26 Aprile, 2024
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Acqua: Manziana, Oriolo e Vejano hanno aderito ad Acea Ato2

Il sindaco Rinelli: «L’azienda ha già realizzato un impianto di dearsenificazione da 500mila euro»

 

Vejano è uno dei due comuni in provincia di Viterbo, insieme ad Oriolo, che da qualche tempo è passato ad Acea Ato2. «E per fortuna dico io – parla il sindaco Roberto Rinelli – perché quando mi capita di parlare con amministratori di altri comuni, che hanno la gestione dell’acqua affidata ad altri gruppi, mi sembra di capire che di problemi ne abbiano tanti». Nel piccolo comune viterbese la presenza di un dearsenificatore ha fatto rientrare di molto i valori dell’arsenico sotto la soglia massima garantita dalla legge, che è di 10 microgrammi per litro: «Sono riuscito a far costruire ad Acea un impianto da circa 500.000 euro, dato che in passato abbiamo avuto delle criticità relative alla presenza di arsenico che a volte ha superato i limiti previsti dalla legge, e ad oggi posso dire che il livello di arsenico qui a Vejano è praticamente zero». Inoltre c’è un progetto congiunto con Oriolo di intervento sul depuratore, che non è ancora partito «per questioni di ordine burocratico», afferma sempre Rinelli. Si parla di un investimento di circa 5 milioni di euro. «Ecco se Acea ha dei limiti è sicuramente dal punto di vista commerciale, c’è molta macchinosità nella gestione degli allacci e nella comunicazione con i clienti. Io stesso sono dovuto intervenire personalmente più volte per conto dei cittadini», conclude Rinelli. Dal punto di vista dell’impianto, dunque, non si sono riscontrati problemi, anche perché ad Acea è stato consegnato un impianto ottimale – con la rete idrica nuovo e un nuovo serbatoio di accumulo – completamente rifatto negli anni Novanta.
Anche a Manziana la gestione di Acea è considerata positivamente. «Posso dire che se fossimo stati senza Acea per noi sarebbe stato difficile gestire tutto. L’acquedotto è vecchio e le tubature anche, ma ora con la nuova condotta che Acea sta rifacendo la qualità del servizio migliorerà molto», a dirlo è Marco Cavalieri, assessore con delega all’arredo urbano e alle manutenzioni del comune di Manziana. Proprio in questi ultimi giorni ci sono stati parecchie segnalazioni da parte dei cittadini e relativi comunicati stampa del comune che segnalavano interruzioni dell’emissione idrica in alcune zone del paese, in particolar modo nelle zone alte come Quadroni e le Fornaci. «L’allaccio idrico presente in piazza parte da via Roma, vicino alla stazione dei carabinieri, e si ricollega con via strada croce per poi proseguire, appunto, verso la piazza, e giù fino a via fonte della dolce», spiega Cavalieri, «e tutto ciò alimenta anche la parte alta di Manziana, che è la zona che rimane sempre a secco quando ci sono problemi, perché l’acqua ha bisogno di una spinta maggiore per salire. Per questo, nel momento in cui si verifica una rottura, bisogna per forza chiudere l’acqua, e alcune zone del paese vanno in sofferenza». Ora, con i lavori che sta facendo Acea, la situazione dovrebbe migliorare anche nei casi di bassa pressione. Quanto dureranno questi lavori? «Penso che un altro anno ci voglia prima che finiscano tutti i lavori. Io personalmente con Acea sono in contatto un giorno sì e l’altro pure e devo riconoscere che nell’urgenza sono tempestivi e, quando si verificano rotture importanti, nell’arco di massimo 48 ore intervengono, mettendo ad esempio sempre a disposizione le loro autobotti nelle zone nevralgiche». Manziana di acqua ne ha tanta come territorio, ma sconta l’obsolescenza della condotta, che Acea si è ora presa l’impegno di rifare.

Francesco Persiani

 

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