24 Aprile, 2024
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Bracciano (LeU): primo appuntamento ieri con un convegno su “Sanità, Accoglienza e Assistenza”

Il primo appuntamento del ciclo di eventi organizzato da Liberi e Uguali, si è svolto ieri nella Chiesetta della misericordia in via Umberto I a Bracciano.

Gli interlocutori hanno discusso di argomenti di cui si occupano da anni, ossia sanità, protezione sociale, lavoro, ognuno portando la propria esperienza. Il tema di ieri era “Sanità, Assistenza, Accoglienza. Le diverse facce della crisi sociale” e sono intervenuti: Massimo Guitarrini, dirigente UILDM; Nadia Gonella, responsabile centro accoglienza SPRAR; Alberto Civica, egretario generale UIL; Roberto Giordano segretario CGIL; Gemma Azuni e Giovanni Ferrari, candidati LeU al Consiglio regionale; e Giuliano Sdanghi, candidato LeU all’uninominale.

Riportiamo qualche intervento:

Massimo Guitarrini: «Per i politici i disabili esistono solo come bacino di voti, dei loro problemi concreti non ne parla nessuno, mentre la disabilità è una delle prime cause dell’impoverimento delle famiglie, e causa esclusione e marginalizzazione.
L’indennità di accompagnamento viene data solo a chi è disabile al 100% e la pensione di invalidità è di 282 euro mensili, ciò significa che senza la preziosa attività svolta dalle associazioni di volontariato, chi è disabile viene abbandonato a se stesso. C’è bisogno di contributi economici e servizi adeguati, e di un welfare aziendale che garantisca flessibilità alle famiglie, dandole la possibilità di assistere un familiare affetto da disabilità.
In realtà in Italia abbiamo un quadro normativo abbastanza solido – siamo uno dei primi paesi ad aver abolito le classi speciali a scuola – e, di fatto, dal 2009 abbiamo che è la convenzione Onu sul diritto alle Persone con disabilità, ma nonostante questi strumenti normativi straordinari le attese per i disabili vengono tradite.

Vi do qualche dato: nell’ultimo anno il fondo per non autosufficienti 500 mln di euro, che sembra anche tanto, poi se andiamo a vedere spendiamo 520 mln annui per la sorveglianza delle basi militari estere e 200 mln euro per i cappellani militari, tra stipendi e pensioni. Poi vengono a raccontarci che il problema sono i migranti».

Nadia Gonella: «I centri SPRAR non sono realtà calate dall’alto, dalle prefetture, come per le altre strutture e la maggioranza sono cooperative serie, con livello di controllo stringenti, e sopralluoghi che avvengono in continuazione. A livello europeo siamo riconosciuti e veniamo guardati con grande attenzione. In Italia, nei centri, vi sono attualmente circa 11000 operatori. Dobbiamo combattere la cultura della paura e della diversità, si discrimina ciò che non si conosce. Alla ‘prima conferenza nazionale degli operatori SPRAR’ che si sta svolgendo in questi giorni al Parco della musica ci siamo chiesti: perché c’è questo clima di paura? Si ha paura che qualcuno ci porta via qualcosa. Ma cosa? Cosa ci manca nel 2018? Ci siamo risposti che oggi manca uno stato sociale: provate ad andare in un ospedale pubblico e lì capirete cos’è che alimenta la paura».

In chiusura Giuliano Sdanghi: «Oggi abbiamo parlato di sanità e sociale. Liberi e Uguali nasce proprio per dare risposte concrete e per nulla populiste seguendo la Costituzione. Siamo per la Sanità pubblica e gratuita, siamo per applicare fino in fondo la Convenzione Onu delle persone con disabilità per una vita indipendente e autonoma e siamo per un modello d’accoglienza dal basso con gli enti locali».

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