20 Aprile, 2024
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Bracciano: un incontro sulla prevenzione delle truffe e dei raggiri

Capire i meccanismi dei quali si servono i truffatori per raggirarci può prevenire esperienze sgradevoli. I consigli delle forze dell’ordine, che quotidianamente si trovano coinvolte in queste vicende, si rivelano fondamentali perché ci mettono in guardia. Quella della truffa è una problematica che tocca tutte le età ma in particolar modo, alcune tipologie di persone, ed è per questo motivo che venerdì 9 dicembre la Compagnia dei Carabinieri di Bracciano, tra le tante iniziative nelle quali è impegnata nel territorio di sua competenza, ha tenuto un incontro informativo al Centro Anziani, presso l’Ospedale Vecchio. I Carabinieri hanno letto alcuni verbali di denuncia da parte di persone che hanno subito i raggiri per riflettere su esempi concreti.

«Il bersaglio preferito di chi architetta le truffe sono gli anziani – ha spiegato il Comandante Capitano Alessandro Papuli – perché più vulnerabili dal punto di vista fisico ed emotivo. Lo scopo di un truffatore è raggirare le persone, le modalità della truffa sono molto variegate ed è importante provare a riconoscerle ponendo la massima attenzione. Un truffatore infatti, per raggirare una persona anziana, preme sui sentimenti e le emozioni, conosce il nome dei suoi cari, e lo dice durante una telefonata per risultare più credibile, inscenando falsi incidenti, sequestri di persona, arresti. Sono metodologie che puntano a scombussolarvi totalmente, e a farvi preoccupare. È possibile non farsi fregare tenendo a mente alcuni accorgimenti: mai farsi ingannare dall’aspetto delle persone che suonano alla porta di casa, anche ben vestite. Spesso agiscono in modi banali e facilmente intuibili, ma presi dall’emotività del momento, non è possibile percepirlo. Se ricevete una telefonata in cui vi chiedono del denaro per qualsiasi motivazione o qualcuno di sospetto bussa a casa vostra, chiamate subito un vostro parente o fate affacciare un vicino, tuttavia, il nostro telefono è sempre a vostra disposizione».

Il Vicecomandante Maresciallo Betti ha parlato delle tipologie di truffe più diffuse: «Purtroppo questo tipo di reato contro gli anziani è motivo di diffuso allarme sociale. La cosa più importante da fare in questi casi è salvaguardare la vostra incolumità, i vostri soldi e beni, fornirci più informazioni possibili sulle caratteristiche somatiche del soggetto e un eventuale numero di targa per agevolare le nostre indagini».

Ecco alcuni casi concreti:

Il tecnico con il cartellino che suona a casa. Può essere una truffa perché un tecnico, infatti, a meno che non lo chiamiate voi per necessità, non viene a casa.

I benefattori. Vi si affianca per strada un’autovettura solitamente presa a noleggio, con persone ben vestite, che vi chiedono se ci sia un notaio nelle vicinanze, perché devono fare un’ingente donazione. A questo punto, inizia l’opera di raggiro: dicono che sarebbero intenzionati a fare una donazione anche a voi, ma di non avere soldi in contanti per pagare il notaio, e vi invitano ad andare a prelevarne per rendere possibile tale operazione a vostro vantaggio, dandosi poi alla fuga con il denaro.

L’avvocato. Vi telefona a casa un falso avvocato e vi dice che vostro figlio è stato arrestato o coinvolto in un incidente stradale e si trova in una stazione dei Carabinieri non meglio precisata, che servono soldi per la cauzione e che passerà a prenderli una persona.

I finti carabinieri o poliziotti. Telefonano a casa: diffidate perché quando le forze dell’ordine devono farvi delle comunicazioni ufficiali vengono di persona, in divisa e con il distintivo.

Gli incidenti stradali. Sono truffe che riguardano le persone anziane che guidano e vengono inscenati falsi tamponamenti o investimenti con lo scopo di farsi risarcire.

Alessia Rabbai

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