2 Maggio, 2024
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#openlake: rilanciare il progetto Small per creare una “Smart City” del Lago

Emergenza acqua, i cittadini si mobilitano. Oggi il secondo tavolo in Regione

Tutti dalla stessa parte, quella del Lago, per creare un fronte comune. Sabato 11 marzo l’incontro #openlake, organizzato dall’associazione Progetto Comune e Bracciano Smart Hub, è stato un vero successo, e come ha detto il vice sindaco di Trevignano, Luca Galloni “l’arma bianca per una battaglia di civiltà da combattere con ogni energia”. Un lungo pomeriggio nella sede delle Porte del Lago a parlare della salute del bacino sabatino ormai compromessa. L’incontro ha fornito ai cittadini presenti un quadro completo sul piano scientifico, ambientale, idrogeologico, sociale, storico e diplomatico grazie al contributo di professionisti che hanno messo a disposizione le loro competenze in modo volontario. Confermata la necessità di un continuo monitoraggio dei cambiamenti dei livelli dell’acqua, attraverso stazioni sul territorio, un’adeguata strumentazione e un team competente. Contributi importanti che, come hanno affermato gli amministratori locali presenti, saranno portati sul tavolo tecnico in Regione. Il secondo, dopo quello dello scorso 27 gennaio. Oggi pomeriggio, infatti, Acea sarà chiamata a formulare delle proposte concrete, altrimenti, come afferma Galloni “se non riceveremo una risposta nell’immediato, ci comporteremo di conseguenza sotto il profilo istituzionale”.

IL PROGETTO SMALL: Rilanciare il progetto Small è stata la proposta delle due associazioni e del presidente del Consorzio del Lago, Renato Cozzella e che Enrico Stronati definisce “un sistema trasparente e democratico della gestione della risorsa lago, controllo in grado di prevenire le criticità prima che si presentino”. Il “Sistema di monitoraggio acque livello lago” esisteva già nel maggio 2015 come protocollo per il controllo dei livelli idrici stretto insieme alla Regione Lazio, ai Comuni del Lago, ad Acea, all’Ardis, al Parco Regionale di Bracciano e Martignano, alla Città Metropolitana e a Hydra Ricerche. Grazie a una sala operativa gestita dal Consorzio sarà possibile tenere costantemente sotto controllo i livelli di innalzamento o abbassamento dell’acqua prima di entrare in emergenza. Attraverso sensori di livello disposti in vari punti del lago, verranno raccolti ed elaborati dati che saranno resi pubblici. “Vogliamo un canale diretto con Acea – dice il presidente Cozzella – per confrontare i suoi dati con i nostri”.

GLI OPEN DATA: Creare una “Smart City” del Lago” e lavorare insieme per raccogliere dati ambientali, meteo, sociali ed economici è la proposta di Emanuele Perugini di Smart Hub: “Il lago è una realtà che crea connessione tra le persone che lo abitano e che ci rende territorio”. Con la Smart City saranno possibili una serie di servizi attraverso applicazioni e strumenti. Dati aperti per la “costruzione di una democrazia del territorio, che possa rendere i cittadini consapevoli e nelle condizioni di chiedere interventi al legislatore o all’amministrazione, grazie alla conoscenza di dati certi”. Dati aperti, raccolti anche dai cittadini stessi e dalle scuole, con i quali partecipare attivamente e consolidare la nostra identità territoriale. “Inoltre – continua Perugini – i dati hanno un valore economico e una ricaduta immediata sul territorio, perché possono permettere lo sviluppo di applicazioni, di software, di servizi e start up, di formazione, comunicazione, divulgazione, ricerca, di marketing territoriale, con la possibilità di mettere a punto prototipi”.

Alessia Rabbai

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