19 Aprile, 2024
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Festa del volontariato a Bracciano: una rete per la cooperazione

Testimonianze e senso critico, musica e vitalità, alla ricerca del vero “bene comune”.

Insieme per superare la grande barriera dell’oggi: trovare l’eguaglianza reale e insieme la tutela dei beni comuni. La ricchezza sociale sta nella generosità della reciprocità. Non c’è spazio per gare di competenze ed egoismi. Ognuno è parte del tutto.

La Festa del Volontariato che si animata il 6 e il 7 settembre scorso presso piazza IV novembre a Bracciano, tra concerti, spettacoli, sport, divertimenti per i ragazzi, dialogo e ospiti illustri, si è svolta per tentare, di nuovo, un percorso unitario di riflessione ed azione collettiva sul/nel territorio. L’occasione per stare insieme e mettersi in pratica nella solidarietà quotidiana. Costruire progetti comuni con volontà comuni. Per non disperdere ricchezza e scopi. Ponendosi domande ed esercitando il pensiero critico positivamente.

Che cos’è e che cosa fa il volontariato sul territorio. Una battaglia quotidiana, spesso silenziosa, per trasformare emarginazione in partecipazione, bisogni in offerte. Che cosa significa aiutare l’altro. Non fare mera beneficienza, non appoggiare una mano sulla spalla, con una benevolenza compiacente e spicciola. Bensì rintracciare nell’altro stesso la forza e le risorse, le capacità e le energie. Tanto gli organizzatori, nelle parole della Dott.ssa Laura Ferrante (Generazione Musica) quanto gli ospiti, hanno sottolineato che una simile Festa non può costituire soltanto un appuntamento per buoni propositi, una vetrina informativa, bensì, seppur con tempo e necessarie fatiche, un motore e un ponte per creare quella rete reale di forze di cui la popolazione ha “fame”.

Un volontariato che si muova come organismo e in sinergia sostenga piccole grandi strutture in cui l’aiuto diventi appunto reciprocità, scambio, baratto di risorse, intenti. E’ quanto ha rimarcato con estrema sensibilità, parlando di impoverimento, di gruppi di potere e di pressione, di discriminazioni e di cosciena sociale, Luca Pandolfi, docente universitario di antropologia e sociologia, e rappresentante dell’Associazione SAL, con trentennale esperienza in America Latina. Pandolfi ha affermato che il volontariato non deve fermarsi ai personalismi e alle differenze tra associazioni e chi diventa volontario deve assumere la consapevolezza che scendere in campo significa aprirsi totalmente all’altro, mettersi alla pari, diventandone collaboratore e non subordinandolo a beneficiato. La società è tessuto pulsante e ogni singolo deve poter contribuire a se stesso e insieme al gruppo sociale. Il potere della massa sta nella sincera unione di volontà e azioni. Così si annientano guerre e sopraffazioni feudali alla base purtroppo del nostro quotidiano. Parola chiave, sempre, reciprocità.

Ricordiamo tra le associazioni: Generazione Musica (che ha coordinato l’evento), Acquaria, Agesci Bracciano, Arvas, Azione Cattolica Bracciano, CNGEI Bracciano, Suaviter, Dame di San Vincenzo, Fa.Rò, Movimento Rangers, Lidap, Associazione Carabinieri, Oratorio di Bracciano, Unitalsi, Luci tra le camelie, Associazione Volontari Attivisti Indipendenti, AISM, Lions Bracciano, Fondazione Prometeus, Semi di Pace, AAIS, ilTeatrodItalia.

Sarah Panatta

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