16 Aprile, 2024
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“Territorio Bene Comune”, convegno utile e partecipato a Ladispoli

locandina convegno lavSabato 14 Giugno si è svolto presso l’aula consiliare del Comune di Ladispoli l’incontro dal titolo: “Territorio bene comune, riflessioni sulle proposte di legge per il contenimento del consumo del suolo. I rischi della cementificazione per il nostro territorio”.
Il convegno è stato organizzato da diverse Associazioni del territorio – L’AltraLadispoli, La Metamorfosi, Natura per tutti, Salviamo il Paesaggio, Pixi, La Persona, Comitato Rifiuti Zero e Il Colibrì, incontro condotto e moderato da Fabio Bellucci.

In rappresentanza dell’Amministrazione comunale c’era il vice sindaco Avv. Giorgio Lauria il quale ha elogiato per l’ennesima volta le Associazioni considerandole come energia indispensabile alla politica per una corretta gestione del Bene Comune.
Il convegno è stato molto stimolante e utile per approfondire degli aspetti alla luce dei fatti forse sottovalutati dall’Amministrazione. Il riferimento è al consumo di territorio e alla proposta di lottizzazione di Osteria Nova in cambio di opere pubbliche, in “sintonia” con la Variante al Piano Regolatore Generale del 2010 non ancora definitivamente approvata. Stiamo parlando di 40 ettari di verde agricolo sacrificati a 300.000 metri cubi di nuove abitazioni a ridosso del Bosco di Palo.
Abbiamo assistito a diversi interventi di ambito urbanistico, geologico, giuridico ecc. da parte di esperti estremamente qualificati che hanno esposto dei dati oggettivi. I dati emersi sono tutti concordi e inequivocabili: il nuovo quartiere di Osteria Nova non s’ha da fare.

Cristiana Mancinelli Scotti, Salviamo il Paesaggio Roma e Provincia, ha introdotto questo momento di incontro fra cittadini e amministrazione. Negli ultimi trent’anni abbiamo cementificato un quinto dell’Italia, circa sei milioni di ettari e con 10 milioni di case vuote, si continua a costruire. Vediamo da troppo tempo le mani sulle città e sulla terra fertile, e le zone ancora verdi sono considerate come dei vuoti da riempire. Cristiana conclude ricordandoci che “il -suolo- è la pelle del mondo”.
Antonello Sotgia, archittetto urbanista, ha criticato l’uso abnorme che se ne fa dell’edilizia contrattata (io do a te privato la possibilità di costruire tot palazzine e tu mi costruisci una scuola)in quanto “Il metro di giudizio non può continuare ad essere il metro cubo”.

Il geologo Marco Caporaletti ci ricorda che “La cementificazione rende impermeabile il terreno impedendo il naturale assorbimento dell’acqua piovana. La costruzione di nuovi edifici non può non tener conto del rischio idrogeologico e della sua necessaria mitigazione”.
Michela Tolli Architetto paesaggista, ha evidenziato l’importanza del suolo in quanto componente viva, sulla quale si fondano funzioni primarie come l’agricoltura, ma anche l’assorbimento di acqua piovana e lo stoccaggio di carbonio. Ha altresì sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei cittadini per tornare a suscitare quel senso di appartenenza al proprio territorio, che è la base per la costruzione e il mantenimento di un paesaggio in equilibrio. Ha infine commentato, suggerendo degli interrogativi da sottoporre alla pubblica amministrazione, i criteri adottati dalla ENP Costruzioni per il programma integrato di Osteria Nova, con particolare preoccupazione per il sistema dei trasporti viari e ferroviari che la ditta definisce già di ottima qualità.
Giovanni Carapella, urbanista, membro del Comitato Regionale Per il Territorio, e della sociologa Agnese Marinacci. “La creazione di opportunità di impresa e di posti di lavoro nel settore edile – sostiene Carapella – saranno possibili attraverso un’azione dell’Amministrazione Comunale che incentivi piuttosto la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente e la rigenerazione urbana dei territori antropizzati senza ulteriore inutile consumo del territorio”.

La sociologa Agnese Marinacci afferma che “La vita urbana può essere vissuta in modi differenti. Molti di noi oggi scelgono di vivere come in una capsula immaginaria dove e’ impossibile tessere un legame sana tra uomo e ambiente. Altri scelgono di nutrire quel legame, di occuparsi dell’ ambiente come se fosse un vero interstizio di relazioni umane. Da ciò nasce la consapevolezza che ogni cm di spazio urbano è bene comune che ci appartiene e che solo grazie ad una cittadinanza attiva, può essere tutelato e vissuto”.

I famosi posti di lavoro del settore edile, chiamati in causa in modo pretestuoso a sostegno della voracità edilizia, non saranno affatto a rischio se l’Amministrazione Comunale incentiverà piuttosto le riqualificazioni energetiche ed estetiche degli edifici esistenti.

Agli atti ci sono ancora 448 osservazioni presentate da cittadini che sono in attesa di essere discusse in Consiglio Comunale.

Tra i molti interventi del pubblico presente si è fatta avanti la richiesta di un consiglio comunale aperto su Osteria Nova, richiesta presa in carico dalle associazioni proponenti e che sarà presentata in autunno insieme ad una campagna di sensibilizzazione della popolazione su questo argomento

Alla luce di quanto emerso è ovvio che i problemi evidenziati possano essere risolti solo con una radicale riforma del sistema urbanistico, paesaggistico e ambientale,ponendo grande attenzione ai fondi comunitari, riducendo le spese dell’Amministrazione, investendo in energie rinnovabili, ed altre iniziative, magari riscrivendo insieme ai cittadini l’intero PRG.

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