26 Aprile, 2024
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Bibliotecando, rubrica letteraria de L’Agone: “Il doppio legame” di Carole Angier

 

Il titolo completo è “Il doppio legame. Vita di Primo Levi” perché di questo si tratta. Molti libri, naturalmente, sono stati scritti per ricordare questo grande scrittore: testi dotti e molto approfonditi che raccontano della sua vita e anche dei suoi lavori e della sua terribile esperienza nel campo di concentramento di Auschwitz. Questo, però, è un libro speciale dal momento che l’autrice anglosassone ha tentato di capire e quindi raccontare Primo Levi come uomo. Certo non è stato un impegno facile: bisognava sapere tutto di lui, dalla città in cui era nato e vissuto, addirittura del quartiere in cui era cresciuto, della sua famiglia compresi zii, cugini e nonni. Non poteva neppure trascurare la sua appartenenza alla comunità israelitica torinese, il modo in cui lui la vivesse e come questa fosse inserita nel tessuto sociale del territorio. E poi ha analizzato la sua passione per la chimica inorganica, la sua indifferenza nei confronti della politica, la sua passione per le passeggiate in montagna, la sua scelta di affidare le sue azioni alla razionalità spesso a scapito delle emozioni. E molte pagine sono dedicate agli amici di Levi che in tanti modi lo aiutavano a capire ed affrontare la vita, la quotidianità del suo universo. Il titolo è stato scelto per il suo doppio significato: quello conosciuto nella chimica organica e quello psicologico cioè “il conflitto paralizzante tra esigenze contraddittorie”, in questioni “che non si possono né evitare né soddisfare”. L’immagine predominante che risulta da questo gran lavoro è quello di un uomo di grande riservatezza e profondi valori morali che non si abitua mai, neppure ad Auschwitz, – né vuole accettare – “ l’oscuro, inconscio lato animale dell’umanità”. Le sue opere sono alla fine il risultato di questa visione del mondo, piene di lucidità e di speranza ma anche di dolore ed incredulità per le sorti del mondo.

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