19 Aprile, 2024
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Cerveteri: la mozione dell’Istituto Comprensivo Don Milani contro la “Buona Scuola” del governo Renzi

“Il Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Cerveteri, riunitosi in data 26 maggio 2015, contesta radicalmente il disegno di Legge denominato “Buona Scuola” presentato dal

Governo in carica, approvato dalla Camera e attualmente in attesa di approvazione da parte del Senato.

I motivi della contestazione si fondano sul trattato Costituzionale ed in particolare sugli articoli 4 e 33 (diritto al lavoro e alla libertà dell’insegnamento) e sulla Legge sull’Autonomia ed in particolare il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275.

1. La Scuola non può essere trattata secondo una logica aziendale, competitiva e verticistica.

2. La Scuola è una comunità educante la cui efficacia ed efficienza sta nella condivisione di un progetto educativo e formativo e nella cooperazione di tutti i soggetti che la costituiscono e che

devono poter essere soggetti attivi del cambiamento e non meri esecutori.

3. Tale ddl non soddisfa le esigenze di autonomia delle istituzioni, formazione ed educazione, non promuove una cultura della compartecipazione, non valorizza il ruolo professionale, anzi lo depaupera e ne lede la dignità.

4. Gli Organi Collegiali devono essere valorizzati e mantenere le loro prerogative democratiche.

5. Tutte le componenti delle Istituzioni Scolastiche: docenti di ogni segmento, personale tecnico ed educativo, personale ATA devono essere valorizzate.

6. Precariato: non è ammissibile l’apparente risoluzione del problema così delicato attraverso questa riforma che non stabilizza i precari ma precarizza la scuola (l’insegnante non gradito al DS può

essere mandato a fare supplenze e attività di recupero e in caso di mobilità inserito nell’albo territoriale con contratto triennale e inspiegabile utilizzo del docente in altri ambiti senza abilitazione). Risulta inoltre inammissibile l’estromissione da qualunque piano di stabilizzazione di migliaia di docenti della Seconda e Terza fascia di istituto che da anni prestano ormai servizio con professionalità e titoli nella scuola statale.

7. Mistificazione della continuità didattica che nella realtà non viene garantita.

8. Rischio di clientelismo e abusi per quanto riguarda la scelta dei docenti da parte del Dirigente Scolastico (chiamata diretta) e valutazione. Che non si basa dunque su criteri oggettivi.

9. Lo spirito autoritario e antidemocratico abolisce l’obbligo del parere consultivo dell’Organo Collegiale Consultivo Nazionale per l’adozione dei Decreti e degli atti attuativi della Legge, inoltre

viene abolito per legge il contratto collettivo nazionale.

CHIEDIAMO

Il ritiro immediato del ddl e la considerazione delle proposte di Legge già depositate in Parlamento.”

 

Collegio dei Docenti dell’Istituto Comprensivo Don Milani di Cerveteri

 

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