28 Marzo, 2024
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Anguillara, il comune replica al Geom. Manciuria

Dopo il nostro comunicato sulla sconfitta in giudizio del geom. Manciuria contro il Sindaco Sabrina Anselmo risultata vincitrice della disputa giuridica, lo stesso, anziché rimanere in silenzio di fronte all’ineccepibile verità, ha provveduto a mezzo stampa a cercare di “mischiare le carte” pur di non dover ammettere di aver perso su tutta la linea.
Abbiamo quindi deciso per massima trasparenza di pubblicare tutto il dispositivo della sentenza paragonando quanto dichiarato dal Manciuria rispetto alle parole del Giudice.
Non corrisponde a verità quanto dichiarato dal geom. Manciuria che “i presupposti per la prosecuzione delle indagini contenute nei capi 1 e 3 avrebbero potuto perfezionarsi solo attraverso una formale messa in mora per non aver risposto nei termini” poiché il Giudice per il punto 1 scrive “…..Non solo, nel caso di specie il Manciuria ha anche ricevuto una risposta, con la quale l’Arch. Scarpati (allora Responsabile Area Tecnica del Comune di Anguillara Sabazia – n.d.r.) lo informava che la richiesta era in fase di istruttoria, comunicando in tal modo, sia la presa in carico dell’istanza, sia l’impossibilità oggettiva di rispondere nell’immediatezza alla stessa”.
Per il punto 3 il Giudice comunica: “…Ma v’è di più. Con la successiva denuncia del 18.1.2017 e del 30.1.2017 il Manciuria mostra di conoscere già l’esito e le modalità di tale accertamento, difettando, dunque, alcun tipo di danno nei suoi confronti”.
Pertanto il discorso della “mancata messa in mora” sbandierato, assume per entrambi i punti 1 e 3 menzionati un valore trascurabile rispetto ai “Non solo….” del punto 1 e “Ma v’è di più….” del punto 3  enunciati dal Giudice sulla sentenza.
Sorvolando sul linguaggio usato dal geom. Manciuria sugli articoli di giornale a dir poco irrispettoso, vogliamo dettagliare anche i punti 2 e 4 che danno il senso della totale infondatezza di tutto l’impianto denunciatorio sollevato dal Manciuria nei confronti dell’attuale Sindaco Anselmo:
per il punto 2) il Manciuria denunciava “di avere accertato che il Comune non aveva mai avviato –se non dal 13.12.2016- le procedure per la vulnerabilità sismica, così come previsto dall’OPCM 3274 dell’anno 2003”. Anche qui, senza entrare nel merito delle presenze del Manciuria nelle amministrazioni comunali degli ultimi 15 anni e quindi accortosi incredibilmente solo nel 2016, dopo aver perso la poltrona in consiglio comunale che dal 2003 nessuna amministrazione di Centrodestra o Centrosinistra aveva mai avviato tali procedure di legge, il Giudice legna forte specificando: “…E’ altrettanto evidente, però, che non possa certo imputarsi una violazione per omissione di atti di ufficio, agli unici soggetti che hanno dato il via alla procedura tesa ad effettuare la verifica richiesta dalla norma. Sotto tale profilo non è dato ravvisare alcuna inerzia da parte delle indagate le quali hanno predisposto le prime attività idonee a censire i fabbricati, ad accatastarli regolarmente, per procedere quindi alle attività di verifica. Tali attività, peraltro, richiedono una fase procedurale e di istruttoria estremamente complessa che non può di certo essere ultimata nei tempi richiesti dal denunciante (Manciuria – ndr)”.
Come dire che dopo 13 anni di “niente assoluto” su questo fronte, si pretende in pochi mesi il completamento di una procedura complessa e mai attivata nonostante gli obblighi di legge esistenti dal 2003 (anche se con diverse proroghe che però non impediscono a nessuno di agire lo stesso).
Al punto 4 il Manciuria si superava denunciando “…le modalità di conferimento dell’incarico di “accatastamento delle scuole” alla società SA.RO Progettazioni”.
Era proprio una scelta allora quella di lasciare le scuole della città definite al catasto come “terreni agricoli”?
Il Giudice stanga anche qui specificando che “…l’amministrazione Comunale ha affidato un incarico svolgendo una regolare procedura di aggiudicazione, preceduta da un bando e un invito ai soggetti aventi i requisiti di legge a partecipare alla gara. Nulla di irregolare sembra trasparire da tale procedura, peraltro non riferibile neppure alle odierne indagate. La stessa denuncia appare sul punto estremamente generica, criticando più un affidamento di lavori ad una ditta fuori dal territorio comunale che in relazione a specifiche violazioni di legge”.
“Irrilevanti appaiono dunque nel merito le richieste istruttorie avanzate da parte opponente perché la dinamica dei fatti appare già accertata e nulla può essere aggiunto dalle audizioni richieste, trattandosi di una fattispecie il cui sviluppo è contenuto negli incartamenti già acquisiti dalla Procura”.
Di seguito gli articoli di giornale menzionati nel comunicato dove Manciuria cerca di mischiare le carte:
Qui invece potete leggere la nostra precedente comunicazione in merito:

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