28 Aprile, 2024
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Bracciano, Donato Mauro: “Fase 2 o rischio fuori fase?”

Il tanto atteso vertice dei Capi di Stato e di Governo  dei paesi europei si è finalmente svolto.

Nel precedente articolo riguardante la” ripresa” avevo ipotizzato un possibile successo o un compromesso al ribasso.

Non torno sulle mie considerazioni e valutazioni ,prendo atto degli interventi decisi a Bruxelles riguardanti il sostegno alle economie dei paesi dell’Unione Europea. E’ stato deciso di impegnare molti miliardi, si parla di mille o duemila miliardi suddivisi in tre strumenti, Mes,  Sure e nel decisivo Recovery Fund, il tutto nell’ambito delle competenze della Banca degli investimenti(Bei) e Bce(Banca dell’Unione europea).

Il tema è come e quando i fondi saranno erogati. Una cosa è certa ,forse non saranno sufficienti e probabilmente arriveranno tardi. Si pone il problema  di cosa fare per evitare che la crisi metta veramente a rischio la ripresa. La parola crisi, dal verbo greco krino, sta per  divisione-svolta-scelta. Il nostro governo farà le sue scelte e anche noi a Bracciano siamo chiamati a scegliere la via da seguire per sostenere la nostra economia sotto il profilo commerciale, artigianale e sociale. Non potendo incidere sulle scelte del governo possiamo però individuare e indicare insieme le cose che è possibile fare per il nostro paese, nell’approssimarsi della Fase 2,  per evitare di andare fuori fase.

Per quanto riguarda l’esigenza di presidi sanitari occorrerebbe provvedere a che la farmacia comunale ,in cui è presente in percentuale anche il Comune, si rifornisse di un numero di mascherine sufficienti ai bisogni della nostra comunità e le vendesse a prezzo di costo.

Non voglio entrare nel merito dell’acquisto effettuato dal Comune presso una farmacia privata e nemmeno sulla cartolina del sindaco che si fa fotografare e pubblica una foto vicino a pacchi di mascherine. Non si tratta di un atto di “straordinaria” capacità amministrativa ma di un atto dovuto da parte di chi tra l’altro è responsabile della salute pubblica.

A tale riguardo, dato che l’esigenza di presidi sanitari  durerà per molto tempo sarebbe bene concentrare risorse su questa priorità ad esempio  utilizzando le molte decine di migliaia di euro impegnate in affidamenti e incarichi, radio e direttore artistico ,nonché per onerosissime e superflue  consulenze urbanistiche , come è stato richiesto da un consigliere di minoranza in sede di consiglio comunale.

Vogliamo considerare un’infelice battuta del Sindaco aver dichiarato sui media che non apprezza chi non è “allineato”, un’espressione che non si sentiva dal tempo dei totalitarismi novecenteschi. Oggi non si esprime così nemmeno Maduro o Xi Jinping.

La fase 2 riguarderà anche e forse soprattutto la auspicata ripresa.

Gli artigiani ,gli agricoltori, i commercianti, i gestori di bar, alberghi e ristoranti, operatori turistici, dovranno affrontare sfide durissime. Innanzi tutto per pagare gli affitti per chi non è proprietario delle mura, a fattor comune per pagare le tasse e imposte senza avere prodotto fatturato dovendo per di più reperire risorse per riaprire.

Prescindendo dai trasferimenti di fondi da parte del governo e regione, quali strumenti ha il Comune per sostenere queste categorie?

Essenzialmente 3: intervenire sulle concessioni dello spazio pubblico, ridurre al minimo o sospendere l’IMU su capannoni ,alberghi e altre realtà aziendali, compresi gli operatori turistici, e partecipare ai bandi della Regione Lazio riguardo gli affitti e altro. Ai bar e ristoranti bisogna concedere gratuitamente lo spazio pubblico autorizzando la predisposizione di tavoli all’aperto per garantire il distanziamento tra gli avventori, anche sacrificando qualche posto macchina.

L’IMU va sospesa per le strutture aziendali piccole e piccolissime che costituiscono la quasi totalità della nostra realtà. Potrebbe risultare utile istituire un tavolo di confronto  con le banche al fine di provare a  venire incontro alle esigenze delle varie realtà produttive e sociali. A ciò si possono aggiungere altre iniziative a sostegno della ripartenza  dell’attività edilizia e dell’indotto che meritano uno specifico approfondimento, che mi riservo di  fare in seguito sentiti i professionisti del settore.

Peraltro non si è ancora capito perché sono ancora ridotte malissimo le strade del centro storico, è un bel biglietto da visita per i turisti nell’imminenza della stagione estiva? La domanda sorge spontanea, come diceva Lubrano, dove si prendono i soldi? Per rendere possibile la ripresa e il rilancio dell’economia è necessaria la competenza e la compattezza al fine di gestire al meglio le risorse disponibili e  acquisire la credibilità per interloquire con le istituzioni regionali e nazionali.

Finora abbiamo assistito a  un paese governato  a forza di ordinanze ,delibere di giunta, atti amministrativi in genere emanati senza alcun coinvolgimento dei consiglio comunale e dei suoi membri, come invece richiederebbe una tale situazione emergenziale anche al fine di garantire  la trasparenza e l’efficacia.

La politica che guarda al facile ed effimero consenso basato su slogan , apprezzati dalla sola propria fazione, dovrebbe lasciare il posto alla politica della ragione.

In questa giornata in cui si celebrano i valori della libertà che non può prescindere dalla fratellanza, l’emergenza ci impone il coraggio di cambiare e di porre in essere i presupposti per la serenità e  la concordia della nostra comunità.

 

Donato Mauro

  

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