26 Aprile, 2024
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Ladispoli: la Regione Lazio eroga al Comune 1 milione e 700.000 euro per le scogliere

L’amministrazione comunale informa i cittadini che c’è stato un proficuo incontro con i vertici degli uffici della Regione Lazio, Direzione Politiche del Mare, per il finanziamento integrale del progetto di riqualificazione dell’ulteriore tratto di lungomare Marco Polo da piazza Odescalchi a via San Remo. Il progetto si inserisce in una pianificazione infrastrutturale più ampia che interessa il tratto di costa e di mare tra la villa romana di Pompeo a San Nicola e Torre Flavia. In merito ai progetti antierosione si è conclusa, con il versamento al comune di 1.700 mila euro da parte della Regione, la vicenda del finanziamento delle opere di difesa a mare realizzate sei anni fa a San  Nicola, alla foce del Vaccino e a Torre Flavia.

Riassumiamo l’iter della pratica amministrativa iniziata nel 2008, quando l’allora assessore regionale all’ambiente Zaratti si impegna a finanziare opere per 8 milioni di euro a difesa del nostro litorale dall’erosione.  Mentre il Comune di appresta a redigere il progetto generale per il totale dell’ingente importo impegnato dalla Regione, il fenomeno erosivo subisce nel 2009 una notevole accelerazione, tanto da mettere a rischio alcuni stabilimenti balneari (Pareo, Velico, DLF, Scorpion Bay) e la stessa Torre Flavia.  Vengono quindi progettati appaltati e realizzati ben nove interventi-stralcio di somma urgenza, utilizzando parte del finanziamento complessivo regionale.  Siamo nel 2010, cambia la Giunta regionale e cambia anche l’atteggiamento del nuovo assessore all’ambiente. Di fatto i funzionari regionali, che pure avevano dato il via ai nuovi interventi, iniziano a contestare i lavori fatti con comportamenti che la Corte dei Conti dichiarerà poi “omissivi e dilatori”. Dal 2011 al 2015, mentre il Comune deve anticipare le somme alle ditte che hanno svolto regolarmente i lavori, la Regione non versa l’equivalente ma addirittura (con Determina dell’agosto 2011), revoca il resto del finanziamento.

Si attiva a questo punto la Corte dei Conti che, dopo aver esaminato tutta la documentazione, non solo da ragione al Comune sulla giustezza delle sue richieste, ma condanna i due dirigenti regionali al pagamento di 40 mila euro a favore del Comune stesso per i danni subiti.

Infine, nelle scorse settimane, arriva finalmente dalla Regione il rimborso di 1 milione e 700 mila euro per i lavori fatti dal Comune.

 

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