia per l’1 giugno la riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri e saloni estetici.

Sono le prime libertà che gli italiani riacquisteranno, annunciate da Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo l’incontro della cabina di regia in cui il premier insieme al ministro della Salute Roberto Speranza e a quello degli Affari regionali Francesco Boccia ha illustrato ai rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali le principali novità della Fase 2 inserite nel nuovo Dpcm.
Gli spostamenti
A insistere per mantenere l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti all’interno del Comune o della Regione sono stati in particolare i ministri Speranza e Boccia. Cambierà il modulo perché alle già note motivazioni per uscire di casa si aggiunge quella della visita ai parenti, secondo precise modalità per tutelare salute e sicurezza. Ci si potrà muovere all’interno del proprio Comune e della propria Regione, non ancora invece in altre regioni se non per ragioni di lavoro o salute. Anche se cadrà il divieto, che era stato introdotto con il lockdown, di spostarsi dal luogo in cui ci si trovava verso quello di domicilio o di residenza. Sarà dunque possibile per gli studenti o i lavoratori o chiunque altro rimasto bloccato in un’altra città dal lockdown fare ritorno a casa.

Gli incontri
Una prima apertura al ritorno ad incontrarsi arriva con l’autorizzazione a vedere familiari stretti, genitori, sorelle, fratelli, nonni. Il che non vuol dire consentire riunioni di famiglia: resta valido il divieto di assembramenti, anche in casa. Soprattutto per proteggere i più anziani è prescritto l’uso della mascherina.

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